Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
SOGNO L\' INFINITA OMBRA DEL VERO Un sogno assurdo incredibile che nel periodo di Covid spesso s’impadroniva delle mie notti. Vedere durante il giorno persone coperte da guanti, mascherine non era normale, gente che fino a qualche tempo fa mostrava il suo sorriso mentre ora potevi solo immaginare l’espressione corrucciata della fronte e degli occhi. Nel sogno ero totalmente diventata invisibile, il mio corpo non esisteva più era come disegnato da una matita che una gomma sarebbe bastata a cancellarlo. Mi sentivo evanescente, artificiale, un fantasma. Ossessionata dal virus e dalle paure che quotidianamente venivano diffuse mi preparavo a coprire il mio corpo con una veste nera fino alle caviglie, con maniche lunghe, viso sepolto da un burka pesante. Mi sentivo come se il mio corpo non esistesse e la mia veste si muovesse guidata da una forza invisibile. Ero leggera come l’aria, senza pelle, senza ossa, un’incantesimo che mi teneva lontana dalle cose e dalle persone…quanto sarebbe durato questo sogno? Mi toccavo le gamb... (continua)
mirella narducci 05/09/2020 - 23:18 commenti 2 - Numero letture:823 Argomento: IL SOGNO
Innocenti evasioni Ci chiesero di ricostruire il fatto.
Vollero da noi molti dettagli su come avevamo passato le ore tra le dodici quando ci avevano visto tornare dalla chiesa e le tredici e trenta, quando Mario del tabacchino, buttando via l'immondizia aveva visto un corpo tra il cassonetto della carta e quello blu della plastica. Accasciato come dormisse. Io e Fiorenza, mia moglie, uscendo dalla Santa Messa, uno accanto all'altra c'eravamo seduti sul muretto che vicino alla parete della chiesa ha un pezzetto d'ombra. Avevamo ancora voglia di stare all'aperto. In questi ultimi giorni d'agosto, oramai si sa, che il sole risparmia quella zona ristretta fino alle dodici e trenta circa, quando, superando il tetto infuoca prima i rosoni ai lati del portone, proiettando i colori sfaccettati sull'acquasantiera, appena lì, un passo prima dell'altare della Madonna, e poi, sembra quasi sciogliere quel muretto, che negli anni settanta qualche disgraziato ha fatto costruire fuori dalla chiesa. Ci sarà anche... (continua) Grazia Giuliani 29/08/2020 - 16:41 commenti 6 - Numero letture:847 Argomento: UN GIALLO
Il giallo… e il viola …ci chiesero di ricostruire il fatto. Vollero da noi molti dettagli su come avevamo passato le ore tra le dodici, quando ci avevano visti tornare dalla chiesa con un pallone da basket sotto il braccio fino a quell’esatto momento in cui, varcato il portone di via Festa del Perdono 7, ci eravamo trovati di fronte a loro. Loro, due assistenti dalle facce svogliate e il Professor Casiraghi Antonio che del più conosciuto Alberto amava ripetere < Il giallo di cadmio mi commuove come una fragola addormentata>. Appunto, avrei voluto rispondere io… in questo periodo le fragole è come se dormissero. Così il cadmio nella sigaretta che si fuma tra le tue dita e le macchie di nicotina. E vedi, caro professore, quella cosa grande di colore giallo nel cielo? Il mondo gira intorno a quello, non a te! Ma ripensai invece al giallo degli alberi quando cede al peso dei giorni, vestendo i piedi dei passanti. Al fumo dall’elicottero di quel 26 di gennaio. Di fronte al mio silenzio il Professore, fors... (continua)
Mirko D. Mastro 25/08/2020 - 06:06 commenti 3 - Numero letture:750 Argomento: UN GIALLO
Cosi è, se vi pare. Ci chiesero di ricostruire il fatto. Vollero da noi molti dettagli su come avevamo passato le ore tra le dodici, quando ci avevano visti tornare dalla chiesa…
Ricordo quella sera in commissariato. Fuori c'era un temporale mai visto. Tra squarci di luce e tuoni che rimbombavano nella stanza. Tutto quella mattina era sembrato molto sinistro. Dall'alto campanile, che ai miei occhi è sempre sembrato un pò storto, risuonavano le campane per segnare mezzogiorno. La messa era durata più del previsto, il prete si era lasciato andare con l'omelia. Avevano fatto male i calcoli o non avevano tenuto conto di un eventuale ritardo della celebrazione. E così, diversi di noi, si sono ritrovati testimoni. Il cielo si era annuvolato, il sole nascosto, la pioggia si preannunciava. Si, colpa della pioggia se non ci sono più le tracce. Ho detto questo al commissario. Sono stata precisa. Ho detto del campanile, della pioggia e del prete. Si,del nuovo prete che fa omelie lunghe. Ma a questo non era ... (continua) Chiara Giuranna 24/08/2020 - 13:25 commenti 3 - Numero letture:761 Argomento: UN GIALLO
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