RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Delirio dal tramonto all' alba


E' possibile che il tramonto debba sempre
un' emozione?
E che i colori ci avvertano come l' amore
ci avverte esasperando i colori?
Se fossimo davvero in sintonia con l' universo,
ci renderemmo conto chiaramente che questi
tramonti son là, ad aspettarci, sempre belli,
ogni volta...con gli stessi colori, ogni volta.
Con i profumi che ogni giorno cambiano,
e poi guardare il tramonto con ammirazione;
sempre nuovo e sempre uguale.
Considerare il parallelo secondo cui ad ogni
tramonto uguale corrisponde un amore uguale,
credo sia vero amore verso l' amore in sé.
L' estasi dell' universo richiede un comportamento
adeguato e non difforme... almeno nei tratti
essenziali che pretendono baci necessari
al momento della morte della luce e
bisogno di coccole e protezione.
Sapere per certo che i colori nella sera
si affievoliranno guadagnando sfumature
è uno specchio sincero dell' amore cercato.
Il tramonto lascierà posto al buio per dormire,
affascinati da so... (continua)

Andrea Castellini 06/08/2011 - 19:23
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Delirio della mora


Un amore è come un bosco,
trovarne due uguali...
E' fantasioso trovare rassicurante un sentiero
silenzioso sapendo che lo stesso sentiero,
nel bosco, non ci dovrebbe essere affatto.
Ma sì, come un amore che da qualche parte
porta sempre; e lo si segue, e si va avanti.
Il panorama immutevole, il sentiero che prosegue
fino allo sfinimento...e lo si segue, e si va avanti,
poi ogni tanto, facendo qualche passo fuori dalla
terra battuta, si raccolgono more che
sporcano la bocca, dolci per quanto rare.
Con le mani graffiate dai rovi si recupera il sentiero.
E' da disattenti poi, tornare sul sentiero
con la prova sulle mani, infatti solitamente
ci si porta dietro un paio di guanti
da muratore per un paio di frutti.
Ma è fantasioso ancora di più, credo,
trovare rassicurante un rovo di more cercato
ai margini sconnessi di un sentiero
il cui scopo è quello di essere seguito.
E poi la stagionalità... Se si entra nel bosco
a gennaio e se ne esce a dicembre,
... (continua)

Andrea Castellini 12/08/2011 - 20:13
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Delirio della rondine


La rondine del silenzio, vetrificata e sabbiata,
tornò a volare tra gli specchi, avanti ed indietro,
come un rimbalzo, come un pipistrello
che aspetta il punto limite dello spazio
per poi invertire la rotta.
La rondine si sentiva brutta e quando si
vedeva da vicino scappava, ma in ogni volo,
accorgendosi del proprio aspetto, soffriva,
vedendosi poco desiderabile a chiunque,
in fronte ad uno specchio che solo lei vedeva.
Un girasole nella stanza la seguiva nei
movimenti ritmici, ed al contempo
lasciava cadere la semenza.
La rondine si sentiva ammirata e per la prima
volta sentiva di avere gli occhi addosso.
Il girasole infine, una volta stanco e spoglio
di semi chinò la testa e si arrese,
come chi ha vissuto facendo quel
che la natura poteva aspettarsi da lui,
riprodursi e morire.
Il silenzio di un amore impossibile, una rondine
non può amare a tal punto un girasole da
lasciarsi morire affamata con il cibo nel becco.
Ma la rondine sentendosi ... (continua)

Andrea Castellini 21/08/2011 - 21:33
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Delusione..


Tante e piú volte mi hai deluso..ma son rimasto lí ad aspettare un tuo gesto..una tua condanna..
Più volte mi son promesso che la nostra fortuna sarebbe stata un'altra.. che alla fine avresti capito, che saresti tornata da me.
Mi hai deluso. Tu, che dopo tutto il bene, ancor non ti accorgi che più non mi uccidi. Non sento più dolore né mancanza.. sei una delle tante quando anni addietro...eri l'unica.
Mi hai deluso. Tu, che con tanta leggerezza disprezzi il mio nome quando era l'unico che ricolmava il tuo cuore di gioia.. che ti faceva sentire amata oltre ogni limite.
Mi hai deluso. Ragazzina dolce di un tempo, quando vedendomi per le strade non ti sei degnata nemmeno di un saluto.. come fossi un sconosciuto ai tuoi occhi.. che più che bene conoscono i miei passi..
Mi hai deluso tanto,troppo.. non resta più nulla.
Neppure la più tenue speranza..
Mi hai deluso.... (continua)

Roberto Amato 21/12/2015 - 17:37
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desiderio d'amare


Mia amata
concedi
ai miei occhi
di vederti,
non è più vita
la mia vita
senza te..
Vuota
è la notte senza luna,
il cuor mio
è come essa
quando tu sei lontana..

L'ansia
divora il mio sonno
turbato
dal desiderio di averti,
vieni da me
accoglimi in te
spegni cotesto fuoco
che mi logora..

Di vita in vita
l'amor ci ha legato
sotto il sonno
nel brillar del giorno,
esso immutabile
è in noi..

Qual visione,
torni alla mia mente,
un sogno, incanto dolce,
sei tu
mia principessa. .

E al veder
il nuovo giorno,
ogni nuovo sole
tra le tue braccia
è rinascere,
con questa mente
faccio scudo
a questo immortal dono,
che è.. il nostro amore..

Dave Giacobs.. 2017... (continua)


Davide Giacomello 12/09/2017 - 00:18
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DI NUOVO TU...(Prima Parte)


DI NUOVO TU
Era un pomeriggio come tanti altri, le giornate, cominciavano ad accorciarsi, e lo studio, presto sarebbe stato buio. Se ne stava con la testa china sui libri, leggendo la lezione di italiano. Piano, cercava di capire ogni parola di quello che leggeva. A scuola la maestra stava spiegando le poesie e le figure retoriche. Come sempre studiava con la sua mamma, e le piaceva passare quel tempo con lei, anche se studiare non era sempre...bello e non tutte le materie le erano simpatiche. Ma andava bene e si sforzava di andare meglio. Tornò a leggere. Metafora, ossimoro...ossimoro? Cosa voleva dire, quella strana parola? Cercò di ricordare se la maestra l'aveva detta...no..non ne era sicura.
«Mamma? Cos'è un ossimoro?» Si girò verso di lei per sentire la risposta, ma rimase paralizzata. La madre, era bianca, abbandonata sulla poltrona, e stava ferma. Cosa doveva fare?
«Mamma...mamma?» Chiamò ancora, ma niente. Stava per mettersi a piangere, poi si ricordò che la madre le aveva... (continua)

Marirosa Tomaselli 23/09/2017 - 21:11
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DI NUOVO TU...(Seconda Parte)


Aveva prenotato in un ristorante, del centro, uno dei suoi preferiti. Lì era sempre ben accolto, e il personale, conosceva alla perfezione i suoi gusti. La bambina si guardava attorno stupita, e curiosa e lui sorrise. L'uomo con cui aveva appuntamento fu stupito di vederlo arrivare con la bambina, ma non disse nulla. E lui dedusse, che aveva tirato le somme dalla loro somiglianza. Quella situazione diventava sempre più complicata. Intanto Katy gli aveva stretto la mano. Quella per lei doveva essere un esperienza nuova. Ma rimaneva muta, e si stava comportando molto bene. Le sorrise, per incoraggiarla. Anche per lui, tutto quello era nuovo. Ogni tanto la spiava, era davvero sua figlia? Si sedettero al tavolo. E katy lasciò che gli adulti scegliessero anche per lei. Poi però la bambina, tirò la giacca al cameriere.
«Scusi, signore? Nella salsa che ha detto, c'è l'aglio?»
«Sì signorina.» La bambina, si rabbuiò.
«Potrebbe toglierlo, per favore?»
«Certo. » Rispose il cameriere.
«Grazie... (continua)

Marirosa Tomaselli 25/09/2017 - 21:51
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Dialogando presumibilmente con Dio


Dialogando, presumibilmente, con Dio

Giovanni riteneva oramai da tempo, come aveva confidato alla moglie, che il suo non fosse più vivere, ma occupare inutilmente un posto in mezzo a chi vive.
Il dramma, suo e della moglie, era iniziato cinque anni prima, quando la loro unica figlia appena ventisettenne aveva perso la vita in un incidente stradale.
Da quel giorno, mentre sua moglie aveva trovato un po’ di conforto nella fede, lui aveva iniziato a chiudersi sempre più in sé stesso.
Oltre ad uscire di casa solo per recarsi al lavoro, aveva anche smesso di frequentare gli amici al bar; e se per caso gli capitava d’incrociarli per strada, dedicava alla conversazione il minimo sindacale: due brevi convenevoli, un saluto veloce e via.

A tre anni dal dramma, col sopraggiungere dell’agognata pensione la situazione era ulteriormente peggiorata. Le giornate, private dello sfogo fisico e mentale del lavoro, si erano fatte opprimenti ed interminabili.
Convivere con il dramma sempre ben p... (continua)


vecchio scarpone 05/12/2018 - 16:57
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DIALOGO A SENSO UNICO (un\'altra parte)


- Marianna, guardami.. sono stanco e triste. Non mi vedi? -
- Ti vedo.-
- No, tu mi guardi, ma non mi vedi.-
- E tu? Tu che sempre più spesso ami parlare di me, e dei miei sentimenti, tu che giudichi sempre i miei stati d'animo.. tu mi hai mai vista veramente? -
- Io si. Ti conosco. Capisco e sento anche tutte quelle parole che non dici. -
- Quali sono queste parole? -
- Sono le parole che non hai il coraggio di pronunciare.-
- Quali?
- Lasciamo perdere! Un giorno le dirai! -
- Credo che il tuo più grosso problema sia la troppa sicurezza che hai in te stesso e nelle tue convinzioni. L'ho sempre pensato. Da un lato ti rende affascinante, ti fa sembrare sempre dalla parte del giusto, e per certi versi ispira un senso di protezione agli altri. Ma.. in fondo, tutta questa sicurezza, ti impedisce di comprendere tutto ciò che è fuori dai tuoi disegni.-
- Marianna, ora dico sul serio. Ti conosco troppo bene. Sei troppo distante ultimamente. So come sei, tu sei uguale a me, e ora sei... (continua)

Lylas Lena 16/02/2017 - 12:34
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Dialogo di due innamorati


Grazie per aver scelto di ascoltarmi. Grazie per aver scelto di ascoltarmi con estrema attenzione. Spero che tu tenga conto di quanto sto per dirti e lo valuti con serenità. Si, serenità, perché quando si parla di questo argomento scattano subito delle prese di posizione che hanno fondamenti ancestrali. Per intenderci, non metterti sulla difensiva come un pugile pronto a sferrare il suo micidiale destro. Ti ricordo, al proposito, che da sempre esistono pugili simili ai pifferi della famosa fiaba che andarono per suonare ed invece furono suonati ! Dobbiamo parlare di un argomento importante come il rapporto dell’uomo verso l’amore. Se vuoi, considera il nostro rapporto. Considera me come il soggetto principe di questa riflessione. Ti assicuro, ma tu lo sai già, che sono in possesso di tutti i crismi per ricoprire questo ruolo. Vedi, l’uomo è un animale, non intendendo una bestia, molto complesso. Egli è retaggio degli stimoli primordiali che ne determinarono la differenziazione con la d... (continua)

Nino Curatola 09/12/2017 - 18:30
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