Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Comunicazione (punteggiatura) Le istruzioni sono: ...l’insieme dei segni che servono a scandire il testo e a riprodurre le intonazioni espressive del parlato, distanziare tra loro gli elementi e a suggerire l’intonazione con cui leggere le frasi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Il giallo… e il viola …ci chiesero di ricostruire il fatto. Vollero da noi molti dettagli su come avevamo passato le ore tra le dodici, quando ci avevano visti tornare dalla chiesa con un pallone da basket sotto il braccio fino a quell’esatto momento in cui, varcato il portone di via Festa del Perdono 7, ci eravamo trovati di fronte a loro. Loro, due assistenti dalle facce svogliate e il Professor Casiraghi Antonio che del più conosciuto Alberto amava ripetere < Il giallo di cadmio mi commuove come una fragola addormentata>. Appunto, avrei voluto rispondere io… in questo periodo le fragole è come se dormissero. Così il cadmio nella sigaretta che si fuma tra le tue dita e le macchie di nicotina. E vedi, caro professore, quella cosa grande di colore giallo nel cielo? Il mondo gira intorno a quello, non a te! Ma ripensai invece al giallo degli alberi quando cede al peso dei giorni, vestendo i piedi dei passanti. Al fumo dall’elicottero di quel 26 di gennaio. Di fronte al mio silenzio il Professore, fors... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: UN GIALLO
Cosi è, se vi pare. Ci chiesero di ricostruire il fatto. Vollero da noi molti dettagli su come avevamo passato le ore tra le dodici, quando ci avevano visti tornare dalla chiesa…
Ricordo quella sera in commissariato. Fuori c'era un temporale mai visto. Tra squarci di luce e tuoni che rimbombavano nella stanza. Tutto quella mattina era sembrato molto sinistro. Dall'alto campanile, che ai miei occhi è sempre sembrato un pò storto, risuonavano le campane per segnare mezzogiorno. La messa era durata più del previsto, il prete si era lasciato andare con l'omelia. Avevano fatto male i calcoli o non avevano tenuto conto di un eventuale ritardo della celebrazione. E così, diversi di noi, si sono ritrovati testimoni. Il cielo si era annuvolato, il sole nascosto, la pioggia si preannunciava. Si, colpa della pioggia se non ci sono più le tracce. Ho detto questo al commissario. Sono stata precisa. Ho detto del campanile, della pioggia e del prete. Si,del nuovo prete che fa omelie lunghe. Ma a questo non era ... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: UN GIALLO
Il pomo della discordia Nel vecchio quartiere di una metropoli del centro- sud, viveva Beretta, ( lo chiamavano così per la sua facilità nel mettere mano alla pistola), un boss che come copertura alle sue tante attività illecite gestiva un locale alla moda : L’Olimpus.
Eva, Anéma e Serenè erano le tre soubrette che si contendevano tutte le sera il riconoscimento, con i conseguenti vantaggi sia economici che di prestigio , di prima donna. Ogni sera a turno andavano da Beretta elogiando se stesse e denigrando le altre due. Un bel giorno Beretta decise di mettere fine a questa storia e pensò di chiedere aiuto ad suo dipendente, un certo Paris , un giovane palestrato alto e biondo affinché fosse lui a scegliere la ragazza più idonea. Ovviamente era un ordine e quindi non c’era nessuna possibilità di potersi rifiutare. La prima ad essere convocata nell’ufficio di Paris fu Eva. Bella e prosperosa, entrò sicura di se' ad un cenno di Paris si sedette accavallando le gambe. <<Bene, sicuramente saprai p... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: MODERNIZZAZIONI
L’Eco di Avalon Vengo a Procida per le vacanze già da quando scrivevo su Lo Strillone di Tintagel.
Mi piace guardare le persone, ma chi mi ha sempre più incuriosito è la signora Igraine. Se gli rivolgerete la parola, vi ripeterà fino allo sfinimento <Tutti mi chiamano Eigyr>. Non ho mai capito il perché. La signora Igraine è una vecchina che trascorre qui sei mesi l’anno. Passa quasi tutte le sue giornate nell’unico piccolo bar. Prende un cappuccino, e sfoggia i suoi cappelli. Adora i cappelli, me lo disse lei una volta. E la mitologia. E ama leggere. Ha da poco iniziato “La notte dei lunghi coltelli”. Viaggia con un piccolo involto <I libri è come se mi alleggerissero i fardelli> le piace bisbigliare accompagnando il fumo della tazza col dito sui cerchi nell’aria. Eigyr, ma io preferisco Igraine, è la madre della mia sorellastra Elaine che fa la segretaria per Gli Arturiani, una nota azienda artigiana nella regione del Rodano. A detta di Elaine un luogo splendido. Tra gli innumerevoli... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: MODERNIZZAZIONI
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