Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
C'era ma non si vedeva. Si chiama Earlier, ha trent’anni e nessuno l’ aveva mai amata.
Che si può dire a proposito di una persona che ha perso ogni cosa dopo averla trovata? Quali considerazioni si possono fare su una persona delusa da se stessa? E quali altrettanti aggettivi si possono usare per definire una ragazza costantemente abbandonata? Che bello sarebbe stato vivere diversamente e in preda alle follie più folli della vita. Ancora le sembra di rivederle … sì, loro. Tutte quelle persone perse durante il suo cammino. È stata un carillon funzionante per tanto tempo, con una bella musica e venduto ad un prezzo molto alto ma ora era stanca. È ferma dalla metà dei suoi attuali anni e ci sono stati momenti in cui ha creduto che la speranza di tornare a girare, come una volta, avesse deciso di non farle più visita. Ci sono così tante cose che avrebbe voluto godersi di più e solo Dio sa quanto vorrebbe tornare indietro nel tempo per cancellare tutto e rifare da capo ogni singola azione. Con la stessa ... (continua) FraAaron 759 08/01/2015 - 22:56 commenti 2 - Numero letture:1512 Argomento: PERSONAGGI CATTIVI (con qualche buona qualità)
LA RIVINCITA Il battacchio dell’orologio della vita, aveva da pochi giorni battuto, i 62 colpi della sua età. Lui, uomo di successo canoro, in campo lirico, non aveva messo in cantiere ciò che avrebbe assaporato di lì a poco. Era conosciuto come Auro Ugol, celeberrimo tenore da sempre. Coi tanti fiori ricevuti avrebbe creato un giardino, colle tante pergamene avrebbe tappezzato un castello, coi tanti ori avrebbe aperto una gioielleria, con la carta dei tanti servizi giornalistici avrebbe riscaldato un intero quartiere, coi scroscianti plausi avrebbe rallegrato una Nazione.
Una sera di Maggio, al Teatro Massimo di Catania, era la prima della Norma, opera del benamato figliol, Vincenzo Bellini. Auro, in quanto tenore, personificava il personaggio Pollione (Proconsole di Roma nelle Gallie). Nel bel mezzo del secondo atto, una sua inaspettata stecca, gli pregiudicò l’intero seminato, in anni di eccelsa carriera. Miliardi di fischi, chi gli dava del buffone, chi dell’esaltato, chi gli dette del ladro... (continua) Rocco Michele LETTINI 29/12/2014 - 18:02 commenti 14 - Numero letture:1334 Argomento: PERSONAGGIO E DESIDERIO
RISPETTO Era lì, davanti a me, con l'aria di uno che volesse interrogarmi. Due occhi neri, leggermente a mandorla, un viso regolare, con una bocca carnosa e scura, rilevata sulla pelle nera del viso. Mi guardava, con aria interrogativa, forse si faceva un suo film, sul perché ero stesa lì in terra, senza sensi. E riavendomi dallo svenimento, è stata la prima immagine che ho visto."che è successo", mi sono chiesta per un momento, "perché sono qui". E poi, piano piano, ha cominciato a diradarsi la nebbia in cui mi trovavo, e ho ricordato: Giulio mi aveva lasciato! Gli avevo detto che aspettavo un bambino, il nostro bambino, ero felice, ne parlavamo sempre, del nostro bambino, del nostro futuro insieme, quando avrebbe lasciato tutto e saremmo andati a vivere insieme, e così via tutte le fantasie sulla nostra casa, i viaggi, la nostra famiglia, il nostro matrimonio! E invece,quando glielo avevo detto, mi si era rigirato contro, con una furia e una rabbia negli occhi che non gli... (continua)
FRANCA GIANGERI 30/11/2014 - 17:41 commenti 3 - Numero letture:1410 Argomento: INCIPIT
LA SPERANZA Era lì, davanti a me, con l'aria di uno che volesse interrogarmi e mi guardava fisso, con occhi di un azzurro molto tenue. Poco prima avevo varcato il cancello del parco dove abitualmente vado a fare qualche giro di corsa leggera quando sono teso e per tenermi un po' in forma dato il mio lavoro sedentario.
L' avevo intravisto, ma non ne ho la certezza, seduto su una panchina; aveva vestiti leggeri nonostante l'aria fosse fresca. Quando mi avvicinai mi disse, con una calda voce baritonale: "Scusi" ed io, pur essendo di carattere riservato, mi fermai davanti a lui anche se un po' infastidito. Quando continuò dicendomi: "Posso farle una domanda" fui tentato di proseguire ma, nonostante la mia volontà mi invitasse ad andarmene, era scesa dentro di me una tranquillità e fiducia che propendevano per continuare a parlargli. Mi raccontò che era lì da qualche ora ed attendeva di parlare con qualcuno ma mi sembrò un po' strano perché, quando ero entrato, avevo notato che ... (continua) Gaetano Antonioli 30/11/2014 - 09:31 commenti 2 - Numero letture:1422 Argomento: INCIPIT
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