RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Serafino e Angela


Mesi fa conobbi Serafino. Era uno degli ospiti della Casa di Riposo per Anziani per cui lavoro e sottolineo "era" in quanto successivamente è stato trasferito in un'altra struttura.
«Prima di andare in pensione, facevo l'architetto e nel tempo libero anche lo scultore.» mi disse una sera. «Dopo che mia moglie se ne è andata, mi hanno portato qui.»
Fin da subito, l'ospite in questione mi fece simpatia e tenerezza, del resto si notava che desiderava compagnia.
«Quasi quasi mi trattengo un po' con lui.» pensai, oltretutto stavo quasi per finire il turno, in attesa che arrivasse il cambio cioè l'unità notturna, mentre le due colleghe del servizio pomeridiano erano andate via anticipatamente a causa di impegni personali.
Restare in qualità di unico operatore non comportava nessun problema, in quanto gli altri anziani vennero anzitempo sistemati nei loro rispettivi letti, inoltre, essendo abbastanza interessato alla storia dell'affabile signore dalla colta parlantina, lo invit... (continua)

Giuseppe Scilipoti 10/02/2019 - 08:39
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Serata


La stava aspettando davanti alla porta di casa,un condominio appena fuori città.
<< Sei sola?>>
<<Si.>>
<<Dove vuoi andare?>>
<< A bere qualcosa.Voglio andare in giro tutta la serata,per tutta la città.>>
<<Benissimo.>>
<<Voglio osservare tutto,la città che si muove, le persone che passano,il cielo blu con le stelle, i tetti dei palazzi. Ne ho bisogno.>>
<<Capisco dopo tanti anni di isolamento una bella serata ci vuole.>>
<<Per prima cosa andiamo al ristorante,ordino una bistecca al sangue e una bottiglia di vino rosso.Del migliore.>>
<<Ok! ne conosco uno perfetto,si trova in periferia ci vuole poco ad arrivare.Stasera stai proprio bene metti di buon umore. Ne è passato di tempo da quando non uscivamo>>
<<Sto ancora bene sai ,anche se ho avuto mille casini con tutti quegli stronzi che mi circondavano,mi ci sono voluti vent’anni per liberarmene>>
<... (continua)

Daniele Foglini 14/04/2017 - 07:39
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Sergio chi?


eppure, e la memoria non m’inganna, quella parete era dalla parte opposta….

vi starete chiedendo cosa stia dicendo..beh, provo a spiegarvi

sapete quelle case di paese terra cielo, con quelle scale strette che conducono direttamente alle grandi cucine?

ebbene, una di queste era la casa di mia nonna….

salivo su, sempre di corsa e quando entravo nella grande cucina, un calore ed un profumo di legna mi si infondeva in tutto il corpo…la vecchia madia bianca con la farina ed il mattarello, la vetrina con le tazzine da tè e da caffè, il bricco del latte, il camino, la stufa in ghisa, il grande tavolo bianco al centro e la splendida finestra sull’orto…..

però, "rientrando" con la memoria in quella casa che ora è diventata uno studio d’architettura, ricordo il lavandino in pietra sulla sinistra, proprio accanto alla grande finestra.

-no, mi risponde Claudia al telefono, non ricordi cugina….il lavandino era proprio accanto alla madia, sulla parete destra

-ma come? ... (continua)


laisa azzurra 06/11/2017 - 19:47
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Sette sportivi


Come gocce d'acqua, tutti somiglianti tra loro i membri della famiglia Spocchi. Capigliature nerissime, folte e ricciolute; piccoli di statura, anche per entrare nella minuscola casa del quartiere residenziale.
Si somigliano tutti i sette tranne l'uomo che a volte vedi passeggiare con qualcuno di loro, è proprio un corpo estraneo. Biondino, incline alla calvizie fin da giovane, ma sportivo e allenatore di altetica al campo scuola porta comunque bene i suoi annetti.
La moglie riccioluta è anche lei sportiva, sempre con i leggins e a passo svelto per le strade intorno a casa sua.
Portare fuori quattro volte al giorno i cinque barboncini neri non è un gioco da ragazzi!... (continua)

Glauco Ballantini 14/12/2020 - 07:59
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Shoot!


Al riparo di un muro di mattoni, punto il fucile d'assalto ad altezza d'uomo. Nonostante l’efficacia del visore notturno agganciato sull'elmetto, non devo comunque sottovalutare il buio in quanto basta un attimo per finire crivellato oppure per ferire o uccidere qualche innocente. Prima che giri l'angolo faccio appena in tempo a scorgere degli individui che si sporgono e si ritirano velocemente dalle finestre dalla palazzina che ho di fronte. Alzo l'arma, appoggio il dito sul grilletto e prendo la mira. Calma e sangue freddo, non risultano ostili.
Procedo verso est. Un individuo col turbante e dalla lunga barba, armato con un AK-47 appare inaspettatamente in posizione di tiro. Gli sparo due colpi in testa. Fottiti!
«Centro, qui Blue, sospetto neutralizzato» comunico via radio.
«Roger, raggiungi la zona prestabilita per ricongiungerti con la squadra» mi risponde la centrale operativa.
Corro con l’M16 imbracciato ponendo attenzione in tutti e quattro punti cardinali.
Dannazione, c'è... (continua)

Giuseppe Scilipoti 01/02/2020 - 23:37
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Snowflakes


Notte dell'Immacolata.
Carmine, incupito in una pesante malinconia, premette la fronte sul vetro freddo. Dalla finestra scorse il vialetto, un'automobile, le panchine e gli alberi completamente imbiancati. Adorava tantissimo vivere in quel quartiere. 
«Domattina farò un pupazzo di neve vicino a quel lampione» programmò con poco entusiasmo. «Ma senza di lui non è la stessa cosa.»
L'infelice ragazzino, si rannicchiò sul davanzale per poi alzare lo sguardo verso un cielo scuro e nuvoloso, finché, improvvisamente, la neve cominciò a cadere. Proprio in quel frangente, nonostante la mancanza di una stella cadente, si sentì particolarmente ispirato per esprimere un desiderio, difatti non lo ritenne così rilevante in quanto anche un semplice fiocco di neve lo idealizzava altrettanto magico.
«Vorrei che il nonno faccia pace con papà e possa passare il Natale qui da noi» desiderò con tutto il suo cuore, chiudendo gli occhi. 
Alcuni minuti dopo, con espressione fiduciosa continuò a osservare... (continua)

Giuseppe Scilipoti 07/12/2021 - 11:57
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Solo se ne vale la pena


Quando si eliminano i rapporti troppo logorati e si tenta di riparare quelli, come dire...un tantino malconci, è un po' come provare a riparare un abito danneggiato: perché conviene provare a riparare un abito malconcio; ma solo se la stoffa è di buona fattura e di ottima qualità. Se il vestito da trattare presenta maglie larghe e orli troppo sdruciti, forse è meglio rinunciare: in brevissimo tempo finirebbe comunque col cedere. L'amicizia somiglia tanto ad un abito: deve saperti proteggere dal freddo dell'inverno e dal caldo dell'estate. L'amico deve starti vicino quanto il tempo è bello, ma deve soprattutto saperti supportare anche col brutto tempo. Per ricucire rapporti, bisogna adoperare un buon filo di cotone: se il cotone è resistente la stoffa regge; ma se la qualità è pessima l'abito si sgrana...si lacera e tu...rischi di rimanere in mutande e col sedere al vento. Un altro paragone si potrebbe provare a farlo con l'ombrello. Se la stoffa è sufficientemente impermeabilizzante; a... (continua)

Giovanna Balsamo 09/02/2020 - 10:14
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Solo un abbraccio


Sei venuto al mondo perché i tuoi genitori ti hanno desiderato con tanto amore,ma poi non si comprende perché in loro è scaturito un qualcosa che non sono più riusciti a gestire.
Tu essere innocente,tu che vuoi solo un abbraccio caloroso,un sorriso amorevole, tu con quegli occhi ora pieni di pianto perchè non comprendi tutto questo.
Tu a tutta forza vuoi far sentire le tue grida disperate,vuoi che qualcuno ti sorrida ,ti tenga stretto tra braccia per sentire quel calore umano che ora ti manca.
Sei lì abbandonato nella fredda strada gelida,solo una piccola coperta copre il tuo innocente corpo,
piangi ti disperi. Dov'é quella mamma che ti ha tenuto nel grembo per molto tempo? Dov'é quella mamma che ti ha donato la vita?.perchè tutto questo , che cosa è successo? Che colpa tu hai se sei venuto al mondo. Ma ora che sarà di te ? Troverai ancora qualcuno che ti stringa ,ti riempia di coccole e di dica ti voglio bene. La tua mamma potrai un giorno perdonarla? Chi sa' quando anche lei... (continua)

RITA ANGELINI 05/02/2012 - 15:15
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Solo un altro bicchiere


E siamo di nuovo qui, no, sono qui. Non pensavo mai di ritrovarmi in questa posizione, e invece si, ci sono di nuovo. I miei piani non erano questi ma ancora una volta si, ci sono tornata. Così tanto tempo per averti e così poco per perderti. Di nuovo, ancora, un'altra volta, non finiró mai di stupirmi. Andava tutto bene fino a che non ho cominciato a vacillare. La mia vita appesa a un filo e le mie labbra a pendere dal bordo di un bicchiere. E si, sono io, ovvero, no. Non ero io quella sera, ancora non lo so e sinceramente chiunque fosse quella persona, vorrei non averla mai conosciuta, ovvero, vorrei non l'avessi mai conosciuta. Eppure ero li, ma non c'ero. Tutto l'amore di quei giorni si è infranto come un'onda su uno scoglio; il blu dei miei occhi si è tinto di nero come il mare in burrasca; le mie parole vellutate si sono trasformate in schegge di titanio pronte a tagliarti con ogni frase; ogni mia carezza si è tramutata in uno schiaffo violento che ti ha segnato ogni volta che ti... (continua)

Male Dizione 19/04/2015 - 23:06
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Son le frasi


Son le frasi,
che riaccendono la speranza,
i momenti vissuti che ci fan ricordare
quando si rideva, mutando il vissuto
in una fiamma accesa
che imprigiona la bora
nero di seppia affranto
e mille pensieri vengono a galla
e basta un niente
per ferire, cambiare gli eventi
o le persone, conservate in bolle schiumose
che meditano moltissimo
rischioso ciò, spaventa,
se ci sente impreparati,
oppure, non si è a conoscenza
del male diretto... (continua)

MARIA ANGELA CAROSIA 20/09/2022 - 09:32
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