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AMNESIA

Le istruzioni sono:

scrivi un racconto in cui una persona si sveglia e non ricorda chi sia e nemmeno dove si trovi…poi arriva una telefonata di tipo sentimentale o affettivo


~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~



Sei pronta?

•Buongiorno Ambra, come si sente oggi?
•Come ieri, credo
•Allora direi che va abbastanza bene, non crede?
•Non so
•Lo sa, oggi verranno i suoi figli ed i suoi nipoti a trovarla…
•…I miei figli ….i miei figli
•Su, faccia la brava, cerchiamo di metterci in ordine. Oggi è un giorno importante. Compie 95 anni.
•Perché dovrei? Per chi? 95 anni… davvero? Mi dica, piuttosto, mi ha chiamata?
•Chi? Chi dovrebbe averla chiamata?
•Come chi? Pietro, il mio amore…
•Ah, Pietro…suo marito, quello che l’avrebbe chiamata anche ieri per dirle quanto l’ama
•Certo, lui, e chi sennò?
•Si si, ora ricordo. L’ha chiamata anche oggi ed ha ripetuto quanto sia innamorato di lei, di lei bambina, di lei donna, madre, nonna e moglie meravigliosa.
•Eh, si…lo so che mi ama, lo so

<< Non ricordo esattamente il momento in cui si socchiusero i miei occhi alla vista del primo tramonto sul mare, a fissare un’immagine nella memoria, così straordinaria, così esaltante e non ricordo l'accrescere dei palpiti del mio cuore, bizzarro, inferocito, chiuso in una gabbia dalla quale sarebbe voluto uscire...
Ricordo però, quando mi prendesti per mano e mi chiedesti:sei pronta?
Sussurrai il tuo nome, come a dirti... no, non sono pronta.
Ma tu, entusiasta e giocoso come un bimbo innanzi ad un giocattolo nuovo... mi tirasti dentro, fino a bagnarmi le caviglie, fino a quando l'acqua cinse i miei fianchi, poi,lasciandomi la mano, ti tuffasti a delfino, sparendo per un attimo dalla mia vista attenta e inebriata.
Riemergesti un po' più in là, e mi facesti cenno con la mano:dai, avvicinati....
io, incantata, guardavo l’oro in movimento, galleggiava tutt'intorno luccincando nei miei occhi e dai miei occhi imbevuti di pagliuzze dorate s’illuminava la sera, le guance arrossate dal sole, le labbra salate, la pelle un po’ arsa, vellutata, fresca come l’acqua di sorgente, morbida come quella di un neonato.
E poi, qualche brivido sulle spalle ancora fuori dall'acqua che, alla sera, si fa tiepida....
dai, vieni qua. E’ bellissimo….
Ma io ero intinta nei miei sogni, come una spugna m'inzuppavo di meraviglia e quegli scogli dorati erano l'abito su misura di un corpo che si muove in una danza lenta e sensuale di attimi in alternanza di tensione ed abbandono, un corpo sfacciato, erotico, ma che la sera si fa dolce, come l'amore. Non volevo perdermi neppure una goccia di tutto quel mare, neppure un fotogramma. Lo avrei tenuto lì, custodito, dove anche il sangue pulsa, dove il corpo vibra in quella danza lenta, poi veloce, per poi placarsi nella pienezza di un abbraccio...
Ti avvicinasti tu, io ero illuminata da quel sole quasi nascosto, incredula, stupita come una bambina sedotta della bellezza. Ti avvicinasti piano, da dietro.
E non ricordo esattamente come si socchiusero i miei occhi al percepire il tuo corpo dietro me, non ricordo l’accrescere dei palpiti del mio cuore. Non ricordo i pensieri confusi e rarefatti in un oblio desiderato, così…davvero, così naturale. Ricordo però quando mi prendesti la mano, tremante, così come la mia, ma tanto grande da contenerla come una culla… e mi dicesti:sono qui.
Sussurrasti il mio nome come fosse un nome che ti penetrava l'anima, lo sussurrasti inspirando ogni singola vibrazione, a tenerlo dentro te... così, così dolce...
Si, sono pronta >>.
“ Se sei pronta a darmi la mano verso il tramonto, nella danza di caviglie immerse nel mare tiepido della sera, a tuffarti in poche gocce di cuore con quel brivido sulle spalle che sa dare solo l’abbandono all’amore...
Se sei pronta, il tuo nome sarà il vibrare dolce dell’anima quando gli occhi, socchiusi come pagliuzze dorate, cingono fotogrammi imbevuti di labbra salate.
Se tu sei pronta dai, nuotami al fianco come quel tuffo a delfino... e meravigliarmi sarà sempre un po’ meno difficile ”.


•nonna, nonnina mia, buon compleanno
•chi sei, piccina?
•nonnina, sono Nicole
•Nicole...che bel nome. Sarai certo una bambina fortunata. Ricordati, piccina, che l'amore è l'unica cosa per cui vale vivere
•nonna, ma io sono ancora piccola
•scusa, come hai detto che ti chiami?....vai dai tuoi genitori, io sto guardando il tramonto....
•ma.... mamma, con chi parla la nonna?
•shhh, forse dorme


•no, caro, non dormo. tu, piuttosto, ascolta lo sciabordio del mare, io sto accanto al tuo nome. sai bene che il tramonto è al suo posto, da chè mi custodisti nella pienezza di un tuo abbraccio. Ricordi come si socchiusero i miei occhi?


si, sono pronta




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Scrittura creativa scritta il 30/07/2019 - 16:28
Da laisa azzurra
Letta n.1052 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Magistrale scrittrice, le tue parole sono pennellata di dolcezza con la consapevolezza del vero senso della vita. Questo racconto è la dimostrazione che l'amore sopravvive a tutta. Ciao.

santa scardino 02/09/2019 - 14:20

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un bel racconto. Brava.*****
Ti ringrazio per aver condiviso il mio nuovo aforisma. Ciao

Alberto Berrone 03/08/2019 - 00:03

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Un racconto da vera poetessa..
molto bello con tanto tenerezza.
compliment. Laisa

Salvatore Rastelli 31/07/2019 - 09:34

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Bellissimo come tutti i tuoi!!!

Maria Isabel Mendez 30/07/2019 - 23:56

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Eh sì! Nulla da dire di più.
Molto bello, a tratti poetico.
Come quella... mano verso il tramonto...
Complimenti. Un saluto

Loris Marcato 30/07/2019 - 21:46

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Grazie Amici
Nn ho scritto la nota, ma lo aggiungo ora.
Grazie a Mirko (Mastropoeta) per la sua preziosa collaborazione. In quei periodi di "poca fantasia", una frase buttata là, può aprirti un mondo

laisa azzurra 30/07/2019 - 21:30

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Queste righe mi hanno toccato le corde dell'anima... Le ho trovate così belle e trasudanti di un puro sentimento tale da rendere vano ogni mio commento. Grazie mi hai donato un'emozione.

Paolo Lippioti 30/07/2019 - 21:28

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È stato emozionante leggere questo tuo racconto, un misto tra prosa e poesia...
La memoria del cuore, a differenza di quella della mente, resta viva in noi anche quando tutte le facoltà dell'essere umano vanno alla deriva.
Concordo con la nonna, nella vita SOLO L'AMORE CONTA...
Bravissima Laisa

PAOLA SALZANO 30/07/2019 - 19:43

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LAISA...Un amnesia che fa spazio ai momenti vissuti a pieno, in un mare di tenerezze e di profondi sentimenti. BELLISSIMO racconto

mirella narducci 30/07/2019 - 19:18

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Oggi, proprio qui, credo di poter dire che una sublime poetessa si sia consacrata elegante scrittrice...
Pietro dev'essere stato quel tipo di uomo che incontri una sola volta nella vita, e che non basta tutta la vita per dimenticare. E "La memoria è uno strumento molto strano, uno strumento che può restituire, come il mare, dei brandelli, dei rottami, magari a distanza di anni."
(Primo Levi)

Mirko (MastroPoeta) 30/07/2019 - 18:23

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