RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La tremenda profezia


Milioni di anni fa, prima che esistesse il mondo di oggi esisteva un mondo surreale e magico di nome Anec, dove i sogni più incredibili potevano divenire realtà. In questo mondo esistevano creature mitologiche che vivevano accanto agli uomini, c'erano molti piccoli re locali che governavano terre e popolazioni con leggi proprie a volte giuste a volte crudeli; e anche allora c'erano strenui difensori degli uomini e della vita: i cavalieri fatei, specie di maghi riuniti in un piccolo ordine che usavano cavalli fantasma e spade di energia generati dal potere del loro pensiero e conoscevano incantesimi vari. Alcuni di loro potevano anche divenire malvagi e compiere atti spaventosi e criminali per questo venivano radiati dall'ordine e definiti simka, cioè rinnegati o delinquenti.
I cavalieri fatei avevano due profezie che custodivano da secoli: la prima riguardava una grande rovina e prevedeva che un giorno un simka avrebbe preso il potere, sconfitto i cavalieri fatei e creato un impero di... (continua)

Salvatore Armando Cipriano 11/08/2017 - 18:06
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LA VENDETTA DI HERMIL


LA VENDETTA DI HERMILL
Era una sera come tante, lì Hermill stava seduto, con lo sguardo perso nel vuoto. Tante volte aveva cercato conforto nel fiume Sandon, ed era sicuro che ancora l'avrebbe fatto. Il fiume col suo scorrere lento aveva il potere di portarsi via i suoi cattivi pensieri. Il passato lo tormentava, ma il passato era passato....sì ma doveva forse dimenticarlo? Tornò a guardare il fiume... no, non si dimenticava un passato come il suo ed Hermill ne sentiva sovente il peso che non lo abbandonava mai. Si guardò intorno, Dardena si mostrava in tutta la sua selvaggia bellezza con le sue foreste e i suoi sentieri che si perdevano nel sottobosco, la sentiva vicino al suo animo e al suo destino, per tale motivo quando vi era giunto, sette anni prima, come un viaggiatore di passaggio, aveva deciso di stabilirvisi. Sette anni era lungo il suo dolore, ma ora era giunto il momento di fare i conti con la sua storia, era giunto il momento di tornare nel posto che un tempo aveva chiam... (continua)

Marirosa Tomaselli 23/09/2015 - 20:26
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Le 10 regole per essere un perfetto cacciatore di risate in questo mondo


Regola numero 1
Dotarsi di un retino a prova di piombo! E questa mi porta alla...


Regola numero 2
Più è grossa una risata, più è rumorosa e più sarà divertente! Ma comunque...


Regola numero 3
Mai farsene scappare una! Neanche la più leggera e silenziosa. Sono tutte di uguale importanza...


Regola numero 4
Essere sempre in buona compagnia! Insieme si caccian più risate...


Regola numero 5
Consumarle in ogni posto possibile e immaginabile!
Anche inimmaginabile, più si ha fantasia in ‘ste cose e meglio è...
Ricordandoti sempre di essere in buona compagnia!
E qui mi riallaccio alla regola numero 4...


Regola numero 6
Non lasciare avanzi, no! Gli sprechi qui non sono ammessi!
Consumare tutta la risata fino all’ultimo decibel.
E se ti senti sazio?


Regola numero 7
Continua, non ti fermare! Non si è mai abbastanza sazi di risate da poterne restare senza...


Regola numero 8
La digestione? Non sarà mai un problema. Una risata è bella sia in entrata che... (continua)


Boris Gant 25/03/2019 - 15:20
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Le favole in età adulta


Partircolarmente nei primi anni di vita ci immaginiamo le favole narrate da chi ci sta accanto:famiglari o maestri.
Quando,si diventa grandi ci si accorge nella maggiorparte dei casi che le favole sono un modo per crescere ed è vero ma che poi teniamo chiuse trascurate nella nostra mente.
Una mia opinione, è quella di tirare fuori la fantasia usando le favole con gli stessi personaggi ma personalizzarla, renderla nuova e per poi magari raccontarla,un modo per riconoscere che sei grande ma rispettando l'idea di Pascoli (la teoria del fanciullino).
Trovare l'esattezza dei momenti e di parole è fondamentale.
Puo'essere,un processo d'inizio e di risposte per segno di poi per creare e portare alla luce nuove favole per future generazioni.... (continua)

emanuele zaghini 11/06/2018 - 20:34
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Le leggende dei Centauri


Le leggende dei Centauri
(tra miti e leggende)

Prima della nascita delle leggende, i Centauri erano anticamente una popolazione appartenente ad una tribù della Grecia orientale. Era una tribù che amava molto i cavalli e viveva in simbiosi con loro tanto da essere un tutt’uno con i loro destrieri.
Da qui la nascita della leggenda degli Uomini - cavallo.
-O per meglio dire ancora, nacquero le leggende-
Il centauro è una figura , in definitiva, mitologica Greca. Il mito dal quale nasce, lo rappresenta come una creatura per metà uomo e per metà cavallo. In alcune leggende viene raffigurato come una figura saggia e intelligente, mentre in altre come esseri irascibili e violenti e in questo caso pare che venga vista come rappresentazione delle caratteristiche del genere umano che sa essere tanto geniale e saggio quanto violento e distruttivo.
1. Una leggenda parla dell’amore di Issione, re dei Lipiti e della dea Era moglie nonché sorella di Zeus.
In un’altra leggenda invece... (continua)


Maria Luisa Bandiera 31/10/2020 - 07:57
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Le parole magiche


Dal suo finestrino si vedeva il mare. Dai seggiolini oltre il corridoio si vedevano montagne e colline, ma lei aveva scelto quel posto proprio perchè voleva guardare il mare. Aveva cambiato a Pisa e a Genova Brignole, ma solo allora, quasi all'arrivo, passò il controllore, un ometto calvo, con la divisa sgualcita, a cui s'illuminarono gli occhi quando la vide. La ragazza era un'autentica figlia dei fiori, una meravigliosa hippy: lunghi capelli raccolti in due trecce, sulla fronte un nastrino multicolore e abbigliamento decisamente anni '60. Peccato che fosse lontano dai suoi anni, quasi in un altro mondo. Si toccò il cranio lucido, sospirando e la guardò un'ultima volta, con una punta di nostalgia proseguendo in un altro vagone. La ragazza scese a Varazze, non aveva avuto un motivo particolare nello scegliere la destinazione quella mattina a Firenze: era la città più vicina alla Francia dove poteva arrivare con meno di 30 euro, 28 per la precisione.
Il treno ripartì subito e finito il... (continua)

Ivano Migliorucci 31/12/2015 - 17:52
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Le piccole lucciole


LE PICCOLE LUCCIOLE

Era seduta Elsa quella sera sulla sedia a dondolo della sua veranda di casa e si godeva gli ultimi raggi di sole mentre stava aspettando che arrivassero i suoi figli a farle compagnia.
Esangue il chiarore del crepuscolo lasciava intravedere le sue fattezze tra un gioco di luci ed ombre che facevano risaltare la sua bellezza che risplendeva in tutti i suoi cinquant'anni e che il tempo non aveva ancora intaccato.
Era una calda sera di fine maggio ed era iniziato il periodo degli amori per le lucciole.
Come faceva tutti gli anni, Elsa si sedeva al calar del sole per godersi il tramonto che le piaceva ammirare in tutta la sua manifestazione; ma in quel particolare periodo si attardava ancor di più nell'attesa che comparissero le piccole lucciole che contribuivano a creare una fantastica atmosfera di superba magia con la loro luce ad intermittenza. Era un po’ di giorni che Elsa aspettava il loro arrivo, erano in ritardo. Ogni anno se ne vedevano sempre... (continua)

Maria Luisa Bandiera 13/05/2020 - 07:24
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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LEI: LA PRESCELTA


Lei guardò fuori...chissà quando sarebbe suonata l'ora? Faceva troppo caldo per rimanere ancora in classe, l'estate si stava facendo sentire, girò di nuovo la testa e ricominciò ad osservare il professore che stava cercando di redarguire i suoi alunni circa l'esame. La ragazza prestava attenzione a quanto diceva ma non si preoccupava troppo visti i suoi profitti. L'aria era afosa e lei cercò di raccogliere nel miglior modo possibile i suoi lunghi capelli. Era spaventata e sicura al tempo stesso. Perché la campanella non suonava mai? Continuava a rincorrere i suoi pensieri a briglia sciolta. Quel giorno avrebbe detto addio a cinque anni d'abitudini a una routine cadenzata che aveva scolpito il tempo della sua vita, eppure questa sarebbe andata avanti ugualmente come sempre. Non sapeva ancora che tutto quello in cui aveva sempre creduto, sarebbe andato in fumo, che tutto il suo mondo sarebbe crollato, perché il suo mondo e il suo destino erano altrove, una altrove che lei non avrebbe m... (continua)

Marirosa Tomaselli 29/01/2016 - 12:39
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