RACCONTO

«Cazzo, non posso salvarti se non vuoi essere salvata!» urlò una voce maschile dall'altra parte della cornetta.
«Papà, prestami dei soldi. Sto attraversando un momento difficile» lo supplicò Erika in tono apatico, stringendosi la giacca intorno alle spalle. Poi chiuse gli occhi e sospirò.
Clic.
«Vaffanculo!» esclamò la ragazza a denti stretti.
Il tintinnio delle restanti monetine rilasciate dalla cabina telefonica coprirono l'imprecazione, le quali si mischiarono con delle banconote sgualcite. Quel denaraccio lo ritenne a malapena sufficiente per potersi permettere una dose di eroina da Khaled, uno spacciatore ben mimetizzato in un angolo lugubre della stazione di Messina Centrale.
***
L'ago le perforò la pelle del braccio sinistro pieno di buchi per entrare in una vena. Erika, adagiandosi contro a un muro di un palazzo di Viale San Martino, cominciò ad ondeggiare ed ebbe la sensazione di sentirsi risucchiata in una spirale intrisa di luci psichedeliche e cacofonici suoni, fino a scivolare nell'oblio oltre che sul marciapiede.

Racconto scritto il 30/05/2021 - 12:45

Da Giuseppe Scilipoti

Letta n.899 volte.

x Angela: cara conterranea. ebbene sì, ho deciso così.
Ti ringrazio per aver letto "Erika" e per il tuo sincero e gentile augurio.
Un abbraccio con tante ci!

Giuseppe Scilipoti 08/06/2021 - 22:46

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x Giulia: GRAZIE per il tuo commento, un commento peraltro poetico e riflessivo, ci starebbe bene come parte introduttiva.
Anche se ci fossero quei momenti, ci sono altre problematiche di sorta. Non c'è bisogno di esporre, si vede e... si legge.
In un lontano futuro molto probabilmente mi iscriverò su Ali di Carta. Mi pento di essermi cancellato. Lo feci per spendere più tempo su Oggi Scrivo, del resto non mi trovo a mio agio a zingareggiare da sito a sito.
Un abbracciollo!!!

Giuseppe Scilipoti 08/06/2021 - 22:42

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x Barbara: carissima e sensibilissima amica lombarda, ricambio i ringraziamenti, ti ho sempre letta con trasporto e commentato in maniera spontanea. Anche tu mi mancherai.
Chissà, magari ci sarà occasione di leggerci e commentare ancora. Altrove, intendo.
So che sei iscritta su clubpoetico.it/ ma lì non fa per me, anche perchè tra i registrati c'è uno che non mi piace...
Un abbraccio.

Giuseppe Scilipoti 08/06/2021 - 22:34

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x Afrodite: --- A questo mondo tutto quello che ha un inizio ha anche una fine. --- (cit. di Matrix Revolutions)
Oggi Scrivo verrà assorbito da un nuovo sito e da un nuovo gestore o nuovi gestori. Io non farò parte della partita. Inoltre da Agosto inizierà per me un nuovo percorso che comprenderà nuove sfide e obbiettivi. La scrittura dovrò accantonarla.
Grazie a te, per i tuoi commenti e per la tua squisitezza.

Giuseppe Scilipoti 08/06/2021 - 22:29

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Giacomo: ormai Oggi Scrivo... --- è finito a rumene! --- (come diceva il mio ex insegnante di Religione, del quinto anno)
Oppure per dirla in altri termini, Oggi Scrivo è in piena fase di "metastatizzazione", un processo che come ben sai di non norma non esiste cura.
Sei il migliore autore in prosa che abbia letto su Oggi Scrivo, ci tenevo a dirtelo.
Concordo riguardo Martini, "webalmente" ha dato il massimo. Naturalmente fino a quando ha potuto.

Giuseppe Scilipoti 08/06/2021 - 22:24

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Non è mia consuetudine ignorare chi mi ha commentato. Entro nel mio spazio di Oggi Scrivo, per ringraziare.
x Paola Salzano: Grazie di cuore per il tuo commento, a commuovermi sono io, invece.
Ricorderò con affetto questa grande famiglia. Abbandono Oggi Scrivo per vari motivi.
Un domani, sicuramente molto lontano, quando ritornerò a frequentare altri siti di letteratura... spero di beccarti nuovamente.
Ricambio l'abbraccio.

Giuseppe Scilipoti 08/06/2021 - 22:16

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Complimenti Giuseppe bravo come sempre. Leggo solo adesso del tuo trasferimento e del tuo allontanamento dal sito. Mi dispiace tantissimo ti auguro di cuore che tutto possa andare come speri. Un abbraccio affettuoso e in bocca al lupo per tutto
Con stima Angela

Angela Randisi 08/06/2021 - 22:07

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Il corpo di Erika ospita sia la vita sia la morte, ambivalenza resa dal suo stato di malattia che la sola ragione non può svelare.
Arriva un saluto nella tua risposta ma sicuramente riuscirai a reperire dei momenti per accostarti ancora a coloro che ti hanno attorniato con stima e affetto.

GiuliaRebecca Parma 07/06/2021 - 17:51

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Ciao caro Giuseppe ti ringrazio tanto per la tua costante attenzione e gentilezza,spero che le nostre strade si possano incrociare ancora e ti auguro ogni bene!
Un forte abbraccio

barbara tascone 02/06/2021 - 20:15

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Ciao Giuseppe, mi dispiace tanto che ti stia congedando in anticipo da O.S.
Ti auguro tanta fortuna per questa nuova avventura di vita e spero che ogni tanto riesca a leggere e a commentare, naturalmente solo ciò che reputerai gradevole. Grazie di tutto e a presto!

Afrodite T 02/06/2021 - 20:07

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Ciao Giuseppe, buona fortuna, te la meriti. Avrai tempo più avanti da dedicare ad Oggi Scrivo e anch'io come te mi auguro che, se il sito dovesse essere ceduto, finisca in buone mani. Tengo a precisare che la particolarità di Oggi Scrivo è che negli anni è l'unico che ha saputo smorzare le polemiche prima che degenerassero. Io ne so qualcosa e pertanto mi sento di ringraziare Martini per la sua ottima linea di conduzione quale moderno web master. Ciao Giuseppe, anzi Ciaociao.

Giacomo C. Collins 02/06/2021 - 15:32

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Caro Giuseppe, questo breve scritto mi ha lasciato una forte commozione...sei davvero bravo, ancor di più di come ti ricordavo.
Questa è una grande famiglia...non te lo scordare. Un abbraccio

PAOLA SALZANO 02/06/2021 - 15:30

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Con questa collettiva risposta, colgo l'occasione per salutarvi, annunciando il mio congedo, tranne per una persona. (Tra breve spiego cosa intendo dire) Ho deciso di sospendere con il sito per un lunghissimo tempo, sia perchè stanco del clima creatosi, sia perchè tra due mesi devo trasferirmi in Liguria, ragion per cui ho altri cazzi a cui pensare. Sarà un cominciare daccapo, quindi vi lascio immaginare...
Mi mancherete, con molti di voi ho passato piacevoli momenti di lettura.
Ritornando a quando stavo per accennare, con la speranza di non offendere nessuno, riserverò le mie letture e i miei commenti solo ad una utente a me molto cara, come del resto ogni tanto Girardi fa con Mario Righi.
Speriamo che Oggi Scrivo ritorni ad essere Oggi Scrivo e, che possa finire in buone mani visto il proposito di Martini di vendere il sito.
Un abbraccio con tante ci e una sola o, perchè c'è crisi.

Giuseppe Scilipoti 02/06/2021 - 15:08

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Giacomo, Santa, Anna, Paolo, Barbara, Afrodite e Mirko, vi ringrazio, i vostri commenti "iniettano" soddisfazione al sottoscritto. Ho affrontato il tema della droga per la prima volta. La protagonista non è certo un'"eroina", purtroppo esistono tantissime Erika o tantissimi Erik nel mondo.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 02/06/2021 - 15:06

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Nel mio paese pochi giorni fa un'altra Erika ha incontrato il marciapiede...e l'oblio.
Mi veniva difficile scrivere qualcosa su questo tuo testo, ma volevo associarmi nel dirti che hai scritto un racconto meritevole

Mirko D. Mastro(Poeta) 01/06/2021 - 08:58

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Questo racconto è la rappresentazione di uno spezzone di vita molto triste e drammatico, descritto in modo dettagliato e realistico. L'autore ha saputo rendere esattamente le sensazioni, gli stati d'animo e le difficoltà dei tanti che purtroppo si trovano ad affrontare quotidianamente situazioni del genere.
Complimenti, Giuseppe!

Afrodite T 31/05/2021 - 19:20

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Giuseppe hai raccontato in modo essenziale un dramma gigantesco come quello delle tossicodipendenze e dei relativi drammi familiari che ne conseguono..poche parole...tanta verità!
Molto bravo!

barbara tascone 31/05/2021 - 18:52

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Ciao carissimo Giuseppe, bruttissimo il dramma che vivono i tossicodipendenti, ai margini dimenticati e rifiutati da tutti per tema di essere risucchiati nel loro stesso vortice. Hai delineato bene, in modo conciso, quello che mai dovrebbe accadere.

Paolo Ciraolo 31/05/2021 - 13:20

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Si tratta di un dramma enorme che coinvolge non solo la protagonista ed il padre. Io non ho parole per tragedie di questo tipo, complesse e devastanti. Certo è che tu anche di questo hai saputo scriverne.

Anna Maria Foglia 30/05/2021 - 18:34

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Caro Giuseppe, la tua capacità di saltare da un argomento ironico e divertente ad uno tragico di una vita spezzata è ormai una cosa alla quale ci hai abituati, ma che allo stesso tempo ci fa apprezzare ancora di più le tua pregiata scrittura. Sei sintetici, ma di grande effetto, il lettore entra quasi da subito nel profondo del racconto. In questo caso c'è il dramma della droga.Forse il padre le ha negato il suo estremo aiuto o perché era consapevole dell'inutilità o con la voglia di salvarla.

santa scardino 30/05/2021 - 18:25

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Breve e sintetica sequenza di un dramma esistenziale...in poche righe, con un minimalismo degno di nota, hai raccontato il dramma intero di una vita che nemmeno l'amore paterno è riuscito a rendere meno tragica. Breve e intenso racconto, con un pieno di pathos inversamente proporzionale alla lunghezza...ciaociao.

Giacomo C. Collins 30/05/2021 - 17:36

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