Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Comunicazione (punteggiatura) Le istruzioni sono: ...l’insieme dei segni che servono a scandire il testo e a riprodurre le intonazioni espressive del parlato, distanziare tra loro gli elementi e a suggerire l’intonazione con cui leggere le frasi. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Menefreghismo animale (dedicato a Bulgakov) “Che freddo! Mi sento morire, oggi…ma che posso farci, sono solo un povero gatto mendicante che è esposto a queste intemperie. Eccolo, eccolo che ne arriva un altro! Guarda che giacca! Guarda che pantaloni puliti e nuovi come se fossero appena usciti dalla lavanderia! Questo deve proprio essere ricco. Ma mi darà qualcosa? Adesso provo a chiederlo come so meglio fare…<<Miao…miao..meow..>> nulla. Eppure così ricco, perché non mi dai nulla? Ti costerebbe così tanto cavarti dalla tasca anche solo 1€ e comprare della tenera carne per felini? Eppure mi basterebbero anche i tuoi avanzi borghesi, quelli che sprechi gettandoli nella spazzatura e sbagliando anche continuamente secchio…ma non so…non ho capito nemmeno cosa stesse dicendo, rimuginava cose del tipo <<Sei un gatto, caccia i topi e mangiali! Questo fanno i gatti come te! E magari diventi anche utile!>>. Bah. Eppure prima ero fiero, potente ed avevo una casa tutta per me ed un altro schiavo umano…meglio non dirg... (continua)
![]() ![]() ![]() Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE
Il profumo delle orchidee “Perchè ti alzi? Non è forse presto?” chiese l’uomo lasciando tuttavia che la donna che si trovava al suo fianco si alzasse dal letto che condividevano.
“Sì, ma non ho più sonno.” rispose lei con tono privo di intonazione. “E non puoi restare?” “Non posso.” ribeccò semplicemente la donna avviandosi verso il davanzale. “Mi ami, Clara?” chiese lui poco dopo conoscendo già la risposta. La vera risposta. La donna dai capelli neri lunghi e ondulati si strinse nella vestaglia sedendosi sul marmo bianco e freddo del davanzale. “Ti amo, Enrico.” disse con voce tremante. L’uomo si alzò dal letto e si avvicinò alla donna. Guardò l’orologio a pendolo sul pregiato comò della loro camera da letto. Si trattava di una stanza elegante e dorata, una gabbia ben arredata, sfarzi che servivano a nascondere il ferro freddo e sporco di quella prigione. Guardò sua moglie osservare romanticamente il cielo nero della notte. Clara era una delle nobildonne più belle della contea, una donna fiera ed elegan... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: IL DIALOGO
Moja laska I protagonisti del racconto sono Tani, una ragazza poco più che ventenne, slovacca, lunghissimi capelli neri ed occhi verde cupo, formosa ed appariscente lavora part-time presso un callcenter.
Leo, trentenne, lo definirei “normale” uno tra tanti, palestrato e maniaco dell’abbronzatura forse per compensare la statura, veste sempre in modo impeccabile e usa profumi molto forti. Si sono conosciuti, passione travolgente e subito insieme. Da pochi mesi hanno un loro piccolo bilocale. Sono circa le 20……Leo rientra dal lavoro, Tani il pomeriggio era libera da impegni. -Ciao Tani, moja laska, scusa è un poco più tardi del ![]() ![]() ![]() Argomento: IL DIALOGO
DA UN GIORNO STORTO... L'AMICIZIA Nel nostro singolare scorrere del tempo, imbattersi con una persona brusca, scorretta, volgare o in una inaspettata lite è più facile che raro.
Qualche annetto ormai fuggito… Franco, un ragazzo sui 16 anni, di ritorno dalla Scuola, intoppa casualmente Bruno, un essere spregevole dall’apparente età d’un uomo più che quarantacinquenne. A questo, era appena caduto il mazzo delle chiavi. Il frastuono delle automobili aveva coperto il rumore che non potè sentire. Franco, nel vedere il tutto, come è solito dei ragazzi, senza più rispetto verso chi è un po’ più avanti negli anni, grida: - Ehi, tu con la camicia viola… Bruno, dal bel caratterino e con la massima ragione, stavolta, voltandosi di scatto, con lo sguardo truce, lo fredda urlando: - Chi chiami il babbeo di tuo padre? Franco, senza proferir parola, mostra il mazzo delle sue chiavi. L’altro, con tutta rabbia, lo sottrae, senza un minimo cenno di ringraziamento. Una giornata proprio storta per Bruno. Gli era appena stata sot... (continua) ![]() ![]() ![]() Argomento: PERSONAGGI CATTIVI (con qualche buona qualità)
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