Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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Lista Generale |
Giulia ora è felice! Giulia, ragazzina dai capelli rossi e con grandi occhi verdi, esile, fragile, un po’ bruttina.
Aveva un sacco di amici e amiche. Era bello stare in sua compagnia. Trascorrere dei bei momenti a ridere, a scherzare insieme a lei. Tante cose sapeva fare. Era creativa. Hobby ne aveva tanti! E molti sogni nel cassetto… Un giorno incominciò a mangiare così tanto da scoppiare … Passò del tempo. Era così ingrassata che dovette cambiare tutto il guardaroba, non le entravano più i suoi bei vestitini. Giulia si rese conto che doveva dare una svolta positiva alla sua vita…. Decise di far qualcosa. E così si alzava la mattina presto per correre nel parco. Ritornava in fretta a casa a prendere i suoi libri per andare a scuola. Nel pomeriggio i compiti e poi faceva chilometri in bicicletta. Non si arrendeva, voleva tornare l’esile ragazzina. Molto tempo è passato. Il suo corpo era cambiato, un po’ di chili li aveva persi. Era stanca ma felice! La scuola finì e Giulia si impigrì. Stav... (continua) Maddalena Clori 19/09/2015 - 16:03 commenti 14 - Numero letture:1579 Argomento: Esercizio in base a un TEMA
Giulia é partita per un altro pianeta Giulia ha deciso di dimagrire
prese questa decisione dopo un anno di offese,maltrattamenti,parole grandi come il mondo. Un giorno ritornando da scuola si rifiutò di pranzare e di cenare. Si alzò dal tavolo di cucina e andò correndo al bagno della sua cameretta chiudendolo a chiave naturalmente,la mamma preoccupata la segui in bagno dopo molte urla e pianti finalmente apri la serratura. Aveva un'aspetto pietoso. Aveva una faccia rossa dal pianto,occhi come un vulcano, palpebre nere dal mascara e capelli disfatti ma la madre abbassando lo sguardo notò una lametta in mano con mani e braccia sanguinanti. Giulia non aveva più forza di reggersi in piedi,sveni. La mamma mentre portò Giulia a letto e la copri,prese appuntamento da uno psicologo in città, si sentiva voce che era il migliore allora Caterina la mamma si fidava di egli. La mattina Giulia si svegliò confusa non sapendo nemmeno dove si trovava non riconosceva le mura della casa dove è nata e cresciuta, sembrò una c... (continua) Hajar Bouhaik 16/09/2015 - 18:57 commenti 0 - Numero letture:1265 Argomento: Esercizio in base a un TEMA
Pensieri, parole, azioni E' di nuovo mattina. Un' altra volta martedì. Domani sarà mercoledì e poi... il fine settimana, che ha l'unica nota positiva per il fatto di potersi chiudere in casa per due giorni.
Sempre i soliti pensieri attraversano la mente di Giulia non appena apre gli occhi; a fatica poggia i piedi sul pavimento e tenta di alzarsi dal letto: dopo un altra notte difficile, molto difficile. Si trascina in bagno, ed ecco la sua compagna preferita del mattino: ciao, amica nausea. No, non è incinta o influenzata. Ha voglia di vomitare sulla vita, sulla sua vita; è priva di entusiasmo, voglia di fare. Vorrebbe dare un pugno al centro delle sue paranoie e fare un sorriso, anche finto: una sorta di ginnastica per il viso. Ma non gli riesce proprio. Il tempo passa, ed è da tempo che dovrebbe fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma diversa da tutto quello che l'ha ficcata in questa situazione priva di colori. Questo pensa, mentre si butta un pò d'acqua fresca sul viso gonfio. Sente che deve riprende... (continua) gabriele marcon 14/09/2015 - 14:45 commenti 0 - Numero letture:1050 Argomento: Esercizio in base a un TEMA
GIULIA, NON PIÙ GIULIA...ANCORA GIULIA La conosco da una vita. Eppure non la conosco affatto. Ora i miei occhi la vedono per la prima volta. È lei, la lei di sempre, la sorella di Mario, la ragazza della casa di fronte, che aveva la finestra della sua stanza proprio di fronte alla mia. La bambina pestifera che interrompeva i nostri giochi da maschi, o i nostri pomeriggi di studio, la ragazzina a cui avevo dato lezioni private, qualche anno fa. La guardo, cerco di sorriderle, di buttare giù una battuta, ma lei è sfuggente, mi osserva guardinga e non risponde. Mi alzo e mi allontano dal tavolo ingombro di libri e da lei. Mi sento uno stupido, mentre la tensione s'impadronisce di me. C'è qualcosa che non quadra, una nota stonata, che però non riesco ad afferrare. La stanza è piena d'imbarazzo o forse sono io, a non vedermi nel ruolo, quando Mario mi aveva chiesto di dare una mano alla sorella coi test d'ammissione all'università mi era sembrato un compito facile, ora la mia convinzione vacilla. Mi volto a guardarla. È diversa... (continua)
Marirosa Tomaselli 14/09/2015 - 12:27 commenti 1 - Numero letture:1264 Argomento: Esercizio in base a un TEMA
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