RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La Consapevolezza


Abbiamo appurato, che il cambiamento è alla base della nostra crescita e che si avvale delle conoscenze e delle informazioni, che abbiamo appreso prima dai nostri genitori, nonni, da tutta la famiglia, poi dalla scuola, dal sistema e da tutto l’ambiente circostante, ma se non vengono sperimentate su noi stessi, sono fine a se stessi. Possiamo essere tra gli uomini più colti del pianeta e non mettiamo in pratica ciò che abbiamo acquisito, non otterremo la consapevolezza. La consapevolezza ci permette di comprendere tutto ciò che abbiamo appreso non è oro colato e va verificato su noi stessi e non per convincimento del sentito dire. Non è detto, che statisticamente un qualcosa vada bene al 99% delle persone, debba andare bene anche per noi; poi la statistica non è quell’illusione, che afferma che se io mangio una mela e tu ne mangi nove, statisticamente ne abbiamo mangiate 5 a testa? Certamente tu toglierai il medico di torno, mentre io sarò un suo assistito (cliente) a vita. “Sai hai ra... (continua)

Savino Spina 29/04/2018 - 12:26
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La cura


Una sera d’estate come tante. Federico passeggia distrattamente per le vie del paese in festa. Il cibo che calamita l’attenzione, i palloncini lanciati in ogni direzione e la gente: tanta gente. Sorridente, cordiale. Federico fatica a farsi catturare dall’atmosfera conciliante, dalla brezza gioiosa: uno straniero a casa sua. Prova a mescolare la melanconia con la straripante energia del posto. È in attesa che una macchina gli consenta di attraversare quando, inaspettatamente, lo investe un profumo a cui non può resistere: proprio alle sue spalle. Si volta: una donna. Federico ha un sussulto. Le labbra si sfiorano. Un bacio lungo cinquant’anni.... (continua)

gabriele marcon 21/07/2016 - 18:30
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la descrizione di un sogno ad occhi aperti


Lei.. lei era bellissima...
Non saprei descriverla come merita.....
Non credo sia nemmeno possibile in realtà...
Aveva degli occhi grandi.. di un colore profondo...
era castana, riccia..
con un fisico minuto, che guardandola, ho preso le misure... riempirebbe perfettamente un mio abbraccio...

Si capiva dal suo sguardo che era spigliata.. allegra, capace di regalarti la felicità con un sorriso..
e in tutto questo era divinamente femminile...

Il suo viso... Dio il suo viso... lineamenti semplici e precisi.. come quando fai un disegno bellissimo senza mai fare cancellature...
Era candida... dolcemente ingenua... eppure riusciva a mettermi una soggezione incredibile... al punto tale..
che non potevo fare altro che guardarla andare....

Ed ora giuro.... già mi pento di non averle chiesto almeno il nome...
la cerco con lo sguardo.. ogni volta che torno li... su quel vagone del treno delle 18:17 che mi riporta tutti i giorni a casa..
Prima o poi tornerà... spero..

A.A... (continua)


Andrea Meis 21/09/2014 - 18:15
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La diversa percezione del tempo (parte 1 di 2)


La diversa percezione del tempo

Giorni, mesi, anni… no, non è affatto vero che il tempo scorre sempre uguale; provate a fare mente locale: i ricordi del malo tempo son molto più numerosi e persistenti di quelli, sempre e comunque troppo brevi, del felice tempo.
Della mia lunga vita che attende d’esser brandita dalla fine del mio tempo, ho ricordi di anni infelici, lunghi come lustri; appena mitigati da un unico scampolo di anno felice, breve e fragile come lo può essere l’attimo d’un afflato d’amore nel mezzo di una tragedia che sconvolse il mondo.

Nascere in un paesello incastonato dentro una solitaria e stretta valle, da cui anelavo scappare, fu una fortuna durante quel tempo infame: le squadriglie che andavano a bombardare le città passavano alte sopra i tetti, sfiorando le cime dei monti, senza degnarsi di sprecare una sola bomba su un obbiettivo di nessun interesse strategico.
Questo, unito al fatto che il borgo fosse raggiungibile solo da uno stretto e scosceso valico, po... (continua)


vecchio scarpone 15/06/2016 - 16:59
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La diversa percezione del tempo (parte 2 di 2)


Ogni giorno attendevo impaziente, accanto al focolare, che mia madre mi consegnasse il fagotto con il pranzo da portare in canonica; per rivedere e risentire almeno un: “Ciao.”, dalla voce che mi aveva rapito l’anima.
“Resta a pranzo con noi, ti va?”, quando don Oliviero me lo propose, avrei voluto urlare un: sì, che risuonasse per l’intera valle… avrei voluto, ma mi limitai a rispondere con un timido: “Se non disturbo.”.
“Ma quale disturbo, sarà un piacere.”, fece don Oliviero scostando la sedia: “Accomodati dai, tu e Rudolf siete giovani ne avrete d’argomenti da spartire.”.
“Ne son certo!”, esclamò Rudolf togliendomi dall’imbarazzo.
E da quel giorno pranzammo sempre assieme: io, Rudolf e don Oliviero che restava ad ascoltarci, intervenendo ogniqualvolta ci fosse da immettere sulla giusta via l’argomento di conversazione.
Quando si parlava d’arte, di poesia e di architettura, argomenti in cui Rudolf era ferratissimo, lo stavo ad ascoltare rapita, senza quasi mai interloquire; cos... (continua)

vecchio scarpone 16/06/2016 - 17:06
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La Divina Forza dell'Amore


I nostri occhi uniti osservavano lo stesso identico orizzonte mentre alle nostre spalle, nuvole cariche di pioggia si avvicinavano.
La nostra speranza, in fondo, era anche la nostra più grande paura;
sapere di poter cambiare il corso degli avvenimenti con la consapevolezza che alla fine c'è sempre un prezzo da pagare. Questo sottile equilibrio sarebbe rimasto tale finché i nostri cuori avessero avuto la piena facoltà di condividere il calore l'un con l'altro.
Quei baci, quei sorrisi, quel che restava dei nostri pochi, timidi abbracci, erano le uniche fiamme ancora vigorose che andavano oltre ogni schema di vita già prestabilito in principio.... (continua)

Daniele Macaluso 13/09/2013 - 17:53
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La donna di tutti “Rose”


Dello stesso autore, alcune pagine del libro “La donna di tutti, Rose. Romanzo “
Ediz. Youcanprint Self publishing. Giugno 2017
(L’immagine che accompagna il racconto è un dipinto ad olio dello stesso autore)

PREFAZIONE
Casualmente mesi fa, balzò alla memoria un mio dipinto a olio del 19.. da me sempre tanto apprezzato però, messo da parte, in un angolo dello sgabuzzino.
L’ho rispolverato con dedizione e amore. L’ho adesso davanti ai mei occhi. Rappresenta una donna il cui volto è illuminato dalla luce di una semplice candela. Il dipinto è quello riportato nella copertina del libro.
A lei ho voluto dedicare, questa storia che desidera unicamente rendere in qualche modo merito alla sua impareggiabile bellezza e voluttà.
Il quadro venne fuori, a quel tempo, dal mio pennello di giovane, inesperto pittore e pessimo ritrattista come lo sono tutt’oggi, poco capace d’evidenziare ciò che di bello possedeva lei, il cui volto adesso, ha un nome: Rose.
Appena terminerò questa storia, e... (continua)


Vincenzo Scuderi 18/07/2017 - 08:52
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La donna d’inverno.


Era quel tramonto strano, scorbutico,
Delle quattro del pomeriggio,
una canzone che custodivo tra le mani calde ti dedicai in quel momento.
M’innamorai d’inverno.
Quando la donna è più segreta, ma ha già in grembo la primavera.
Vuol partorire amore eppur lo nasconde nel calore di un camino.
Lascia andare la vestaglia e mostrami i tuoi occhi,
quelli veri,
che sono un libro di filosofia per questo cuore oscuro
e questi tempi malati.
Fammi respirare i tuoi sogni,
Quelli che ti fanno tanto paura,
Che son bellissimi.
Lascia andare le pantofole alle correnti dell’oceano,
servimi la tua linfa su di un piatto finemente decorato, che voglio germogliare la mia felicità insieme a te.
Ho bisogno di te.
Ma che dico, son mica stupido?
Ho sete di te.
Lasciati bere a piccoli sorsi, che non voglio consumare
rapidamente l’attimo.
Alla fine questo incantesimo lo hai voluto tu, sempre tu hai scelto tra le fiamme dei barili antichi.
Disseta quest’uomo del deserto, che solitario vagav... (continua)

Bruno Gais 28/12/2018 - 22:43
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LA DONNA SENZA NOME


Stava tornando a casa, quella che aveva sempre sentito e definito tale, ben più del suo palazzo a Londra, sebbene le due costruzioni, per quanto fortemente diverse si eguagliassero per magnificenza ed importanza storica. Aveva preso una scorciatoia che amava particolarmente, perché costeggiava il fiume, la notte stava calando e il suo manto avvolgeva ogni cosa, regalando un surreale senso di quiete e silenzio. L'unico rumore era quello degli zoccoli sul terreno. Spronò ancora il suo cavallo, presto sarebbero giunti a destinazione.
Stava preparandosi per far girare il cavallo, perché in quel punto il fiume si allargava per poi tornare a restringersi poco più oltre, quando una figura indistinta attrasse la sua attenzione. Tirò le redini e smontò. I suoi passi affondarono nel terreno morbido che formava gli argini del fiume. Man mano che si avvicinava riuscì a distinguere una figura di donna, riversa sulla sponda del fiume. Quando fu vicino poté constatare che era molto bella e molto g... (continua)

Marirosa Tomaselli 14/12/2015 - 12:37
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la felicità? due biglie sulla sabbia


Hai scostato la tenda stamattina? no, non l'hai ancora fatto? Beh, è ora, dai. solleva il tuo naso ed i tuoi occhi da quella tastiera, guardami ed avvicinati, amore mio...
Vedi, là fuori è tutto come ieri, ma il cielo, no...è più azzurro

Ho pensato tanto stanotte, si hai ragione ho le occhiaie, ma non ho potuto fare a meno di pensare, d'altronde la notte mi appartiene e se non crollo dal sonno, mi piace pensarti...

Ricordi quel giorno in cui ti trascinai giù per la discesa delle cascate del monte gelato? ahi, che volo facemmo...ruzzolammo finchè mi cadesti addosso e ricordo il fango sui vestiti, nelle unghie, in faccia...e tu che ridevi e con l'indice mi tracciavi un segno di guerra sulla guancia...è rimasto un po' di noi su quella terra umida, sai?

E quella volta che a Capri, in barca, mentre il tizio ci indicava la perla dei Faraglioni, io esclamavo: che bella la perla...ma la perla dov'è? E tu lì a ridere talmente di gusto che quasi mi buttavi giù dalla barca....

Ricord... (continua)


laisa azzurra 18/01/2019 - 15:35
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