Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Il miracolo di Natale La gente correva indaffarata:
gli ultimi acquisti di Natale. Rumore, chiacchiere, risate di ragazzi e conversazioni ai telefonini... tutto gli giungeva ovattato. In testa un chiodo fisso, che , ormai, non lo faceva più dormire, non lo faceva più vivere. E Carmine avrebbe dato volentieri la vita , per vedere un sorriso sereno sul viso del figlio disabile e della moglie, ormai provata da anni ed anni di sacrifici fisici e morali, per assistere questa loro creatura. Quel giorno era fuggito, non aveva resistito allo strazio... Sì, perchè ogni volta che guardava suo figlio, il cuore gli si gonfiava così tanto, che sembrava volesse esplodere! Come un automa era giunto al solito bar del paese, aveva tracannato un boccale di birra e si era seduto sulla panchina della piazza. Mille pensieri frullavano nella sua testa. Perchè il destino gli aveva riservato quella sorte? Aveva un figlio disabile: non quella disabilità accettabile,ma disabilità che sfiancava, che faceva soffrire , ch... (continua) Teresa Peluso 28/11/2016 - 10:44 commenti 16 - Numero letture:1294 Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO
UN EVENTO INSOLITO I botti avevano svegliato il paese.
Era la Festa del Santo Patrono. Più tardi la banda, prima della processione, sfilava per le vie cittadine, addobbate da incantevoli luminarie, e zeppe baracche esponevano di tutto, tra il curiosare di bimbi e anziani. Tutti passeggiavano. Tutti indossavano vestiti nuovi. In tutti frizzava allegro. In una stretta di mano… i ricordi della fanciullezza, il ritorno al loco natio di persone emigrate, la contentezza di rincontrarsi, la soddisfazione di riparlarsi. Bruno, un vecchietto sulla settantina, vestito come sempre, barba incolta, quasi ridotto ad un barbone, amareggiato, andò a posare il suo esausto vivere su una panchina del Parco Rimembranza. Tanti passavano attorno. Tanto lo schivavano. Eppure, erano amici della sua vispa fanciullezza. I bambini, credendolo un mostro, lo distanziavano di qualche metro, scappavano, gridavano, quasi fossero mossi da paura. Bruno, nel veder questo, soffriva terribilmente. Pensava e ripensava quegli ann... (continua) Rocco Michele LETTINI 25/11/2016 - 06:59 commenti 16 - Numero letture:1594 Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO
l'uomo del salice John era più depresso del solito, quel giorno. Stava seduto sulla solita panchina posizionata sotto il solito salice piangente, quasi come se il nome stesso dell'albero riflettesse l'animo del poveretto. Era carnevale e decine di bambini correvano spensierati per il parco, con maschere che John amava definire come minimo "inquietanti". I pagliacci. I pagliacci li odiava particolarmente. Erano come le rune, per John. Questo triste uomo difatti era uno studioso di letteratura nordica e la sua passione più grande erano le rune. Questo simboli, difatti, contengono al loro interno il significato di una parola e contemporaneamente il loro opposto. I pagliacci erano così per lui. Facevano ridere, emettendo gioia, ma lo terrorizzavano, emettendo odio. Era stanco, John, come al solito in quegli ultimi mesi dopo la separazione con Sarah, sia ex moglie. La vita ora era per lui una runa ancora più grande poiché il significato che riusciva a trovare dentro di essa era, ironicamente, la m... (continua)
martino colombo 21/11/2016 - 18:08 commenti 3 - Numero letture:1307 Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO
Sull'orlo del baratro Era una domenica pomeriggio autunnale ma lui se ne stava lì, seduto, con le mani tra i capello, a pensare tristemente all'amore della sua vita che aveva rifiutato la sua goffa dichiarazione d'amore, dicendogli che non era pronta per una storia. Tutto intorno a lui sembrava comprendere il suo dolore: il vento era il lamento del suo dolore e le foglie cadenti le sue lacrime. Era passato un mese oramai dall'ultima volta che l'aveva vista ma non riusciva a vivere senza di lei, tutto gli sembrava senza senso ora che aveva perso il suo sorriso, il suo sguardo, il tocco della sua mano. Stava meditando di farla finita, come molte altre volte nei giorni precedenti, giorni in cui alla fine arrivava sempre un suo messaggio a donargli quel pizzico di speranza che gli bastava per andare avanti. Avrebbe fatto di tutto per lei, tutto ciò che desiderava era renderla felice, ma lei sembrava evitarlo in ogni modo. Mentre pensava all'occasione che aveva perso, l'unica occasione che avrebbe veramente desi... (continua)
black shadow 18/11/2016 - 21:30 commenti 5 - Numero letture:1195 Argomento: QUALCOSA STA CAMBIANDO
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