RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La Bestia, dentro


Arrivava. Lo sentiva. Lei era lì. Non era mai andata via. La ragazza aveva imparato a riconoscerla. Giungeva strisciando la bestia. Di volta in volta, con fattezze diverse,a volte umane, a disorientarla, a rubarle istanti di vita.
Una bimba che giocava con la sua mente, come fosse una palla. Gliela faceva rimbalzare dentro la testa, prendendosi gioco di lei.E quando,per qualche breve istante, riusciva ad afferrarla, ecco che la palla le sfuggiva di mano. Dispettosa, riprendeva in modo disordinato a rimbalzare. Un tam, tam che dalla testa, arrivava al cuore, e dal cuore, ad attanagliare la bocca dello stomaco, che prigioniero di tale morsa; sussultava. Così, durante questo gioco famelico, persistente e crudele, la ragazza veniva risucchiata in una vorticosa spirale, dove ogni energia si indeboliva, rimandandola sempre più in fondo; negli abissi,dove la bestia albergava.
Qui, spenta la luce, disorientata, un po’ si perdeva. Rimaneva silenziosa, guardinga, ad aspettare. Poi, quando la b... (continua)

Claretta Frau 19/09/2013 - 10:37
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La capanna dello zio Tommaso


Cinque anni fa la buonanima di mio zio mi ha lasciato in eredità una deliziosa capanna situata nel bosco. In quel periodo stavo affrontando momenti difficili in quanto ero oberato dai debiti causati da un fallimentare matrimonio e da una cattiva gestione dell'azienda di famiglia. Ciò mi costrinse a vendere di tutto, dall'appartamento alla macchina, per far fronte ai guai, tranne quella costruzione di piccola dimensione dal tetto spiovente, nonostante le numerose e cospicue offerte ricevute.
Stamattina, ho sentito l'esigenza di venirci, giusto per staccare la spina per un po' dalla tediosa quotidianità della città. 
Bene, il camino scalda che è un piacere ed essendo quasi sera mi accingo ad accendere un antico lume a petrolio. Guardandomi intorno, rievoco per l'ennesima volta i miei verdi anni legati a questo posto. Mi ricordo che con lo zio trascorrevo liete giornate a parlare, a giocare a carte, a preparare gustose focacce e quant'altro.
«Mi manchi!» esclamo, divorato dalla malinco... (continua)

Giuseppe Scilipoti 29/04/2020 - 14:33
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La cintura di Babbo Natale


Il caro Babbo Natale non indossa la cintura soltanto per stringersi i pantaloni, difatti la ritengo persino tecnologica, simile a quella di Batman. In fin dei conti, come può un individuo del genere entrare in ogni casa, calarsi dai camini, decifrare codici di sicurezza, aprire serrature, papparsi latte e biscotti, lasciare pacchi e pacchettini e infine svignarsela senza farsi notare? 
Immagino poi che la sua toghissima cintura sia facilmente slacciabile, quindi pratica e funzionale anche per altre… esigenze.
Pensateci. Il suddetto viaggia intorno al mondo e, nell'introdursi nelle abitazioni, non credo che si scomodi a cercare il bagno per una copiosa pisciata. Perché copiosa? Eh, con tutte le bottiglie che si scola! Di Coca Cola, intendo. A tal proposito, la mattina di Natale, nell'eventualità di trovare una pozza giallognola sotto l'albero, non bisogna dare la colpa al nonno o al cane. Ebbene sì, al tizio grosso in rosso quando scappa scappa, pertanto sarebbe ingiusto biasimarlo, ... (continua)

Giuseppe Scilipoti 30/04/2021 - 10:16
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La contadinella


La contadinella

Il pruneo frutto assaggiavi, un po acidulo
Inver ,ma ricco di quel sol che soverchia l' alte colline ,di lungi stan gli alberi come dolce
Imago , nella luce immersi.
Al far del mattino già verdeggia
Il bel pesco che s' adorna festante dei suoi violacei fior.
Tu contadinella assai felice per balzi vivi
I giorni più gai.
Li ,ove si respira aria tersa di frutti e fiori
sei spensierata ,voli nei campi al par d 'una vespa.
Odi rinascere la natura dal feroce verno,
che soffio' vagabondo per ogni colle
un gelido spirar.
Ah giovine vergine, dai sorrisi vivi
come ti poni serena tra i pini,
che donano al sussuro di primavera
l' alito di resina .
Sta a capo basso il bue domato
I solchi scavar ,
al giogo dell aratro piegato.
Spandono i semi i molli venti e di uccellini
un canto.
Eppur nella nera zolla polverosa ,dura
non si spegne il tuo melodico intonar
non ti tingi di fango,
pura rimani nel duro rassoda... (continua)


corrado cioci 05/11/2021 - 15:34
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La coscienza


Per avere sensi di colpa, bisogna innanzitutto possedere un cervello funzionante. Un buon cervello ti consente di discernere e di trovare le soluzioni adeguate. Ti fa comprendere cosa è giusto e cosa è sbagliato. Un buon cervello ti da una coscienza. Un buon cervello è intelligente e l'intelligenza si sa, è plurisfaccettata. Ci sono svariati tipi di intelligenza: c'è quella logica, quella matematica, quella empatica, quella creativa, ecc. Si potrebbe allora dedurre che coloro che non hanno un'ampia visione del mondo, quelli che organizzano guerre e tendono ad accumulare ricchezze, sono privi di empatia e stupidi? L'avidità è sempre stupida. Ma ciò che per qualcuno è stupido, per un altro non lo è. E allora? Potrei supporre che per avere una coscienza bisognerebbe avere dapprima l'intelligenza. Il mondo è guidato da secoli da orde di barbari stupidi ed incoscienti, che proprio perché tali, sono solo interessati ad accumulare ricchezze. Quale evoluzione può mai esserci in un uomo che ha ... (continua)

Giovanna Balsamo 17/04/2017 - 07:59
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LA CURANDERA


Si chiamava Lida.
Abitava al secondo piano del mio palazzo, io al terzo.
Ogni giorno passavo sul pianerottolo di fronte alla sua porta e quasi ogni giorno, quando sentiva che stavo salendo su per le scale, si affacciava alla porta per salutarmi e sentire come mi fosse andata la scuola.
Io ero ancora una bambina quando conobbi la signora Lida che, da subito, per me fu “nonna Lida” ed è così che l’ho chiamata, fino in fondo.
La “nonna” era una signora anziana, ma non ho mai saputo darle un’età precisa.
La sua pelle non aveva rughe, era liscia e bianca.
I capelli scuri erano sempre raccolti in una piccola crocchia quasi all’altezza della nuca, poche forcine e un pettine che le teneva i capelli sempre tirati per lasciare la fronte scoperta.
I suoi occhi erano piccoli ma vivacissimi e quando ti guardava sprizzavano di gioia.
Era vedova e per questo vestiva sempre tutta di nero.
Il marito le era morto tanti anni prima, quando ancora era giovane e da quel momento aveva se... (continua)

Roberta Sbrana 26/07/2013 - 10:29
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LA FALSITA'


Alla domanda se è possibile scrivere una poesia sulla falsità, devo dire che ho pensato moltissimo sul tema e ho PENSATO che sia difficile perchè in realtà:

LA FALSITA' E' UNA BASE DEL NOSTRO IO: DIFENDE O ILLUDE CHI LA USA O FORSE E' NECESSARIA PER QUESTO MONDO.... (continua)


Paolo Pozzi 12/03/2022 - 16:30
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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