RACCONTO

Durante l’insonnia scorgo lemuri
sulla volta, benchè le noci d’acagiù,
dacchè mi sono infatuato a livello
liminale di te dalla cintola in su.
Le anime vaganti dei visitatori
che non riescono a trovare riposo
tornano sulla terra per atterrire
i vivi come fece l’essere mostruoso
che li iugulò o divorò per imperizia
a fronte di una corretta replica
all’insolubile accezione dell’enigma.
Non anelo con la mia supplica
che per celare i sentimenti e le tue
intenzioni a impulsi forestieri
tu corra l’alea nel cader dalla roccia.
Solo una monetina per i tuoi pensieri.

Racconto scritto il 26/03/2019 - 17:07

Da Mirko D. Mastro

Letta n.1149 volte.

Faccio le mie pubbliche scuse per aver qualche volta infastidito l’autore. Soprattutto con controrisposte che potevo evitare. Ma, nel contempo, oggi sono più felice.

Ernesto D'Onise 29/03/2019 - 10:11

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occhi socchiusi, le memorie restano tra sospiri. mi è piaciuta. ciao mastro poeta

GiuliaRebecca Parma 27/03/2019 - 18:58

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Ho capito adesso, stassera leggerò ancora la poesia e la parafrasi. Non c'è niente da scusarsi, viva la libertà!!! E viva la poesia e viva l'amicizia!!!

Maria Isabel Mendez 27/03/2019 - 17:15

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Nonostante i rimedi naturali per l'insonnia continuo a vedere i miei demoni,da quando sono stato rapito dalla tua mente e dall'anima tua. Questi spiriti che non trovano riposo,tornano sulla terra per punire i vivi come fece la sfinge che ingoiava chi rispondeva erroneamente all'enigma. Non spero di rispondere correttamente per beneficiare dei tuoi sentimenti...solo una moneta per i tuoi pensieri.
Grazie,e se ce ne fosse bisogno mi scuso

Mastro Poeta 27/03/2019 - 17:08

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...dell'amico
...Cara Isabel
Chissà, ce ne saranno anche altri
Sorry

laisa azzurra 27/03/2019 - 16:10

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Una parola a favore della'amico Mastro.
Parto dal presupposto che una poesia può essere compresa, e nn capita, soltanto attraverso i sensi...

Casa Isabel, mi arriva dolcezza, arrivano domande inesprimibili, arriva il platonico...un'infatuazione dalla cintola in su è tutto questo...è qualcosa di impreciso ed indefinito, ma che fa battere il cuore, tanto da scriverne una poesia...
Una monetina per i tuoi pensieri è, poi, la sublimazione infinita...

Scusami Mastro
Magari mi sbaglio, ma questo è quanto arriva ai "miei sensi".
Un bacio alla dolcissima Maria Isabel

laisa azzurra 27/03/2019 - 16:06

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Isabel, neanche io ho trovato un senso e siamo in due...
Ho cercato di far capire qualcosa al nostro mastro ma ho perso acqua e sapone.
Tu sei stata dolce però a differenza di me che sono stato arrogante e superbo.
Ma non si fa così. Non si sperimentano cose senza avvisare il lettore.
non è poesia quella che costringe il lettore a fornirsi di un vocabolario. E' una cattiveria gratuita. Ma apprezzo però chi si è spremuto fino al punto di capire. Ci dicano costoro quanto hanno sofferto. Isabel, non c'è nessun senso in questa opera del sedicente poeta. e forse per questo è una bella opera: è un'opera del nonsense.Perfettamente riuscita.

Ernesto D'Onise 27/03/2019 - 15:47

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Caro Mastro, io credo che tu sei un virtuoso della parola senz'altro e che le poesie vanno interpretate e possono avere infiniti significati al di là dello scopo dell'autore. Dunque se io non trovo un senso alla tua poesia forse è una mia limitazione. Dunque continuerò a leggerti con curiosità perché sei bravo e imparo molto da tutti voi. Buona giornata!!

Maria Isabel Mendez 27/03/2019 - 14:57

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Ti ringrazio per ciò che mi hai insegnato nel modo di commentare. Farò in futuro come fai tu: commenti brevi. Ma soprattutto il tuo classico modo mi affascina. Tu scrivi: "appena avrò 10 minuti leggerò" e poi dimentichi. Straordinario modo...addio, caro MP.

Ernesto D'Onise 27/03/2019 - 10:32

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essere più chiari. Ricorda che io , quando sei stato chiaro, ti ho appellato Maestro e non Mastro. Non ti conosco. Ma ti voglio bene. Senza essere gay. Ma poi chissá, puoi anche essere una donna che usa il nickname come schermo!!!

Ernesto D'Onise 27/03/2019 - 10:24

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Va bene. Io chiuderei la questione dicendoti che hai ragione quando dici che una poesia si deve difendere come un figlio: la penso anche io così. Però molte volte nello scrivere troppo ermeticamente si provoca nel lettore una sensazione di incapacitá di commentare che lo mortifica. Perciò bisognerebbe si dare spazio alle sperimentazioni linguistiche che sono il sale della poesia ma anche rispettare gli avi ed i lettori precisando, come poi hai fatto, qual sia l' intento dell'astrusità. Di modo che il lettore interessato possa prendere il vocabolario per capire o rinunciare a commentare. Io per esempio avrei potuto, seguendo chi lo ha fatto, scriverti tante belle parole astruse pur essendo ed andar via.
In veritá in un sito dove si va avanti solo scrivendo che è bello anche riguardo a ciò che non lo è, io non ci rimango. Buon proseguimento.
La redazione,che c'entra? Consiglia ai commentatori di essere delicati con gli autori. Io ho scritto loro che dovrebbero consigliare gli autori ad

Ernesto D'Onise 27/03/2019 - 10:20

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...mentre un intervista a Giovanni Agnelli fu pubblicata “…se Aldo Serena è forte dalla cintola in su, Del Piero è Pinturicchio”. Mica nessuno ha mancato di rispetto a Dante…

Mastro Poeta 27/03/2019 - 05:58

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...Questo componimento intenzionalmente astruso ho voluto somigliasse all’enigmatica sfinge. Ora, avere il proprio pensiero ed esporlo anche in modo focoso ci può stare ma nei limiti. Il Signor Martini non ha certo bisogno che io entri in sua difesa, ma una parola mi sentivo di dirla. Per finire e concludere sulla dantesca osservazione, aggiungo questo: Gianni Brera scrisse “La squadra oggi è stata formidabile dalla cintola in sù”...

Mastro Poeta 27/03/2019 - 05:58

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Buongiorno, a tutti voi che vi siete presi la briga di leggere questo scritto ermetico credo io debba delle precisazioni. Tanto per cominciare, prima che qualche pertinace sollevi focosa questione sul titolo, non ho usato il termine elegiaco in relazione al genere letterario con forma metrica precisa ma come sinonimo di tono malinconico. Apprezzo Mirella e Maria Isabel che hanno voluto lasciare un commento sincero...

Mastro Poeta 27/03/2019 - 05:57

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MASTRO POETA...Premetto che non ho capito nulla di questa poesia astrusa, ermetica con un linguaggio elegiaco per cantare le proprie pene d'amore....e sinceramente come mi sono espressa dico che non basta una monetina ne per i pensieri e ne per i silenzi di alcuno. Ciao MASTRO

mirella narducci 26/03/2019 - 23:36

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Ed el mi disse: "Volgiti! Che fai?
Vedi là Farinata che s'è dritto:
da la cintola in sù tutto il vedrai" ..

Caro Mastro, io questo volevo dire: che il verso non essendo tuo ma di Dante, andava scritto come lo ha scritto Dante che è come ti ho riportato sopra.
E non voleva essere polemico. Voleva solo dire: rispettiamo gli avi!
Adriano ci avrà visto qualche altra cosa e lo ha cancellato. Cosa posso dire? Che forse Martini ignora il verso in questione! E’ un ignorante in questo. E abusa del suo potere. Poteva avvertirmi della sua intenzione. Ed è anche recidivo. Ora cancellerà anche questo.

Ernesto D'Onise 26/03/2019 - 23:11

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La trovo difficile, capisco solo l'ultima frase!! Non mi ringraziare perché la devo rileggere con il dizionario accanto poi ti dirò se mi piace o no. Un caro saluto

Maria Isabel Mendez 26/03/2019 - 22:45

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Purtroppo la famosa monetina non basta.
Meraviglioso testo,piacevole al cuore ed alla mente. Tanta bravura. Ciao.

santa scardino 26/03/2019 - 22:18

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Offeso, e per quale motivo!? Caro amico prendo solo le difese del mio scritto come si fa con un figlio. Un figlio può piacere o meno ad altri, ma la sua correttezza va difesa a mio giudizio. La regola della lingua italiana vuole che su non abbia l'accento. Buona serata

Mastro Poeta 26/03/2019 - 21:30

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C’è un su senza accento. Dalla cintola in sù. Anche questo è italiano!!! Avevo scritto anche questo. Ma ognuno fa come vuole qui. Mi piacerebbe sapere perché Martini ha cancellato il commento. Ti sei offeso per caso?

Ernesto D'Onise 26/03/2019 - 21:18

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Bel testo, Mastro! Bene!

John Sirrom 26/03/2019 - 20:43

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Vi era un commento del D'Onise che ahimè si è autocancellato... Ho usato liminale perché trovo stia meglio che a livello superficiale della soglia di coscienza. Tuttavia credo che rispolverare l'italiano non sia una malattia!

Mastro Poeta 26/03/2019 - 20:38

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Direi, incantevole...
proprio come l'immagine rappresentata
Nessun enigma e nessun'anima vagante, solo pensiero di donna che quando si sfiora il collo e schiude le labbra, è pensiero inaccessibile.
Ciao Mastro

laisa azzurra 26/03/2019 - 19:24

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