RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

I Pettirossi


Sperduto nell’aria brumosa del mattino
il pettirosso si ritrova ad Ottobre
pronto per andare via e con Novembre
ritorna nel bosco tra le chiome verdi degli abeti
ove con il suo dolce bel canto sveglia Teresina
tra conifere addormentata.
La pettirosso Teresina apre gli occhi e spicca il volo.
Gioiosa sulle ali del pettirosso si posa.
Ma una mattina di buona ora Teresina bisbiglia:
“Svegliati, svegliati caro pettirosso!
L’ora è giunta, la nostra prole è in arrivo
e tra conifere resta ancora il nido da rifare.”... (continua)

Salvatore Rastelli 22/10/2022 - 18:55
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I promessi sposi del lago


«Quel ramo del lago di Gutrhoolmistrudel che volge il guardo verso le montagne di Molmettungrenstraamberg segna il confine tra le terre dei Gimildringulp e quelle degli Ulgstrolminculen.
Un'ansa dello istesso trovasi diritta portare allo villaggio di Gimildringulp, incastonato a mo di estuario di mare e di contorno fanno poi serie di monti a forma di cono, tanto che in lingua locale vengon detti i Gelatonpannuldhom.
Intersecano fra loro anca gnuna serie di struduzzole che per il loro andare tortuoso seguon calli e monti nel pede della montagna e finiscon sempre dove non devono, tanto che li viandanti chiamano esse con nome di Docazzostiamoandaltumdine.»

Per una di esse tornava, bel bello dalla passeggiata, una mattina di cielo terso e dall'aspetto cirro patico dei nembi, il curato della parrocchia d'un villaggio in quei loci situato.
Ei teneva la testa bassa, intento a leggere playboyscout, e diceva le sue orazioni in silenzio mormoroso: «Uhmmmmmmmmm, uhmmmmm, slurp, slurp, bonaz... (continua)


Jean Charles G. 01/08/2022 - 08:22
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I segreti delle foglie


S'alza al vento questa fragile foglia dorata, custode dei segreti della pianta da cui si staccó. Vola via dalla culla della foresta onde furono suoi i natali.
Mai il sole la pervase come ora che il cielo le si apriva d'innanzi, mai il mondo le si mostró più vivido ed incredibilmente vasto. Non vi era più linfa a percorrerla ora. Non vi era più la quiete di casa, non vi era più tutto ciò che fino ad allora aveva chiamato vita. Eppure quest'ultimo viaggio mai si poté dire fosse meno "vita" di quel che fino allora aveva conosciuto.
I giorni passarono, la foglia aveva maturato ora la comprensione del mondo. Divenne rossa come il sole, quando tramonta all'orizzonte per poi tornare l'indomani ad illuminare il mondo. Lei pero' sapeva che non sarebbe tornata. Il suo viaggio volgeva alla fine, e mentre il suo colore perdeva brillantezza e scuriva sempre più, altre foglie iniziarono a germogliare, altre a cadere, altre a svanire, portando con loro i segreti del mondo.... (continua)

Giammarco Talo' 13/10/2014 - 21:55
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I Tuoi primi 50 anni


Dedicato ad ANNA

Importante traguardo,
dove non oggi, ma tra un anno esatto
riempirai la tua torta con tante, tantissime candeline.

Tempo che servirà a TE per decidere quali cose eliminare, visualizzare,reintegrare
o inventartene addirittura di nuove.......magari più vicine alle tue esigenze.

La vita ci ha dato tanto dolore ma ci ha reso consapevoli
che la nostra FORZA, non deve essere sempre visibile .

A volte lo siamo e basta....

Anche se ti senti sola ,
se vorresti che gli altri ti dessero sempre ragione,
se ti senti stanca ma non vuoi dirlo a nessuno,
se stai male e non ti curi.....
ma pensi solo di curarti.....
se pensi che la tua vita potrebbe essere migliore solo
avendo qualche euro in più.

Non dare per scontato che gli altri problemi si risolvano da soli...

La Tua Forza d'animo..le tue visioni quasi sempre esatte della vita,
non ti danno la autorità nel pensare che gli errori li commettono solo gli altri....

Ma visualizza l'ostacolo c... (continua)


Alice clarence 24/07/2011 - 15:01
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Il barattolo


Ragazzi, chi casualmente non ha mai giocato a calcio con un barattolo?
Penso tanti di noi, ad esempio: ieri mattina, davanti alle scuole elementari, ai margini del marciapiede, casualmente un barattolo.
Durante la ricreazione gli scolari schiamazzando giocavano con questo barattolo. Poi il suono della campanella e tutti in classe.
La successiva notte soffiava un venticello abbastanza gelido. Il barattolo spinto dal vento ruzzolando su e giù interrompeva il sonno degli abitanti, fino a che, questa mattina, con quel via vai delle auto, il barattolo finì sotto le gomme delle auto, schiacciato e ai margini del marciapiede, aspettando il netturbino.
Dopo di che il fischio del arbitro e con il barattolo fine della partita.... (continua)

Salvatore Rastelli 09/12/2017 - 20:19
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Il barattolone di vetro


«È sigillato con la magia, soltanto io posso aprire il barattolone di Polvere di Fata» ci diceva sempre la nonna, indicando un contenitore di vetro con chiusura a gancio, collocato sopra una mensola vicino la finestra. 
Io, mia sorella, e i nostri due cuginetti, spesso restavamo a fissarlo come se fosse un oggetto incantato e di cui temevamo un sacrilegio, qualora l'avessimo toccato.
Ad ogni modo, notammo che la nonna utilizzava quella sostanza di colore bianco per svariati motivi. Ad esempio, ne cospargeva un po' dentro una casseruola piena di ceci, sostenendo enfaticamente che fungeva da potente ricostituente. Una trovata originale per farci mangiare, non c'è che dire!
Mi ricordo che una volta, in cortile, mi sbucciai il ginocchio mentre giocavo a pallone. Mi misi a frignare, finché sopraggiunse la nonna. Sorridendomi amorevolmente, mi disinfettò la ferita e la ricoprì con due o tre pizzichi di fantomatica Polvere di Fata, constatando con mio grande stupore che non sanguinava più.... (continua)

Giuseppe Scilipoti 27/10/2019 - 08:08
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Il baule


Direi che posso accostare il fuoristrada vicino a quel salice. In questa labirintica foresta, gli alberi bloccano la maggior parte dei passaggi, per di più i percorsi e i sentieri risultano dissestati e quindi essendo difficilmente praticabili, vado sul sicuro. 
Scendo dal mezzo, apro il cofano e nel vano bagagli sposto febbrilmente ‘sta accozzaglia di cose ovvero dei teli, una moltitudine di sacchi di juta, tre sedie in plastica, un ombrellone, un tavolo pieghevole e per finire un'accetta che stamane dopo aver "accettato" a dovere, l'ho ripulita con della carta abrasiva e dell'acido citrico. 
Toh, eccoli lì: una pala e un grande baule in acciaio inossidabile. Bene, al lavoro e, come si suol dire, "olio di gomito." 
Di buona lena, mi cimento a scavare quanto basta, per poi spingere di fretta e furia la cassa all’interno della buca che copro adeguatamente con uno strato di foglie, con delle frasche e del terriccio. 
«Et voilà!» esclamo tra me e me, asciugarmi il ... (continua)

Giuseppe Scilipoti 26/01/2019 - 08:32
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Il biglietto vincente


IL BIGLIETTO VINCENTE

In un bel pomeriggio d’estate inoltrata si trovavano a casa Marta e Liliana, due sorelle che abitavano con i genitori una vita serena e tranquilla, si svegliavano la mattina spensierate e senza pensieri assillanti, ma la vita non sempre è gentile e un giorno i loro genitori fecero una convocazione di famiglia.
Iniziò mestamente il padre:
“ragazze purtroppo non tutto va sempre nel verso giusto e proprio ieri dal lavoro mi è stato comunicato che la società per cui lavoro chiude e verrà a breve smantellata .”
“avrete capito che anch’io sono rimasto senza lavoro. Finora vi abbiamo lasciate tranquille e non vi abbiamo detto nulla delle nostre preoccupazioni ma adesso è giusto e doveroso che anche voi sappiate i problemi di questa famiglia.”
Il papà a questo punto non riusciva più a parlare avendo un enorme nodo alla gola e gli subentrò la mamma a continuare.
“mie care, il fatto è che per far fronte alle esigenze della famiglia ci troviamo costretti ... (continua)


Maria Luisa Bandiera 18/11/2020 - 07:51
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IL BISBIGLIO


IL BISBIGLIO

Forse la colpa era da addebitare a me.
Quell’estate Clara aveva preso l’abitudine di andare ogni giorno in spiaggia, prelevata da Tea con la sua coupé blu.
Mi faceva piacere che si svagasse un po’, dopo il suo pensionamento avventatamente anticipato per presunti motivi di salute.
Le due “colleghe” non avevano più riaperto l’agenzia turistica, dopo la dolorosa esperienza, e collaboravano saltuariamente e svogliatamente al lavoro mio e di Gianni in erboristeria.
Tutto sommato, la loro collaborazione era inaffidabile per disponibilità e impegno. Invece Gianni apriva prima delle sedici e chiudeva dopo le venti. Io al mattino aprivo prestissimo, accogliendo con cordialità le “oche”, così battezzate dalla gelosia di Clara, ma che in effetti erano donne di mezz’età che non si rassegnavano al passare degli anni.
Per me era l’occasione di vender loro di tutto: dalla improbabile crema antirughe alla pomata rassodante, all’elisir dimagrante, al sale da bagno rilassant... (continua)


Michele Fiorenza 11/03/2014 - 18:15
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Il Biscotto della Fortuna


Pino il falegname va in un ristorante giapponese, desideroso di mangiare nipponerie. Tutti i tavoli risultano occupati o prenotati, tranne un kotatsu, un tavolino in legno sopra il quale è posto un futon.
«Dice il faggio: persona “levigata”, persona rispettata. Benvenuto» lo saluta Ginkgo, il proprietario, accogliendolo gentilmente in tenuta medievale japanese che, trattandosi di un uomo basso per non dire bassissimo, agli occhi del cliente lo fa sembrare un bonsai più che un samurai.
Pino, da testone di legno che è, ignora la sapiente frase e ordina un vassoio di sushi. L'ordinazione non tarda a venire; tuttavia si dimostra contrariato.
«Per mille chiodini del cazzo! Ehi nanerottolo giallo, le bacchette non sono di legno ma di plastica!» impreca l'artigiano.
«Perdoni, portare quelle che volere lei» si scusa Ginkgo con un inchino, piegando il torso e la testa come gesto di rispetto verso il cliente legnoso, cioè lagnoso.
Il gestore del locale, risentito da tale scortesia e non pot... (continua)

Giuseppe Scilipoti 08/02/2021 - 12:55
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