Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

Componimento Creativo

Le istruzioni sono:

Mese di Settembre 2025


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 



I respiri della mia prosa

Guardo quelle due uniche nubi nere che camminano nel cielo, e forse un po’ sorrido. Devo aver pensato per un istante che quelle, insieme alle altre nuvole, assomigliano alla mia anima… bianca so di averla, ma solo quando lei diventa come l’inchiostro arriva il tempo di regalarla a voi.
William Somerset Maugham disse che “uno scrittore non scrive soltanto quando è a tavolino, scrive tutto il giorno, quando pensa, quando legge, quando fa esperienza. Immagazzina ogni sensazione, ogni persona che incontra”. Ricordi nonno quando ti leggevo “moom” ? La luna e sei soldi… lo abbiamo consumato insieme. Ti piaceva ripetere “tutti i giorni mi sono alzato e sono andato a letto”, poi sei solo restato a letto… E ancora “uno scrittore scrive quando fa colazione. Scrive quando fa l’amore. Un lavoro a tempo pieno”. Come è stato per te accudirmi quando ero un fuscello alla scuola elementare. Te lo ricordi? Mi facesti riscrivere FUSCIELLO ogni mattina… latte e Nesquik, e SCIenza e coSCIenza. Non fa nien... (continua)

Mirko D. Mastro 05/06/2020 - 17:13
commenti 12 - Numero letture:1118

Argomento: MINIRICORDI

Voto:
su 6 votanti





RICORDI DI MAMMA

Non è una giornata come le altre, mi hai raggiunto in giardino ti sei avvicinato nel mio angolo preferito vicino ai gerani rossi. Caro figlio hai trovato un po’ di tempo per regalarmi la tua attenzione. Dalle ombre sul tuo viso ho capito che avevi bisogno di rassicurazioni. Ti ricordi quando piccino ogni visita dal medico ti terrorizzava ed io ero là non ti lasciavo un secondo, la mia presenza ti tranquillizzava. Sempre al tuo fianco fino a quel giorno che timidamente mi hai chiesto che saresti tornato da scuola con i tuoi compagni. Ti ricordi lo sguardo incredulo quando mi trovavi alla scrivania nella luce fioca della lampada ad inseguire le mie fantasie che tu non comprendevi…poesie forse deliri di poeta che tu geloso non volevi sentire forse mi hai anche derisa dandomi della pazza. Ti ricordi ho sempre perdonato, la tua giovane età non mi concedeva il rifugio nei sogni. A volte rimanevi serio a guardarmi il tuo silenzio era la maschera del tuo orgoglio. Adulto sei cambiato…comprendi... (continua)

mirella narducci 02/06/2020 - 15:01
commenti 4 - Numero letture:1008

Argomento: MINIRICORDI

Voto:
su 4 votanti





La storia delle declinazioni della Maremma è lunga

Una vanessa dalle ali festonate sembra cadere sui miei piedi. Mi compiaccio della sua livrea vivace, e dei meravigliosi momenti di lettura sul bel racconto di due sorelle proiettate come per magia, anime per mano, nella riverenza di sei colorate tazzine da caffè in dono.
E così scelgo di prolungare quei momenti: tazzina arancio per me, “per il tramonto quando il sole sfiora il mare alla sera e lascia la sua magia dipingendo il cuore alle novità della vita”, e per te gialla “come il sole quando irradia il cuore con i suoi raggi e fa sorridere di gioia”. Ho troppo pudore per la tua preferita, quella grigia. Mi dici che il caffè per questa volta lo offrirai tu… sei gentile Margherita, anche se un pochino devo ammetterlo mi sono autoinvitato. E le nostre nonostante questi strani giorni divengono figure complanari.
Mentre penso a questo e le parole accartocciate nei miei fogli sembrano fuggire sulla losa, Vanessa esce di fretta come da una strettoia di implicazioni, con la valigia nella m... (continua)

Mirko D. Mastro 22/05/2020 - 16:50
commenti 10 - Numero letture:945

Argomento: IL DISTACCO

Voto:
su 7 votanti





Vicini vicini...lontani lontani

Un dolce profumo proveniva dai fiori a grappoli degli alberi d’acacia, che fiancheggiavano il viale di casa. Anna respirava quell'aria dai sentori primaverili, senza provare più alcuna emozione, ormai nel suo cuore era sceso il freddo inverno.
Gli occhi le si riempirono di lacrime ma prontamente e con determinazione le ricacciò indietro, ne aveva versate fin troppe da circa un anno e mezzo. Da quando le era stata inferta una ferita così profonda, da lasciare una lacerazione che difficilmente si sarebbe potuta rimarginare. Lo sguardo di tanto in tanto si posava sul roseto dai colori sgargianti, un tempo restava affascinata dall'esplosione di tanta bellezza, ora le erano indifferenti così come lo erano tutte le cose che la circondavano. Arrivò in fondo al viale, vicino al cancello ma invece di tornare indietro verso casa, imboccò la stradina che portava alla faggeta. Voleva allontanarsi da quelle pareti che la facevano stare male e soprattutto da quell'uomo, suo marito che le causava u... (continua)

Anna Rossi 22/05/2020 - 05:32
commenti 5 - Numero letture:946

Argomento: IL DISTACCO

Voto:
su 2 votanti




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