Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
No signal Il tempo era bello, faceva caldo; il sudore colava fra i capelli, tutti tenevano i fazzoletti in mano per asciugare le fronti.
Da non sapeva più quanto tempo se ne stava tra il mare e i suoi abissi, quelli dei pensieri -sempre gli stessi- nascosti tra le rughe della fronte. Dietro la finestra. Il colore sembrava scivolare dal cielo giù per le grondaie fino ai tombini di scolo, l’uomo con lo sguardo inespressivo dattiloscriveva: il colore sembrava scivolare dal cielo a confidarsi con le grondaie, l’acqua era come se risalisse dai tombini di scolo ai tetti. E le strade finivano dentro un riverbero. Il mare, anch’esso tra le pieghe della fronte. Ci sarebbe andato un giorno, non che non lo avesse mai visto ma ci si sarebbe trasferito una volta che i suoi figli fossero stati adolescenti. Lo aveva sempre detto, anche a loro e a lei; ci sarebbe andato con lei, ora lo farà da solo. Ma a suo tempo. Lo sguardo ora era steso chissà dove come un fazzoletto, intanto Madame Bovary teneva a bracc... (continua) Mirko D. Mastro 05/08/2023 - 12:00 commenti 3 - Numero letture:296 Argomento: Il tempo era bello, faceva CALDO; il sudore colava fra i capelli, tutti tenevano i fazzoletti in man
Sciocca estate Il tempo era bello, faceva CALDO; il sudore colava fra i capelli, tutti tenevano i fazzoletti in mano
Istruzioni: Fai di questi righi di Gustave Flaubert l'incipit oppure la chiusa della tua scrittura Il tempo era bello, faceva CALDO; il sudore colava fra i capelli, tutti tenevano i fazzoletti in mano; << che buffo se ci pensi;se non mi ascoltassi, probabilmente non ti parlerei, ma, il tuo osare e finto, di essere partecipe al rapporto, il nostro, che e’ un tramonto in remoto, e sperare che risorga un’alba? Sono melodie sorde, sono vuote parole tragicamente inutili, colme e fruscianti; sostengono un livido brusio, che cerca di separarsi di un amore, che e' già stato ad esserci. Potrebbero urlare al tuo velo stanco, caro tesoro mio…, perché noi non possiamo non ascoltarlo, vorrebbero rievocare, frizzanti allegre primavere; ma dai…non ti ho detto nulla…, a noi rimane questo sguardo liscio, che solo noi sappiamo felice, se tacito nel nostro felice passato. E questo vento s... (continua) Luca Di Paolo 01/08/2023 - 20:25 commenti 1 - Numero letture:282 Argomento: Il tempo era bello, faceva CALDO; il sudore colava fra i capelli, tutti tenevano i fazzoletti in man
Il silenzio Il silenzio, una parola così piena di contenuti e nel tempo stesso ambigua nel suo essere.
Ci pensi mai a quante volte il silenzio è così carico di rumore, quando sei solo in una stanza completamente silenziosa ma la tua mente non smette di tacere e solo tu puoi sentire questo rumore tormentato. Oppure quando sei in spiaggia,magari di notte con il rumore del mare e stranamente quel rumore zittisce la tua mente e c'è un sereno silenzio. Oppure ci pensi mai a quante volte c'è silenzio nella tua mente e in contemporanea intorno a te; beh questo è un evento raro oppure possiamo trovarla nella meditazione, la pace dei sensi. Poi c'è quel silenzio di quando un parola che ti è stata detta può scaturire in te una forte emozione,questa può essere positiva o negativa,tanto forte da restare in silenzio, come un ti amo inaspettato o un non ti amo improvviso e via così. Beh ecco se dovessi definire il silenzio con delle parole, potrei elencare: il mare, la solitudine, la meditazione ed una for... (continua) Sara Ciuffreda 21/07/2023 - 14:52 commenti 3 - Numero letture:382 Argomento: Luglio:
Naufragio Piegato su questa carta da poco, la mia penna è scossa da un fremito di terrore e visioni di spiagge desolate, dove l'erosione delle onde ha generato crepacci di invidia umana in un paesaggio naturale.
Qui un tempo vivevano cose che non hanno un nome e che adesso la salsedine incrosta come la chiglia di una barca. Il mare bagna le mie gambe e il sole asciuga le mie pene, ma c'è un abisso intorno ai miei ricordi. Una zattera spinta da zefiro si incaglia nelle alghe a due passi da me; sento l'odore di spezie d'oriente, dove le rotte sono oscure e le stelle in cielo tracciano mappe che conducono i marinai alla pazzia. Lo scafo è vuoto e antico come il suo legno. Non occorre essere dei naufraghi per sentirsi dispersi, per vagare da una stanza all'altra di una casa che non esiste, di una città che non compare più su alcuna mappa. Non basta essere dei naufraghi per versare lacrime invisibili e indolori come parole che nessuno ascolta. Il mare mi attende, nuoto fino alla zattera e i... (continua) Marco Mitidieri 17/07/2023 - 08:51 commenti 1 - Numero letture:398 Argomento: Luglio:
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