Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l''argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



Lista Generale

     
 

Pensieri, parole, azioni

E' di nuovo mattina. Un' altra volta martedì. Domani sarà mercoledì e poi... il fine settimana, che ha l'unica nota positiva per il fatto di potersi chiudere in casa per due giorni.
Sempre i soliti pensieri attraversano la mente di Giulia non appena apre gli occhi; a fatica poggia i piedi sul pavimento e tenta di alzarsi dal letto: dopo un altra notte difficile, molto difficile.
Si trascina in bagno, ed ecco la sua compagna preferita del mattino: ciao, amica nausea. No, non è incinta o influenzata.
Ha voglia di vomitare sulla vita, sulla sua vita; è priva di entusiasmo, voglia di fare. Vorrebbe dare un pugno al centro delle sue paranoie e fare un sorriso, anche finto: una sorta di ginnastica per il viso. Ma non gli riesce proprio.
Il tempo passa, ed è da tempo che dovrebbe fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma diversa da tutto quello che l'ha ficcata in questa situazione priva di colori. Questo pensa, mentre si butta un pò d'acqua fresca sul viso gonfio. Sente che deve riprende... (continua)

gabriele marcon 14/09/2015 - 14:45
commenti 0 - Numero letture:950

Argomento: Esercizio in base a un TEMA

Voto:
su 4 votanti



GIULIA, NON PIÙ GIULIA...ANCORA GIULIA

La conosco da una vita. Eppure non la conosco affatto. Ora i miei occhi la vedono per la prima volta. È lei, la lei di sempre, la sorella di Mario, la ragazza della casa di fronte, che aveva la finestra della sua stanza proprio di fronte alla mia. La bambina pestifera che interrompeva i nostri giochi da maschi, o i nostri pomeriggi di studio, la ragazzina a cui avevo dato lezioni private, qualche anno fa. La guardo, cerco di sorriderle, di buttare giù una battuta, ma lei è sfuggente, mi osserva guardinga e non risponde. Mi alzo e mi allontano dal tavolo ingombro di libri e da lei. Mi sento uno stupido, mentre la tensione s'impadronisce di me. C'è qualcosa che non quadra, una nota stonata, che però non riesco ad afferrare. La stanza è piena d'imbarazzo o forse sono io, a non vedermi nel ruolo, quando Mario mi aveva chiesto di dare una mano alla sorella coi test d'ammissione all'università mi era sembrato un compito facile, ora la mia convinzione vacilla. Mi volto a guardarla. È diversa... (continua)

Marirosa Tomaselli 14/09/2015 - 12:27
commenti 1 - Numero letture:1167

Argomento: Esercizio in base a un TEMA

Voto:
su 6 votanti





PENSIERI DECOMPOSTI

Giulia ha deciso di dimagrire.
E’ sempre stata molto attenta a non eccedere con il peso, anche se a tavola ci stupiva tutti ripulendo il cibo dalle casseruole. Ma la costanza della palestra e le ore di step a casa la aiutavano ad avere una forma invidiabile.
Giulia aveva classe. Era nata in una culla dorata di una certa borghesia di una città del nord, sempre avvolta dalla nebbia e dalla tristezza. Forse fu per quello che lasciò quella gabbia preziosa per seguire Matteo, persona bizzarra e disordinata in una città assolata e rumorosa nel centro del nostro stivale.
Matteo non era ricco, era forte e volenteroso, anche ambizioso nel suo lavoro, ma tutt’altro che benestante, e innamorato di Giulia alla quale cercava con notevoli sforzi di garantire i confort a cui era abituata. Ma non era cosa facile, perché lo stipendio non bastava a coprire tutte le spese del loro menage e lei non era nata per lavorare ma per consumare con finta felicità la ricchezza di famiglia, quella famiglia che... (continua)

Millina Spina 10/09/2015 - 20:04
commenti 6 - Numero letture:1229

Argomento: Esercizio in base a un TEMA

Voto:
su 9 votanti





Volo sulle nuvole

Mi vidi riflessa sullo specchio dell’acqua, quell’acqua ferma della pozzanghera davanti casa.
Ferma sul ciglio con le mie scarpette buone vedevo le nuvole rincorrersi e allora con la mia fantasia mi ci tuffavo dentro, bucandole e giocandoci, assaggiandole come se fossero di zucchero filato.
Stavo attenta a non perdere l’equilibrio perché oltre alle scarpe avrei rovinato il mio gioco, il mio infinito cielo.
Chiesi ai miei compagni se anche loro vedessero quel che vedevo io, ma mi guardarono torva e si allontanarono dicendo “Questa è proprio fuori!”
Rimasi lì, sola, mi rituffai fra le nuvole pensando “Che bello essere matta!”

Anche se fuori termine è l'unica cosa che ho avuto il tempo di fare...... (continua)


Millina Spina 05/09/2015 - 01:41
commenti 6 - Numero letture:1147

Argomento: ESERCIZIO DI CONCISIVITA'

Voto:
su 3 votanti




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