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Sentivo parlare i nonni delle vacanze: campi
di lavanda appena fuori Parigi, in un piedaterre.
Boh! …mentre col rasoio e col magone stavo
per iniziare a tagliare i miei bei capelli alla Robespierre.
E mentre mi guardavo allo specchio, sentivo che qualcosa
sarebbe successo. Lo desideravo tanto, intanto il rasoio
rombava come le moto che il nonno guarda
la domenica. Guardai ancora nello specchio, con l’accappatoio,
e lo vidi: Sansone con le sue sette trecce e il vocione <<Ai miei
tempi si tagliavano i capelli solo ai vinti in battaglia.
Non arrenderti>>. Lo sapevo! Poi, se lo dice Sansone…
Desidero tenermi i capelli più di quanto volevo la maglia
che avevo chiesto per il compleanno.
Ma come potevo fare!? A un certo punto arriva la nonna, con la mano sulla maniglia
<Simo fermati, non tagliare i capelli: la dottoressa ti ha dato metotrexato per la psoriasi>.
Che gioia, pensai “Miei adorati capelli alla Robespierre, è ora della presa della pastiglia!”... (continua)

Argomento: Il momento del desiderio, quando sai che qualcosa sta per succedere

E’ una serata piovigginosa i vetri piangono con goccioline e rivoli d’acqua il silenzio è rotto solo da una musica che accompagna la danza della pioggia. Ogni nota scende dentro di me accarezzando i sentimenti e i desideri scoprendoli senza pudore. Nella mente disegno le tue mani i tuoi sorrisi mi sento di respirare il tuo corpo vorrei vederti come quel giorno nella mia stanza impacciato ma traboccante di desiderio...sfiorare le tue dita, sentire il calore della tua pelle contare le ore di quella magica notte. E’ un ricordo che non mi abbandona e fa nascere sensazioni desideri che non riesco a reprimere, diventano illusioni che si spengono come lampadine lasciando una fame d’ amore. Certi giorni il desiderio mi segue presuntuoso invadente posso dire che tutto può accadere quando mi abbracci e il tuo profumo mi inebria l’immoralità si dilegua quando l’amore vero si impadronisce di noi. Non mi stupisco mai e non mi arrendo, la vita mi grida mi scuote mi porta via dai spettrali silenzi e ... (continua)

Argomento: Il momento del desiderio, quando sai che qualcosa sta per succedere

La notte … viaggio nei sogni

Una volta al mese la notte prende forma attraverso le sue ombre. Il silenzio ha il suono profondo d’un ritorno … quella data … quel numero … hanno dato il via …
Nasce da quella notte e in quell'ora sopita l’intento di scuotere il cuore per riaprire ferite mai chiuse, nasce anche l’assurda speranza che quella pagina non fosse mai stata scritta!... Il tempo a volte lenisce i dolori ma a volte è come un veleno nell'anima e nel cuore. Chi mai può comprendere le profondità d’ognuno?... Nessuno!!
La notte prende per mano quel senso di vuoto come fosse un buco nero abbarbicato nell'anima ed oltre … i sogni riportano il languore dei giorni sereni d’un destino scritto su pagine bianche che mai si sono realizzate … e il tempo … il tempo … riporta il sentore di vita riuscita …
Ed ecco che il tempo gioca il suo ruolo di medico omeopatico che ascolta i rintocchi dei cuori affranti fino a farli suonare all'unisono ed è dentro quei sogni che anch'io ritrovo ... (continua)

Argomento: Elias Canetti, Nobel per la letteratura nel 1981, disse:

Qualunque notte si può scegliere di essere felici.

L’orologio nel taschino segna quasi
l’ora delle streghe quando
attraversa la notte e i mille suoi artifici,

un uomo. Si appoggia alla saggina un netturbino.
L’insonnia porta al guinzaglio qualcuno
che porta al guinzaglio una bestiola, li accompagna
il lume da un abbaino

…muta, una sirena blu scompare oltre
l’angolo. Dorme nella culla il bimbo,
mentre l’uomo continuando nella notte
cerca riparo in una coltre

di pensieri; e intanto senza più artifici

il cielo si fa cilestrino… ogni tasca porta dentro una sua strega, e ogni insonnia ha la sua notte.
Ogni sirena deve far i conti con la propria coda, ogni angolo di strada è legato a un suo ricordo

e stanotte si può decidere di essere felici.... (continua)

Argomento: Elias Canetti, Nobel per la letteratura nel 1981, disse:

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