RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

RoboZoo


Anno 2630

«'Ste sbarre laser, le ritengo un po' esagerate» osservò il piccolo Walter, rivolgendosi ai suoi genitori e mordicchiando un cubogelato al ginseng con alghette caramellate e granella di tulipani.
«Un RoboZoo non è tanto diverso da uno zoo» rispose freddamente la madre, mentre si stava fumando una digisigaretta.
«Sì però, questi AnimalMachine non mi sembrano pericolosi come i CammelCommando a tre gobbe di quei terroristi cattivoni dell'AndroQaida» insistette il bambino.
«Vedi diodino mio, essendo dei prototipi di seconda generazione, hanno dei cervelli di tipo Genesys, se non venissero preservati nelle tecnogabbie, rischierebbero di lobotomizzarsi e di conseguenza si estinguerebbero» intervenne il padre, dando al figlioletto un buffetto sulla guancia. 
«Allora perché rinchiuderli e privarli della libertà? A sto' punto, per non farli soffrire, non sarebbe meglio incenerirli con il proton?» domandò ancora il piccolo.
«Non dire stupidaggini! Piuttosto guarda quanto sono c... (continua)


Giuseppe Scilipoti 14/05/2018 - 15:02
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Rohmer, Truffaut, Garcia Lorca e altre stronzate


Lei rimase stupita che conoscessi "Il raggio verde". Non il libro di Verne ma il film di Rohmer, classe 1986.


"Non ho mai conosciuto un ragazzo che avesse visto Rohmer" mi disse con voce incantata. Lei era bionda, esile, con lunghi capelli sottili e due occhioni azzurrissimi. Cercava l'amore.

Il film è uno di quelli che non si dimentica. Parla di solitudine in una Parigi estiva svuotata e surreale. Poi, lei, mi confidò i suoi tormenti amorosi: era una donna fragile che, al suo interno, ardeva di un fuoco glaciale.

Mi disse che amava anche il cinema di Truffaut e, mentre lo diceva, i suoi occhi s'illuminavano di quel fuoco. Secondo te, gli chiesi, cosa cerca la rosa nella poesia omonima di Garcia Lorca? "L'amore" rispose di getto, sicura di sé.

Aveva studiato lettere, aveva scritto una poesia sulle pietre. La sua anima era simile a una pietra, e la mia di soffice ovatta.... (continua)


Vincent Corbo 28/06/2017 - 08:55
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Romanzi in tre righe (omaggio a Fèlix Fènèon)


Gli ALIENI
Avevano deciso di atterrare sul pianeta Terra alla ricerca di forme di vita intelligente. Vedendo gli umani prostarsi davanti a statue di marmo ed idoli di legno, decisero di ripartire e cercare altrove.

LA BANDA DELLA MAIALA
Dopo aver aperto la cassaforte decisero di stuprare tutti i componenti della famiglia prima di eliminarli. Giunti a casa si accorsero d’aver dimenticato la refurtiva nel luogo del delitto.

LA SIGNORA MARGHERITA
Ogni giovedì preparava una torta di mele per i suoi nipotini. Quando provò a tagliarla le si ruppe il coltello in mano. Decise allora di tenere lontani i sacchi di farina da quelli di cemento.

DESTINO BEFFARDO
Si era appena salvato in aula dall’accusa di omicidio doloso. In strada stappò una bottiglia di champagne, il tappo colpì un ciclista facendolo schiantare su un palo. Fu condannato per omicidio colposo.

IL PADRE PREMUROSO
Il neonato urlava da mezz’ora buona, non accettava latte, pappette o semolino. Non sapendo cosa fare gl... (continua)


Seby Flavio Gulisano 02/05/2019 - 09:41
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RUMORE


Capitò in tarda sera, un lunedì qualunque. Mi trovavo in città per caso. Camminavo per le vie adiacenti al centro, quelle in cui i portoni sono in numero superiore alle vetrine e le luci intermittenti ti rammentano il periodo senza prenderti a schiaffi perché non te ne stai curando. I rumori, invece, mi sferzavano con insolenza, ma per uno come me, uno che appena esce dal bosco si sente smarrito, sarebbe stato strano il contrario.
Capitò di lunedì sera, e credo non sia stato un caso: considero quest’evento come il primo di una serie che mi condurrà all’ultimo atto. Come il primo giorno della mia Settimana.
Entrai in un bar, in cerca di rifugio dai rumori, giacché la loro arroganza m’era divenuta insopportabile. Mossa pessima, la mia. La confusione - dentro - era la medesima: donne, uomini, vecchi, giovani, che parlavano parlavano, e ridevano ridevano ridevano, e urlavano bisbigliavano urlavano. E tazzine tintinnanti, macchinette trillanti, sottofondi che non stavano affatto sotto e n... (continua)

Roberto L 03/03/2018 - 11:18
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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San Lorenzo (Maggiore)


I fiori tra le crepe dell’asfalto, le stelle che disegnano angoli nel cielo e le risate dei bambini quando gli porto via il naso sono la mia casa. Alle spalle della basilica di San Lorenzo una sera ho visto stelle cadenti rialzarsi, rassicurare imbarazzate che era tutto a posto e poi ritornare su… forse, ho pensato, chiedere qualcosa a una stella che sta cadendo è un po’ insensibile.
Una volta mi dissero che le stelle cadenti non sono altro che le sigarette gettate via dagli angeli per far sì che Dio non li scopra fumare, e il mio amico Tartaglia invece sostiene che sono la dimostrazione che si può essere bellissimi soprattutto quando si cade. Ma Tartaglia soffre di una forte miopia e, a dirla tutta, decisamente goffo com’è forse lo dice per tirare acqua al suo mulino.
Stenterello, un altro della combriccola, pensa che la notte di San Lorenzo qualcuno si asciuga gli occhi… e anche noi delle zone pedonali potremmo essere il desiderio di qualcuno.
Io invece credo siano solo una donna... (continua)

Mirko D. Mastro 10/08/2019 - 22:47
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Sanguinosi omicidi


La forze dell'ordine e i cittadini di Sammona apparivano sempre più raccapricciati della sanguinosa e cruenta scia di morte che da circa un mese si era diffusa in tutta la metropoli.
«Purtroppo, allo stato attuale, non abbiamo né nuovi indizi e né indiziati ma posso garantire che ci stiamo lavorando sodo.» ammise, amaramente il questore rivolgendosi ai giornalisti.
Si sentì un enorme brusio nella sala stampa che si fece via via sempre più assordante. Il Commissario Togliatti alzò una mano, obbligando tutti i presenti al silenzio.
«Abbiamo istituito una task force composta dai migliori elementi della polizia e dei carabinieri per risolvere il macabro caso, quest'ondata di uccisioni deve assolutamente finire.» disse con fermezza.
Si stabilì che le vittime erano esclusivamente di sesso maschile e che non appartenevano a specifici ceti sociali, ad esempio idraulici, pizzaioli, banchieri, baristi, metronotte etc, e senza alcuna distinzione di età e di razza. Inoltre, gli omicidi veniv... (continua)

Giuseppe Scilipoti 07/02/2020 - 00:29
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Sara e il drago


Sara è una ragazza di 16 anni, bella come tutte le ragazze della sua età. Piena di vita e di sogni, almeno uno al giorno.
Con le amiche, fantastica di viaggi di amori e del futuro.
Vive con la mamma e il suo compagno. Il papà, morto un anno prima, in un incidente stradale. Il dolore del momento, ormai quasi passato, non il ricordo. Anche la mamma si era ripresa abbastanza bene e il nuovo compagno, -non è poi male-, come diceva alle amiche.
Quella notte uno strano trambusto non la faceva dormire. L'indomani, a scuola c'era la verifica di latino. Doveva riposare, inoltre l'autobus, passava molto presto.
I rumori continuavano e sembravano provenire da dentro la casa. Costretta ad alzarsi, indossò una vestaglia e uscì dalla stanza. Ora i rumori sono più forti, nitidi e... provengono dalla stanza della mamma! Silenzio, improvviso silenzio.
Sara si avvicina, apre la porta... la scena è agghiacciante.
La mamma riversa sul letto, sangue, solo sangue. Il suo compagno, Giulio, in piedi. An... (continua)

Loris Marcato 16/07/2022 - 21:32
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Sbarbitellozzo e la vacca


Sbarbitellozzo di Montepollo avea da facere commissione di molto importante in quel di Padova.
Congedati li familiari partitte di bon matino pello cammino, distante dalla cittade, di circa dieci migli o mezzo iorno con vacca allo seguito.
Lo mercato delli animali si teniva lo primo d'onne mese alla cosiddetto Prato della Valle e boni erano l'affari che si poteano contrarre, ispecie vendendo tale vacca ‘sì grossa como la sua.
Di siccome la sua salute non era alquanto florida et molto non potiva tinire lo passo giugnuto che fubbe presso Arquà si fermotte per ristorasse alla prima locanda che porottesi d'innanzi sulla strada percorruta.
Tal posto chiamavasi “Hostaria Bianca”, che in dire il vero di candido gh’avea sol nome.

«Bonissima jornata se potria aver indove dormir le stanche chiappe de un povero villano»
«Vai su per le scale bon omo e prendi la stanza in fronte che vi son letti per il sollazzo del dormir, ma prima vorria veder per lo meno i dindini»
«Certo, certo son pover... (continua)


Jean Charles G. 05/07/2022 - 16:56
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