RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Biondo Corsaro


In una vecchia canzone che mi cantava mio nonno il Gran Corsaro, scende con il suo equipaggio, per saccheggiare l’isola. Al loro sbarco fuggirono tutti, ma i pirati riuscirono a prendere una ragazzina. La figlia del guardiano del faro.
Il capo, vedendola terrorizzata le dice:
“Sirena del mar, sorridimi e non tremar. Anche se sono un pirata, piccola fata, so pure amar.”
Scoppia l'amore tra il biondo corsaro e la fanciulla, ma lui deve ripartire...
Lei resta col padre, il guardian del Faro Blu.
I corsari erano terroristi quasi autorizzati dell'epoca che agivano al di fuori delle regole, ma non solo per il proprio interesse, ma anche per conto di chi rappresenta un'autorità e quindi con una legittimazione da parte di una autorità sovrana.
Una volta finita la guerra, i governi semplicemente non concedevano più la "lettera di corsa" quindi molti corsari continuavano l’attività in proprio, diventano, di fatto, dei pirati.
Come Remirro de Orco, assolto il suo compito, il Gra... (continua)

Glauco Ballantini 18/10/2018 - 11:55
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Blue Lobelia


… mancava davvero poco. Un’ultima stanza. Nel libro era chiamata Locus. La Stanza dove tutto cessa di esistere, e dove esiste ogni cosa…


Prefazione


Quanto segue accadde sui fogli sopra la ruggine dell’ottone e il legno del manico di un tagliacarte.

<<Quando il sole si corica con le preghiere dei bambini apparirai. Nel tuo completo nero, e senza calzini perché loro ci insegnano che non sempre essere fatti l’uno per l’altra significa stare insieme.
Vestita della tenda che si gonfia dietro una finestra avrò qualcuno da rassicurare, poi ti raggiungerò per arrotolarti le maniche e allentare il nodo alla cravatta. Mi farai cadere la giacca sulle spalle. Come due figure melanconiche>>.
Questo c’era nella lettera.

Rientrando dalla presentazione del suo libro lo scrittore, un insolito silenzio corposo lo avvolse come inchiostro nella giacca bigia, e la penna nel taschino gli cominciò a pesare come le vicine nuvole cariche di pioggia.
“A te cara nuova amica, che i... (continua)


Mirko D. Mastro 18/04/2021 - 18:21
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Buonanotte mondo versione originale


“Appoggiata su se stessa,
quasi ricurva,
in un intreccio di fuggenti visioni,
se ne stava l’anima,
silente ad osservare
un’ombra scura che dalla terra s’allungava.
Pioggia scese,
fredda, annerita
dall’umana debolezza,
che in ceppi di duro odio la tramutò.”
Caracollante e informe massa livida
rigurgitante veleno prese l’animo.
Calpestando valori
distruggendo onori
alitando livore
nelle tenebre gongolò.
Delle menzogne
si nutrì
compiacendo se stessa
Specchiandosi
nella lussuriosa vanità.
Volasti fuori a bagnare
le paure, sollevasti le mani
a brandir fiori,
furono spade d’amore
a trucidare malvagità,
furono parole di quiete
a scatenare tempeste,
furono tempeste a portare la quiete.
Dormi nel tuo sonno, ora, che dal passato
porti ferite.
Dormi in semplici bare,
allineate sulle pendici dei monti,
lo farai in ognuna,
per ogni giorno che di vita resta,
per ogni fratello morto in te.
Vivrà ancora speranza, non più vani trofei
a cui attingere sangue,
non più... (continua)

genoveffa genè frau 31/08/2020 - 11:45
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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C'era una volta un muro. Favola


Era un muro normale, la parete esterna di una casa. Una casa normale di una città normale.
Probabilmente un po' malandato, sbreccato e forse con qualche scritta e qualche tag.
Poi divenne un muro disegnato.
A qualcuno, qualcuno che aveva un ruolo pubblico, venne in mente di pagare un ragazzo, o forse un uomo...di quelli denominati graffitisti o graffitari o street artists perché lo decorasse. Così il muro divenne un muro dipinto.

O meglio disegnato, perché di colore mon ce n'era. Tecnicamente ben fatto, artisticamente freddo secondo me. Ma certo il muro era migliorato…tanto da far desiderare che questa novità, dipingere i muri, potesse prendere piede.
Tutto bene, altri muri furono disegnati dall'uomo col nome di colore e da altri ragazzi che sapevano e amavano farlo. Alcune volte su richiesta, altre solo perché avevano voglia di farlo.
Quando si parlava di muri con la gente tutti rispondevano che quelli si, erano "belli" mica le scritte, le tag "gli scarabocchi&... (continua)


Marilla Tramonto 11/09/2016 - 21:06
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Can che ringhia non si fa toccare


Da bambino, avevo un cane di nome Cipro, un cane talmente riottoso che si rifiutava di farsi toccare. Se qualcuno provava anche solo a sfiorarlo, reagiva ringhiando minacciosamente. In alcuni casi tendeva persino a mordere. 
Non posso dire che Cipro fosse completamente anaffettivo, in quanto tra i componenti della mia famiglia, mostrava una certa predilezione per me. Ad esempio, durante i litigi con i miei amichetti, il "bastardo" si metteva in mezzo a favore del sottoscritto, abbaiando come un forsennato. Oppure nelle occasioni in cui mi sentivo triste, si accucciava e mi guardava con quegli occhietti scuri che trasmettevano una sorta di empatia. Insomma, a modo suo mi voleva bene.
Nel corso del tempo, visto che nessuno aveva il coraggio di cimentarsi nella toelettatura, il pelo di Cipro cresceva brutto e disordinato, per non parlare della sua cattiva igiene tanto da sembrare un barbone piuttosto che un barboncino. Per ovvi motivi, a casa nostra non poteva più rimanere e d... (continua)

Giuseppe Scilipoti 24/04/2020 - 14:32
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Caro figlio


Caro figlio,
Io non so se esisti, se esisterai mai, so che probabilmente l'idea di abbandonare il cielo per questa terra fredda e priva di umanitá probabilmente ti fa tanta paura.
Volevo dirti che non vedo l'ora di stringerti tra le mie braccia, piangere di gioia pronunciando per la prima volta il tuo nome e sentire il tuo primo pianto mentre ti porgo alle mani amorevoli della tua mamma.
Non vedo l'ora di raccontarti le favole prima di dormire, sentire per la prima volta il suono della parola Papá, trepidare sotto l'albero di natale guardando il tuo viso mentre scarti i regali.
Prometto che staró accanto a te, nei tuoi primi passi, pronto a prenderti quando starai per cadere, e saró accanto a te, quando toglierai le rotelle alla bici, curando poi le prime inevitabili sbucciature delle tue ginocchia.
Ti terró per mano quando timoroso, ma goloso di scoperte scruterai meravigliato per la prima volta con i tuoi occhi celesti da dietro le mie ginocchia il mondo intorno a noi.
Inventer... (continua)

Daniel Bertuolo 18/11/2015 - 19:10
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