Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
In compagnia di due francesi e mezzo a Firenze (I) Aspettava nel corridoio da quasi tre quarti d’ora.
Lo aveva chiamato la sua amica redattrice -Pronto!?-. <Sono io, lo ha letto. Vieni nel pomeriggio>. Gli aveva detto poi di aspettare lì, l’editore sarebbe arrivato. Iniziava a sentirsi ansioso nella camicia che pareva non avesse avuto il piacere di un incontro col ferro da stiro. Lo sguardo gli sfuggì da sotto gli occhiali nello spiraglio della porta semiaperta fin sulla scrivania: era lì anche il suo libro. O meglio, quei fogli tenuti assieme da quattro dorsini bianchi. Li riconosceva dall’immagine sfocata in copertina, colpa della vecchia stampante a un solo colore. Si fece coraggio, entrò. Da fuori non si poteva vedere la fascetta di carta che teneva uniti tutti e quattro i dattiloscritti. Sopra in inchiostro rosso RESPINTO. Una parola tanto potente, persino cruda non poteva essere stata scritta da quella meraviglia che sembrava le riposasse accanto: cappuccio e corpo marrone laccato, capace di adattarsi ai mancini o ai... (continua) Mirko D. Mastro 20/10/2020 - 18:17 commenti 4 - Numero letture:761 Argomento: La Descrizione
Lalla Avevo da poco perso la mia mamma e nel cuore avevo un dolore così grande, che avrei potuto tagliarlo a fette..
I miei figli dicevano che stavo diventando "dispotica" e che non sopportavo più nessuna contrarietà. Insomma ero un'antipatica! Mi ero chiusa in un dolore sordo e cercavo di evitare il contatto con chiunque. Un giorno, ritornando dall'ufficio, trovai in cucina una scatola di cartone con su scritto : PER TE. Sicuramente i miei figli volevano rabbonirmi con quel dono inaspettato Mi avvicinai cauta e aprii la scatola con sospetto. Avvolta in una copertina Rosa c'era una cagnetta di pochi giorni, che mi guardò con occhi languidi. No, non potevano pensare che avessi voglia di badare ad un cane! Ma in casa non c'era nessuno e, nonostante la mia ritrosia, mi misi ad accarezzare quell'essere indifeso.. Come risposta ebbi una leccata sulle mani ed il mio cuore si rimescolo'tutto, guardando quegli occhi imploranti e fiduciosi.. Perbacco! Non volevo affezionarmi a ... (continua) Teresa Peluso 19/10/2020 - 13:33 commenti 8 - Numero letture:736 Argomento: La Descrizione
LA MIA MUSA Proverò a descrivere ciò che la mia musa dalle molteplici sembianze fa ogni volta che si appropria dei miei cinque sensi. Con occhi da poeta la vedo, la sento ed esprimo attraverso di lei i sentimenti più vivi. Le belle poesie sono quelle scritte con le ginocchia sulle pietre, col dolore in gola, con frasi sofferte che fanno parte di verità segrete che toccano il cuore. Descrivere, sviscerare ciò che ci spinge a scrivere ci indurrebbe ad essere poveri e maledetti per poter toccare il cielo, ma bastano solo semplici parole che salgono come l’edera faticosamente in alto, per dare voce ai sentimenti più puri. Difficile è descrivere la delizia del silenzio, non venire toccati dalle volgarità della gente, dalle chiacchiere inutili, parole vuote senza amore che non scaldano. Descrivere il regno della mia ispiratrice è ardua impresa, il pensiero si eleva, dalle sue labbra affiorano frasi che s’imprimono nel cuore e altro non rimane che diffonderle al mondo intero. Mia dolce musa è nel silenzi... (continua)
mirella narducci 16/10/2020 - 20:04 commenti 4 - Numero letture:796 Argomento: La Descrizione
La lacrima ritrovata La lacrima ritrovata
Elsa era ormai arrivata oltre la soglia degli ottant'anni, i suoi lineamenti erano ancora belli, aveva solo qualche ruga intorno agli occhi che però non la invecchiavano più di tanto e ovviamente il viso portava comunque i segni dell’età, proprio quell'età non le permetteva più di fare dei progetti a lungo termine e a lei sembrava di non avere più sogni a portata di mano, i suoi figli erano ormai sistemati e abitavano lontano con le rispettive famiglie mentre suo marito se ne era già andato da qualche anno per via di una grave malattia che non era riuscito a superare. Maria Luisa Bandiera 27/09/2020 - 08:22 commenti 8 - Numero letture:990 Argomento: IL SOGNO
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