Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 

Il viaggio del cuore

Il viaggio tanto atteso si avvicinava, poche ore mancavano
alla partenza.Le valigie le feci di fretta senza pensare,e il mio amore era lì davanti alla porta di casa mia;
il mio cuore batteva così forte...il primo viaggio insieme a lui!!!!!ma con 16 ore di viaggio per lo più in treno...che stress.poche ore dopo mi ritrovavo a fare mezza Italia.Non riuscivo a chiudere occhio non volevo perdere niente di quel viaggio.Piccoli e grandi paesi con quell'odor salmastro che l'aria ne profumava...Io seduta sul treno aspettavo con ansia la destinazione:Calabria!!!!Quelle stressanti ore passarono e mi ritrovai in pasticceria con pasticcini così grandi,che credevo non potessero esistere!!!!Nei giorni a seguire cominciavo ad abituarmi a quell'aria salmastra e il sole che quasi mi accecava.Mentre nel mio piccolo paesino gelo e pioggia!Fu una settimana tra caprette e cavalli;quasi come la vecchia fattoria;sembrava un altro mondo ,la gente era sempre cordiale,sempre con il sorriso e con un modo lor... (continua)

Angela Ferrari 24/03/2011 - 00:31
commenti 1 - Numero letture:1677

Argomento: IL VIAGGIO

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'O ATOPOS MONOPATI (LO STRANO PERCORSO)

Aurelio aveva deciso di partire così, all'improvviso, senza una meta precisa, senza un fine preciso.
Voleva soltanto staccare dalla sua quotidianità che l'aveva oppresso per vent'anni della sua vita: aveva perso tempo.
Adesso era ora di vivere, di cominciare a vivere.
E si imbarcò così sul primo percorso che lo portasse in Grecia - così, all'avventura - in una tiepida sera di Aprile 2009, con un tramonto mozzafiato sul porto di Bari, dove soffiava una lieve Tramontana.
Voleva cercare nell'atmosfera dei classici, nella culla della civiltà, il significato di vivere, il segreto per ribaltare le sorti dei suoi vent'anni, segnati fino ad allora da un torpore esistenziale che gli oscurava tutto quanto poteva trovare al di là del suo limitato orizzonte.
Il mare della Grecia si intravedeva, nella notte primaverile, sulla poppa della nave, mentre un vento fortissimo e freddo, di quelli marittimi, impediva ad Aurelio di muoversi con facilità: era imbacuccato in un impermeabile e quasi as... (continua)

Manuel Miranda 25/02/2011 - 12:55
commenti 2 - Numero letture:1498

Argomento: IL VIAGGIO

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il viaggio

Forse era buio, o forse, pareva buio per colpa di quelle lacrime che, incessanti, scendevano dal piccolo viso, insieme al pianto, urla disperate salivano in cielo.

Lei non ricorda bene, se in quella strada c’era gente, però, ancora è viva, la figura di sua madre che, quasi pregando, le diceva di salire su quel treno, ma la bambina non voleva lasciarla, non voleva andare via con la zia, allora la madre, per intenerirla, pronunciò delle astute parole: guarda! un uomo con le forbici vuole tagliarmi i capelli.
Lo spavento per la piccola, fu cosi grande che, per un attimo, dimenticò il suo dolore e singhiozzando supplicò la madre di tornare a casa:
Vai mamma, vai, torna a casa!
Non avrebbe mai voluto che qualcuno facesse del male al suo unico bene: la mamma

(moltissimo tempo dopo, la bambina ormai donna, capì che era stata solo una bugia,non c’era nessun uomo con le forbici in mano, era solo un’ invenzione, per convincerla ad andare)

La piccola s’arrese, rassegnata, ubbidì, e... (continua)


adriana leonardi 09/02/2011 - 19:22
commenti 2 - Numero letture:1751

Argomento: IL VIAGGIO

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Il sogno

Una notte d’estate un signorotto delle parti di Milano, che di professione esercitava soprusi e soperchierie, si agitava nel letto stentando a prender sonno. Era stato a un festino in compagnia di un pugno di scagnozzi che l’epidemia del tempo non aveva ancora portato via. Ma una volta a casa, dopo aver mandato quelli ad acchiappare i ratti, vuoi per il vino delle campagne di Lecco, vuoi per il caldo in aumento al nord, aveva cominciato a sentire un malessere alle membra che gli toglieva l’allegria con cui prima aveva intonato canzonacce d’osteria e sudava come un giorno sudò il vicario di provvisione alle prese con il prezzo del pane.
Quando finalmente si addormentò, fece sogni che non avrebbe augurato ai nemici della Spagna.
Gli sembrò di trovarsi dentro una chiesa, lui che non ci andava mai e che non era andato neppure al matrimonio dello zio, il conte.
Si trovava in mezzo a una folla che lo pressava e lo ostacolava, mentre affannosamente cercava di farsi strada. Erano uomini co... (continua)

. Marca Budavari 27/10/2010 - 13:36
commenti 2 - Numero letture:1641

Argomento: PERDITA DEGLI AGGETTIVI

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