Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Immagina una scena con due protagonisti e scrivine entrambe le versioni che contemplino il punto di Le istruzioni sono: Testi brevi renderanno più efficaci le differenze, entrambi con un proprio titolo ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO
La farfalla ( Storia di un giorno) Ah..., sono qui avvolto in questa crisalide di pupa, sono un bellissimo bruco dai peletti arancio lunghi, sono tutto verde, gommoso e mi muovo a strascico. Sono avvolto in questo bozzolo ormai indurito nell’ansa cavernosa di una grande corteccia di una sequoia gigante. Siamo in tanti credo, ognuno nel suo antro, e spiffera un dolce vento dell’ovest, è mattina, la luce filtra fra le fronde a cristalli leggeri di tepore primaverile, dovremmo essere tutti pronti, le nostre umide ali sono diventate grandi, cominciano a premere il bozzolo, ci siamo quasi, ne tiro fuori la destra e poi la sinistra. Le mie antenne filtrano l’aria. Che sensazione inebriante gocce di vento che trasportano profumatissimi nettari confusi, milioni di sapori, mi girano gli occhi. Avanzo ancora con le mie prime due paia di zampe anteriori, il mio bozzolo comincia ad essere storia passata, ma mi mancherà, così candido asciutto e sicuro, come un lenzuolo secco e vecchio lo lascio, mi libro in aria mi stendo, ed inizia... (continua)
Luca Di Paolo 12/06/2019 - 17:42 commenti 0 - Numero letture:843 Argomento: IL TEMPO DI UNA STORIA
L'incidente Ricordo che ero in un letto d'ospedale. Immobilizzato, non ero in grado di parlare, né di connettere efficacemente. Sentivo vagamente delle voci provenienti dalla stanza, dove ero ricoverato, che parlavano di un’emorragia cerebrale localizzata ma devastante. Credo stessero parlando di me, a qualche mio parente o amico, (penso Claudia) ma non so o non ricordo a chi. Sono stato trasportato al Pronto Soccorso, dove sono rinvenuto per pochi secondi, paralizzato completamente; dopo di che sono svenuto ed entrato in coma. E poi, credo di essere morto. Comunque se sono morto, non ho provato alcuna sensazione speciale. Non mi è apparso Dio, non ho visto luci celestiali, non ho sentito voci ultraterrene. Dopo un periodo di tempo mi sono svegliato e la prima impressione fu che ero ancora in un letto d'ospedale. Perfettamente sveglio, perfettamente a posto, e in grado di muovermi. Tant'è che mi alzai sul letto stesso, reggendomi sui gomiti. Non mi accorsi subito di essere completamente nudo. Mi a... (continua)
Savino Spina 12/07/2019 - 18:59 commenti 0 - Numero letture:864 Argomento: AMNESIA
IL SOGNO DI GREAT SWIMMER Un uomo soprannominato Great Swimmer, cioè grande nuotatore, un giorno nuotando urtò violentemente il capo contro il bordo della piscina. E perse purtroppo conoscenza finendo in coma profondo.
Durante il suo coma gli apparve in sogno il viso di sua moglie che lo incoraggiò a risvegliarsi, perché aveva ancora lunga vita da vivere e doveva prendersi cura ancora della sua famiglia. Riuscì finalmente, dopo aver fatto un certo periodo di coma, a ridestarsi. Al suo risveglio, di primo acchito, non ricordò il suo nome ed il suo soprannome ma neanche dove fosse. Poi lentamente riuscì a capacitarsi del luogo dove era situato, e cioè in un letto d'ospedale. E man mano, non con poca difficoltà, rimembrò il suo nome e soprannome. Quando poi i medici lo dimisero e tornò a casa, c'era la sua famiglia al completo pronta a festeggiare il suo ritorno. Squillò il cellulare di G.S.: era una sua amica del cuore che, saputa la notizia del suo ritorno a casa ma non potendovi partecipare al festeggiament... (continua) Alberto Berrone 14/07/2019 - 23:30 commenti 0 - Numero letture:808 Argomento: AMNESIA
Come quando d'incanto Se io fossi una bambina, vi racconterei di quei quando e di tutte quelle volte che.
Di quando quei sogni ad occhi aperti non sembravano poi tanto lontani dalla realtà, anzi erano la realtà. Chiara Giuranna 10/12/2019 - 18:21 commenti 2 - Numero letture:789 Argomento: UNA DOMANDA
le due foto di papà Da ragazzina capitava a volte che mio padre mi faceva paura con i suoi scatti di ira anche se non rivolti a me mi terrorizzavano e tanto più mi lasciavano incredula quanto più erano repentini. Era facile che accadesse nel giro di poche parole ,e mi capitava di vederlo ridere di un accadimento e subito dopo urtarsi e alzare la voce per un’altro motivo.
Un giorno mentre riordinavo un cassetto c’erano tante foto lasciate alla rinfusa fui colpita da due foto che a mio avviso racchiudevano il carattere e il vissuto di mio padre; una raffigurava mio padre che vestito da contadino si teneva in bilico sulle punte dei grossi scarponi da lavoro con le braccia in alto in atteggiamento di ballerino classico ,io piccolissima in braccio alla mamma e tutti e tre sorridevamo divertiti, lui giocava ,spesso con me, mi insegnava a cantare, mi insegnò a ballare mi spiegava l’opera lirica, io un pò per compiacerlo e anche perché mi divertivo lo seguivo e apprendevo i rudimenti di quelle che poi sare... (continua) angela farano 15/01/2020 - 16:56 commenti 0 - Numero letture:729 Argomento: LA FOTOFRAFIA
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