RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Innamorati Anonimi


Quel pomeriggio pioveva. Anzi grandinava. I chicchi erano grandi come noci, e cadevano in tutta libertà da grossi cumolonembi formatisi sui palazzi della città. Il rumore che producevano, incontrando il suolo, era simile alle martellate di un fabbro: scontento del proprio lavoro. Otis conosceva bene quella sensazione. Quando un lavoro diventa tale. Solo un modo come un altro di far passare i giorni; come vagoni vuoti di un treno, trascinati da una motrice: obsoleta e sgangherata. Un tempo, ricordava perfettamente, non era così. Aveva una passione sfrenata, per tutto ciò che scriveva, per ogni argomento che gli veniva affidato dalla redazione del suo giornale. Certo, nulla di troppo impegnativo. Il suo giornale era, perlopiù, una rivista rosa, che trattava gossip. O come preferiva chiamarlo lui: gossip impegnato. Non era uno stupido. In passato aveva provato a scrivere di politica. Ma era stata un esperienza deludente e degradante, per il suo spirito libero. Accorgendosi del suo calo c... (continua)

Emanuele Stridente 25/02/2016 - 15:01
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Innamorati Anonimi parte seconda


Anime crepuscolari
Il mezzo, a quell'ora pomeridiana, era abbastanza carico. Ma di tanto in tanto, qualche posto si liberava, lasciando qualcuno alle fermate. Il sedile, occupato dal giornalista, era situato in una posizione preminente rispetto agli altri. Da lì, egli poteva osservare più o meno tutti i pendolari. Ed Otis sapeva farlo bene. Faceva parte delle sfumature del suo mestiere, scrutare, anche se con garbate occhiate, tutti i presenti; pretendento di fare un quadro generale sulle loro vite. Chissà, si domandò. Guardando quell'orda di gente così diversa: madri, studenti, nonni. Di ogni colore e nazionalità. Ognuno che veniva o andava da qualche parte. Con il loro carico di pensieri. Immersi in un permanente senso di oblio pendolare. Anime del purgatorio o infernali? Di nuovo, pensò:"chissà, se Dante avesse scritto la sua commedia nell'epoca dei nostri giorni, in quale girone avrebbe infilato questo piccolo universo racchiuso in quel parallelepipedo di metallo. Magari, ne... (continua)

Emanuele Stridente 27/02/2016 - 15:48
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Inno all'amore.


Opera non ancora approvata!

Ludovica Gabbiani 18/06/2017 - 15:38
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Innocenti evasioni


Si, stanotte lo farò…

Non resisto più in questa gabbia, ho voglia di evadere, di lasciarmi alle spalle questa solitudine, me ne frego di chi mi giudicherà.

Voglio solo lei, è il mio pensiero fisso e…lui.

Non so come sia nata questa fantasia ma la covo da giorni. Ho voglia di accarezzare i suoi capelli morbidi e nel buio far scorrere la mia mano sulla sua pelle di velluto, vorrei sussurrarle nel silenzio che la amo e che senza di lei non potrei vivere. La vedo ogni giorno e non sono capace di esprimere in parole quello che provo per lei, mi piace come mi guarda, la osservo mentre lavora e adoro quel sorriso così dolce quando mi parla, ma adesso che sono solo, quanto la desidero…

E poi c’è lui. Mi piace il suo fisico, quella barba incolta, quello sguardo penetrante, c’è qualcosa in lui che lo rende irresistibile. La forza dei suoi muscoli, ogni volta che mi abbraccia e io provo un brivido dentro.

Ma stanotte saranno miei entrambi, in questo silenzio assordante, scavalco la... (continua)


Seby Flavio Gulisano 24/01/2016 - 13:10
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Inqualificabile


In un soffio, inaspettato, tutto inizia e tutto finisce.
Il tempo e la vita l’hanno raggiunta facilmente, lasciando tracce indelebili, invisibili, ma che continuano a scavare e a rodere ciò che era rimasto ancora di intaccato.
Reinventarsi di giorno in giorno, nell’attesa di agguantare uno spiraglio di finta allegria, da sfoggiare come un abito nuovo, diventa sempre più arduo.
Non aveva nessuna pretesa all’orizzonte, se non l’ardire di rappresentare per lui qualcosa di più di quella riserva parcheggiata, tenuta a debita distanza, nell’attesa di essere raggiunta per colmare i momenti di lui pieni di amara, sorda e corrosiva solitudine di cui soffriva, così incapace di riconoscerlo apertamente.
Per lui era più facile fingere di non comprendere quale fosse il disagio procurato, preferiva appartenere a sé stesso, immerso in quell’ambiguità che piano piano lasciava trasparire senza rendersene conto.
Quando lui preferiva non comprendere, lei afferrava benissimo il senso del suo non dire... (continua)

Emma Tanzi 15/05/2016 - 17:32
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Inquietanti Passi


Inquietanti Passi

All'improvviso il rumore della porta d'ingresso la fece sobbalzare dai suoi sogni che la trasportavano lontano nel tempo, quegli interminabili tuffi dell'anima nei ricordi del passato, quando l'amore era ancora in fiore nella sua vita sotto un bel ciel sereno senza nubi in circolo illuminato dal suo raggiante sole, quel che fu il suo adorato e perfetto uomo! Quando quella porta si chiuse con un click lasciando dietro di sé un'incessante pioggia di pieno inverno, in un pomeriggio decisamente rigido, Lisa trasalì per l'improvviso accaduto e di certo non si aspettava che qualcuno potesse varcare la soglia della porta di casa sua da padrone, un attimo dopo dal corridoio giunse un consistente rumore di stivali tipo alla cowboy sul pavimento di legno massello di un'abitazione dallo stile rustico ma romantico , che accoglieva intimamente chi vi entrava in quell'atmosfera calda e rassicurante in cui sentirsi a proprio agio in quell'ambiente confortevole e genuino nella sua... (continua)


Laura Lapietra 27/04/2021 - 12:29
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Interminabile abbraccio


Invisibile e misterioso il filo che trattiene un uomo e una donna, che si sono incrociati per caso, che si dedicano parole che attraggono e delle quali nessuno dei due può far a meno.
Li accomuna quella solitudine ormai implacabile nel suo lento scavare, nel suo lento, ma inesorabile, progredire.
Le mancanze radunate dietro ricordi forti e lontani, ormai irripetibili, sono micce di un dolore che non si placa.
Ogni gioia passata si accompagna ad una ferita che non potrà più essere curata e le mani sono piene di istanti dove l’amaro nasce da sorrisi ormai logori, sempre più radi e incompleti.
I loro pensieri, che inconsapevolmente si incrociano a metà strada, sembrano la copia l’uno dell’altro.
Lui davanti a un mare dall’odore irrinunciabile.
Lei davanti a una montagna eterna, della quale farebbe a meno.
La mancanza di un qualcosa di non ben definito, quelle attese in continuo bilico tra l’oggi e il domani, erodono anche la roccia.
Lui potrebbe parlarle di più, ma non lo fa; potr... (continua)

Emma Tanzi 23/04/2016 - 20:26
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Intramontabile II Parte


La vide allontanarsi dalla porta e da quel giorno non la rivide più; da qualche parte è sicuro c’è qualcuno che sta conducendo un’esistenza che sarebbe toccato a lui vivere. Mettersi tutto alle spalle e trascinare un fardello troppo pesante, per le sue residue forze e occhi che hanno guardato a lungo la vita, senza mai tuffarsi dentro. Forse, dopo quell'antica delusione, un nuovo amore l’avrebbe potuto far restare, chissà più guardingo e accorto a come muoversi. Si sente isolato, ad una incredibile distanza da chiunque lo conosca, da ogni posto a lui familiare. E realizza che nessuno su questo immenso pianeta lo amerà più, nessuno gli parlerà più, poiché è diventato il tipo di persona di cui nessuno si vuole ricordare. Potrebbe sparire, e nessuno se ne accorgerebbe. Si sente come se qualcuno lo avesse spinto con la forza in un baule fatto di spesse pareti di ferro, e lo avesse fatto sprofondare negli abissi del mare. La pressione è così forte che gli fa male il cuore, prova la sensazio... (continua)

Savino Spina 03/04/2017 - 13:07
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Invisibile


Non le aveva mai rivolto così tante parole tutte insieme e quello sembrava proprio un invito.
"Era la più grande trapezista di tutti i tempi…”
Un velo di tristezza e quegli occhi marrone densi e caldi come la cioccolata la guardavano seri.
Miravano dritti agli occhi di Paulette. Di un azzurro smarrito che celavano un insostenibile turbamento.
Mentre le si contorcevano le budella e della saliva era rimasta solo un deserto sabbioso formulò l’unica risposta che sarebbe stata in grado di dare:
"Vengo volentieri".
Thomas era un maschio che la sfiorava solo nelle sue fantasie ma sembrava consumarsi da un rimorso che lo castrava.
In fin dei conti non pretendeva granché......Solo che lui si accorgesse di lei. Non soltanto quando l'afferrava nell'aria, lassù in alto sotto il tendone, mentre volteggiava.
Era autunno e i raggi del sole li schiaffeggiavano a intermittenza tra quelle viuzze strette di Marsiglia.
Le mattonelle in porfido erano una sfida per i suoi piccoli pie... (continua)

Moreno Maurutto 04/12/2021 - 13:13
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Invito alla geometria dell'amore perduto


"Le forme geometriche nel complicarsi rallentano; finalmente posso osservarti per bene donna.
Donna che carichi sulle tue spalle i dolori degli uomini, che piagnucolano per lo più.
Qualche volta però sanno anche amare,
e quando succede,
Raggiungi l’orgasmo distesa su di un campo di grano,
avvolta nel mais trovi la pace".


In questo preciso istante ho due immagini che mi attanagliano la mente.
La prima è di un bambino, un pargoletto che poteva avere si e no dodici o tredici anni, che trasporta un pesante scrigno per le vie della città, lasciando un profondo solco lungo il cammino.
Arriva, dopo aver girato mezza città, sotto casa della sua amata donzella.
Erano entrambi piccoli, ingenui, con quel senso dell’amore che è una fragola appena addentata.
Succo che profuma, ma non sa ancora di essere così denso.
La ragazzina dice: “Sali dai, ti offro un bicchiere di latte”.
Il piano è l’ultimo ed il baule è molto pesante, ma il ragazzino non si scoraggia e con gran fati... (continua)


Bruno Gais 25/11/2018 - 12:17
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