Ricorda chi sei (2.0 (riproposto)
Oggi è una bella giornata di sole, anche se fa ancora freddo, brrr…
La neve delle settimane scorse finalmente si è sciolta, portandosi via il ghiaccio. Quante volte sono scivolata e che gran male. Non ti nascondo però che, guardare gli altri cadere, mi fa sorridere: dai, ammettilo, anche a te divertono le scivolate!
In fondo siamo simili, nonostante tu abbia qualche anno in più; anche a te piacciono le giornate tiepide, luminose e i tenui colori di una giornata di primavera. Cosa aspettarsi del resto da chi è nato come noi nel bel mezzo dell’estate e, per di più, di fronte al mare?
Abbiamo sempre amato il mare, limpido e calmo oppure scuro ed arrabbiato, perché rappresenta la nostra casa e quando avevi la mia stessa età restavi a guardarlo per ore, mentre costruivi castelli di sabbia. Non che adesso tu non lo faccia più, intendo costruire castelli di sabbia, è la tua specialità, anzi la nostra, li costruiamo con tanta tenacia e se poi crollano, pazienza.
Ci somigliamo perché a tutte e due piace viaggiare con la fantasia, lo facciamo da una vita, ci fa star bene. Mi cerchi spesso per questo, adori la mia compagnia e non puoi restare a lungo senza di me.
Lo capisco sai, io ti porto una ventata di leggerezza, spazzando via pensieri inutili e tu mi aiuti ad essere saggia, mentre mi sto perdendo. Allora ritorniamo con i piedi per terra e ci gustiamo un buon gelato alla fragola ridendo a crepapelle, oppure restiamo ad osservare un fiore profumato sino a perderci nei suoi colori.
Riusciamo ancora a stupirci e, ammettilo, questo lo devi a me. Mi intenerisco quando ti vedo affannata, così cerco di riportarti alla mente la ragazzina che si arrampicava sugli alberi e si inteneriva dinanzi ad un uccello ferito, o che chiedeva alla mamma soldatini armati di tutto punto, invece delle solite bambole col sorriso finto.
Chissà se ricordi ancora l’allegria che ti assaliva a Natale, mentre leggevi magiche storie di folletti ai tuoi fratelli o guardavi rapita le lucine intermittenti dell’albero che ammiccavano nel buio della stanza.
Vengo spesso a ricordarti chi eri, ma soprattutto chi sei.
E se un giorno non dovessi trovarmi, fai un bel respiro e inizia a sognare. In quell’attimo sarò da te.
La neve delle settimane scorse finalmente si è sciolta, portandosi via il ghiaccio. Quante volte sono scivolata e che gran male. Non ti nascondo però che, guardare gli altri cadere, mi fa sorridere: dai, ammettilo, anche a te divertono le scivolate!
In fondo siamo simili, nonostante tu abbia qualche anno in più; anche a te piacciono le giornate tiepide, luminose e i tenui colori di una giornata di primavera. Cosa aspettarsi del resto da chi è nato come noi nel bel mezzo dell’estate e, per di più, di fronte al mare?
Abbiamo sempre amato il mare, limpido e calmo oppure scuro ed arrabbiato, perché rappresenta la nostra casa e quando avevi la mia stessa età restavi a guardarlo per ore, mentre costruivi castelli di sabbia. Non che adesso tu non lo faccia più, intendo costruire castelli di sabbia, è la tua specialità, anzi la nostra, li costruiamo con tanta tenacia e se poi crollano, pazienza.
Ci somigliamo perché a tutte e due piace viaggiare con la fantasia, lo facciamo da una vita, ci fa star bene. Mi cerchi spesso per questo, adori la mia compagnia e non puoi restare a lungo senza di me.
Lo capisco sai, io ti porto una ventata di leggerezza, spazzando via pensieri inutili e tu mi aiuti ad essere saggia, mentre mi sto perdendo. Allora ritorniamo con i piedi per terra e ci gustiamo un buon gelato alla fragola ridendo a crepapelle, oppure restiamo ad osservare un fiore profumato sino a perderci nei suoi colori.
Riusciamo ancora a stupirci e, ammettilo, questo lo devi a me. Mi intenerisco quando ti vedo affannata, così cerco di riportarti alla mente la ragazzina che si arrampicava sugli alberi e si inteneriva dinanzi ad un uccello ferito, o che chiedeva alla mamma soldatini armati di tutto punto, invece delle solite bambole col sorriso finto.
Chissà se ricordi ancora l’allegria che ti assaliva a Natale, mentre leggevi magiche storie di folletti ai tuoi fratelli o guardavi rapita le lucine intermittenti dell’albero che ammiccavano nel buio della stanza.
Vengo spesso a ricordarti chi eri, ma soprattutto chi sei.
E se un giorno non dovessi trovarmi, fai un bel respiro e inizia a sognare. In quell’attimo sarò da te.
Con affetto,
la bambina che sei stata.
Paola Salzano
Racconto scritto il 24/02/2023 - 12:24Letta n.498 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie a te Paola e complimenti 
Margherita Pisano 
13/03/2023 - 20:48 --------------------------------------
Ringrazio di cuore Margherita per il suo bel commento e la redazione per questo riconoscimento 
PAOLA SALZANO 09/03/2023 - 17:47 --------------------------------------
Ricordo questa scrittura bellissima...e ti ringrazio per averla condivisa di nuovo. Un po' tornare bambini oppure trovarla di nuovo, la nostra anima bambina. Un abbraccio Paola
Margherita Pisano 27/02/2023 - 16:14 --------------------------------------
Ti ringrazio, mare blu, per esserti soffermato su questo racconto da me riproposto.
Ben ritrovato anche per me e buona serata
Ben ritrovato anche per me e buona serata
PAOLA SALZANO 26/02/2023 - 21:14 --------------------------------------
Una introspezione egregiamente modulata dove affiorano le onde del mare, giochi sulla sabbia ed altri nostalgici ricordi del tempo dell’infanzia. La chiusa sembra avvolta in un'atmosfera surreale.
Contento di ritrovarti. Cari saluti e una bella domenica.
Contento di ritrovarti. Cari saluti e una bella domenica.
mare blu 26/02/2023 - 17:19 --------------------------------------
Bellissima la conclusione del tuo commento, Maria Luisa.
Grazie mille per la lettura e per l'apprezzamento
Grazie mille per la lettura e per l'apprezzamento
PAOLA SALZANO 24/02/2023 - 19:08 --------------------------------------
Piaciuto ed apprezzato molto questo racconto che parla alla bambina che eri un tempo, forse tutti quanti dovremmo farlo riabbracciando la nostra infanzia o gioventù.
Chissà forse ritroviamo un pezzo di noi che abbiamo perduto lungo il percorso della vita.
Letto con piacere.
Chissà forse ritroviamo un pezzo di noi che abbiamo perduto lungo il percorso della vita.
Letto con piacere.
Maria Luisa Bandiera 24/02/2023 - 15:17 --------------------------------------
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