Dopo aver frugato
nelle stanze nascoste dell’essere,
e dopo aver circumnavigato
l’oceano dei sogni,
mi son seduto sopra un ceppo
ad ascoltare il silenzio.
Il silenzio:
soffice alito che vien da lontano
scivolando sulle onde chete del mare,
dove gli scogli si ergono
a vestigia del tempo,
dove anch’io
aspetto che riemerga la luna.
nelle stanze nascoste dell’essere,
e dopo aver circumnavigato
l’oceano dei sogni,
mi son seduto sopra un ceppo
ad ascoltare il silenzio.
Il silenzio:
soffice alito che vien da lontano
scivolando sulle onde chete del mare,
dove gli scogli si ergono
a vestigia del tempo,
dove anch’io
aspetto che riemerga la luna.
Ho luna,
compagna mia di vita,
ho tardato a guardare i tuo volto
accecato da abbagli di cieli artefatti
dove le stelle non avean dimora,
dove la rugiada
giammai aspergeva di linfa le fronde,
e nell’apogeo dell’afflato mio
non si schiudevano al sole
i fulgenti colori dell’arcobaleno.
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