UNA CENA PARTICOLARE
L’azienda era molto grande ed in continua espansione, il sig. Giovanni lavorava nell’ufficio contabilita’ estero, preoccupandosi di seguire insieme ad altri colleghi la contabilita relativa alle esportazioni.
A diversita di altri colleghi, il sig. Giovanni era un uomo molto riservato, dal carattere semplice e sincero
Dedito al suo lavoro e alla sua vecchia madre la sig.ra Elena, che curava amorevolmente da molto tempo.
Spesso veniva preso in giro dai suoi stessi colleghi, era considerato un po’ il Fantozzi della situazione , perche molto timido , ma lui non se ne curava e lasciava correre , era ormai abituato da anni agli scherzi
Infantili del rag. Morandi e soci.
Come tutti gli anni anche quell’anno arrivo’ il Natale, l’azienda era un fermento bisognava fare le ultime consegne, tutti i reparti della fabbrica lavoravano alacremente per ultimare gli ultimi impianti ed anche l’ufficio del Sig.Giovanni era molto preso con le registrazioni contabili.
Ma quell’anno successe qualcosa di particolare, non sono in grado di spiegarvi quale fu la molla che fece scattare nella testa del sig. Giovanni l’idea di quel forte cambiamento.
Tutti gli anni il Natale era sempre uguale ,una tristezza infinita, da quando il sig. Giovanni aveva perso suo padre, lui si era occupato della madre che si era chiusa in se stessa e Giovanni le era sempre stato vicino,
pur sacrificando la sua vita privata sempre per non lasciare la mamma da sola.Sarebbe certo stato piu comodo parcheggiarla in una casa di riposo, ma Giovanni aveva sempre rifiutato in cuor suo questo pensiero, abbandonare sua madre in uno ospizio per vecchi gli pareva una crudelta ’inammissibile.
E cosi il Natale invece che una festa diventava un giorno da dimenticare il prima possibile.
Ma quell’anno qualcosa cambio’ mancavano ormai venti giorni al Natale, Giovanni sapeva che dopo il consueto brindisi che L’ing Magni(titolare della ditta) abitualmente teneva nella mensa ,l’azienda avrebbe chiuso per le festivita’ .
Ma il sig. Giovanni aveva deciso che quello doveva essere un Natale diverso, fu cosi che prima di fare ritorno a casa, passo’ dalla mensa e chiese di parlare con il cuoco
“Mi raccomando Antonio, voglio che quest’anno si tenga nella mensa la cena della vigilia per tutti i dipendenti e le loro famiglie”
“Ma sig. Giovanni come facciamo si tratta di c.ca 600/700 persone
“Non importa non si preoccupi , i soldi non sono un problema pago tutto io, desidero che quest’anno mia madre passi un Natale diverso , un Natale felice da condividere con tutti
“Va bene sig. Giovanni parlero’ io con l’ing Magni di questa sua idea e speriamo che non trovi nulla da ridire.
Passarono due giorni, nella pausa pranzo Giovanni passo’ dalla mensa e parlo con il cuoco, il sig. Antonio
“Allora? Gli chiese ha parlato con l’ing Magni?
“Si ! sig. Giovanni per l’ingegnere non ci sono problemi, ci pensa lei per gli inviti?
“Si certo ovviamente ci penso io.
Alla sera tornato a casa Giovanni resto’ in piedi fino all’una di notte per scrivere tutti gli inviti da spedire alle famiglie dei suoi colleghi, ed il giorno dopo uscito dal lavoro passo’ dalla posta e li spedi’ tutti quanti.
Giovanni era felice, quello sarebbe stato una Natale diverso per lui e per sua madre la sig. ra Elena.
Passarono i giorni ormai mancava pochissimo alla vigilia e nessun collega del Sig. Giovanni gli comunico’ di aver ricevuto l’invito ,il che suscito’ nel nostro protagonista una profonda tristezza.
Arrivo’ il giorno della vigilia, l’azienda faceva mezza giornata, e a mezzogiorno tutti i dipendenti si riunirono nella sala della mensa aziendale per il solito brindisi di Natale.
Il sig. Antonio (il cuoco) chiamo’ da parte Giovanni
“Noi per questa sera abbiamo preparato tutto, ma credo che non venga nessuno
“Non importa sig. Antonio, io saro’ presente con mia mamma e se non ci sara’ nessuno vorra’ dire che festeggeremo solo noi con il personale della cucina che naturalmente e’ invitato.
“Va bene sig. Giovanni allora ci vediamo questa sera alle 20 come d’accordo.
“ Si, ci vediamo questa sera.
Giovanni fece ritorno a casa, accompagno’ la mamma dalla pettinatrice e fatto ritorno a casa si preparano per uscire per recarsi alla cena della vigilia
“Vedrai mamma che bella festa “ disse Giovanni con la disperazione nel cuore
“Sei proprio una brava persona come tuo padre gli rispose la sig. ra Elena, non tutti avrebbero fatto quello che hai fatto tu.
“Non preoccuparti mamma, anche papa’ sarebbe contento.
Puntuale Giovanni e la mamma arrivarono per le 20, sistemarono l’auto nel parcheggio dell’azienda .
Tutto era buio, c’era solo accesa la luce dell’atrio nell’ingresso della ditta che portava al corridoio della mensa
“Non c’e’ proprio nessuno penso’ amaramente dentro di se Giovanni, pazienza peggio per loro.
I due entrarono, nell’atrio e si avviarono nel corridoio. Giovanni apri’ la porta della mensa , tutto era buio
Quando improvvisamente la luce si accese e la sala era strapiena di gente con grande sorpresa e gioia di Giovanni.
C’erano proprio tutti i suoi colleghi con le rispettive famiglie , un lungo applauso accolse Giovanni e la sig.ra Elena mentre gli si fece incontro l’Ing. Magni sorridente
“ Sig Giovanni , sig. Elena Siate i benvenuti auguri di buon Natale da parte di tutti noi
“Ingegnere, rispose commosso Giovanni, non ho parole, la ringrazio davvero tanto
“ Siamo tutti noi che ringraziamo lei Giovanni, le sono debitore, grazie al suo gesto ha fatto riscoprire in tutti noi la gioia del Santo Natale
“Pensavo non venisse nessuno
“Sono io che ho dato disposizione ai suoi colleghi di non dirle niente, per farle una sorpresa, da ora in avanti tutti gli anni in questa azienda festeggeremo insieme il Natale cosi come lei ci ha insegnato quest’anno,ed ora che la festa abbia inizio
Il sig. Giovanni e la sig. ra Elena vennero fatti accomodare al tavolo presidenziale preparato per l’occasione
Fu una festa bellissima, una cena particolare che il sig. Giovanni Ricordo’ per tutta la sua vita
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Complimenti
Con simpatia
Nadia