Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
NESSUNO MI VEDE Sono un uomo invisibile ormai.
Sono seduto sulla mia poltrona nel mio studio. La finestra è socchiusa e sento la casa stranamente silenziosa. Di tanto intanto sento qualcuno che bisbiglia, che piange, ma non riesco a capire cosa stia succedendo. Suona il campanello. L’apriporta è proprio accanto alla finestra del mio studio, non mi è mai piaciuto aprire la porta e da sempre lascio che lo facciano gli altri. Qualcuno ora verrà ad aprire la porta, sono sicuro. Ecco sento la porta che si apre e vedo passarmi vicino mia moglie. Stranamente non mi dice niente anzi mi passa accanto, mi sfiora, ma è come se non mi vedesse La guardo meglio, ha gli occhi rossi, sembra che abbia pianto. Vorrei chiamarla, la chiamo, ma non sento la mia voce, né lei sembra avermi sentito perché, aperta la porta, è tornata subito indietro sui suoi passi. Mi sento strano, un po’ frastornato, ma sento le voci di là che si fanno più forti. Mia moglie ora sta parlando a voce alta: “Corri, ecco il dottore, st... (continua) Roberta Sbrana 26/06/2014 - 10:10 commenti 1 - Numero letture:1420 Argomento: INCIPIT
Una vita invisibile Io sono un uomo invisibile. Senz'altro non vi interesserà il mio nome ne io ve lo dirò. Da tempo nessuno si cura di me anche se avevo una famiglia e qualcuno che non solo mi vedeva ma mi amava.
Sono stato felice e anche se non ci crederete, a volte riesco ancora ad essere contento. Mi succede quando, frugando tra i rifiuti, ricupero qualcosa da mangiare o di utile per la mia esistenza. Come avete capito sono un emarginato o come voi dite un "barbone". Capisco che sono invisibile perché quando mi incontrate distogliete lo sguardo o vi girate facendo finta di osservare una vetrina. Io però vi vedo, anzi vi guardo, e nei vostri occhi, nei vostri atteggiamenti noto infelicità, fretta, ansia del quotidiano ed a volte quasi paura. Certo siete vestiti meglio di me e avete cose che io non possiedo ma tutto ciò non vi appaga, non vi da gioia. Vivete nell'indifferenza a tutto ed a tutti, nella rassegnazione; proprio come me, l'unica differenza è che io ne ... (continua) Gaetano Antonioli 23/06/2014 - 19:53 commenti 2 - Numero letture:1356 Argomento: INCIPIT
Lettera dal mare ad un'idea di donna. Sono un uomo invisibile: discreto mi aggiro per le stanze della mia anima, mentre ti guardo sorridere.
Vorrei parlarti, ma tu guardi altrove, un metro oltre l’orizzonte. Sei ciò che desidero, ciò che il mio spirito inquieto brama oltre i confini della dolce affabulazione, sei un’idea, la consapevolezza, l’emozione fatta carne e non ho parole per te. Novello Cyrano rincorro l’alchimia dello sguardo, mentre le labbra impotenti restano mute. Vorrei poterti parlare, donna, vorrei essere capace di dire senza paura, di descriverti a te stessa, di disegnare un’idea, di sentire il profumo di un’emozione, sentendomi finalmente libero da questo maledetto “ naso al piede”. Forse l’unico modo che ho di parlarti di te, donna, è diventare parte del tuo orizzonte, trasformarmi nel tuo mare e scrivere, scrivere per te… Ti scrivo con mani di sabbia, con parole che sanno di corda e tabacco, di sale e voci di terre lontane. Ivano Ciminari 19/06/2014 - 13:13 commenti 0 - Numero letture:1448 Argomento: INCIPIT
Ti ricordi di me? Io sono un uomo invisibile. Sono invisibile come il suono di una melodia di Debussy, o più banalmente come le molecole di anidride carbonica che emettiamo ogni volta che i polmoni ce lo impongano. Ma non voglio divagare sulle mie scarse conoscenze di fisiologia umana, illudendo me stesso e voialtri su quanto sia imbevuto di scienza.
Io sono un invisibile, come i cameramen della televisione, o come gli chef di un ristorante, dei quali gustiamo le prelibatezze senza dar loro la soddisfazione di complimentarci di persona. Sono invisibile come uno di quei bambini indonesiani che incollano la gomma alle suole di una scarpa da ginnastica, o come i ceramisti che decorano i vasi dei nostri salotti borghesi. Una mattina, quest’uomo invisibile, che di professione fa l’insegnante, sta girando la chiave nella toppa e sta uscendo di casa. Sono circa le 7 e mezza, e per i miei gusti è già tardi, la mia scuola dista più di mezz’ora e sarò costretto a salire su quel benedetto tram costipato di pe... (continua) Rosalba Caraddi 10/06/2014 - 20:00 commenti 0 - Numero letture:1424 Argomento: INCIPIT
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