RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Lydia


Lentamente il giorno si stava assopendo.
Il sole,nel suo pigro calare,dipingeva il cielo coi suoi colori più belli. Alcune rondini,preludio di una primavera che tardava ad arrivare,giocavano ad inseguirsi;
delle piccole scie nere,perfettamente in contrasto col rosso creato dal tramonto.
La spiaggia,regno incontrastato di una colonia di gabbiani reali,veniva accarezzata dal mare,seguendo un ritmo quasi perfetto, creando una musica silenziosa che
armonizzava,suo malgrado,il cupo rombo dei motori che di tanto in tanto sfrecciavano sul lungomare.
Sull’immenso piano azzurro,apparivano quasi timidamente le prime barche da pesca,che tornavano ad affrontare l’oceano dopo una lunga settimana di tempesta. I lunghi
bilancieri,erano perfettamente mimetizzati con l’orizzonte.
Da dietro la collina del ciliegio che sovrastava la piccola cittadina di Monroe,la luna faceva capolino,come se volesse accertarsi,prima del suo ingresso,che il sole
si fosse del tutto addormentato.
Andy aprì la ... (continua)

Enzo Mazzone 06/02/2015 - 19:58
commenti 3 - Numero letture:1204

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L\'anatra ed il germano reale


C’era una volta un’anatra che viveva con la sua piccola comunità, stretta in una pozzanghera fangosa lontana dalla palude, quasi impaurita da quel tratto che s’apriva verso il mare in tanti canali dove i canneti suonavano al ritmo del vento una musica che faceva da sottofondo al cinguettio e al canto delle tante famiglie di uccelli.

L’anatra non sapeva volare ma lavorava tanto e tutti la cercavano perché era affidabile ed instancabile con i pulcini con i quali passava le giornate.

Era molto timida e capitava spesso che allungasse il collo per guardare oltre il canneto vicino, da cui provenivano voci misteriose e l’aria arrivava fresca e profumata.

“Cosa guardi laggiù?” disse un giorno quello che sembrava il capo stormo.

“Non lo so…” rispose timidamente l’anatra.
“Forse c’è qualcosa di bello là dietro. Vorrei tanto poter volare per vedere…”

“Credimi, io volo e qua fuori non c’è niente di inter... (continua)


Millina Spina 15/05/2015 - 14:37
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L’alter ego


Trovarsi, perdersi

È qui vivido davanti ai miei occhi il momento in cui ti ho visto la prima volta. Non lo sapevo, ma avevo trovato me. Solo dopo molto tempo ho acquisito la consapevolezza che eri, sei, il mio alter ego. Io sento il tuo battito e sento il tuo dolore. Ma anche la gioia e il tuo sorriso, quello è in me sempre.
Talvolta mi chiedo perché ci sono voluti tanti anni di assenza, di lontananza prima di capire che a metà non potevamo vivere felici. Eri quel passo che mi mancava, quella parola che non sapevo pronunciare. Eri quel pensiero senza volto e senza profumo che sentivo girarmi intorno silenzioso. Ringrazio sempre il tuo coraggio, la tua risolutezza nel cercarmi. La tua voglia di trovarmi, la tua decisione di restare. Quante parole mi hai anticipato? Quante risate mi hai regalato? Ne ho perso il conto. E vorrei continuare a perderlo.

Riprendersi

Ricordi come ero quando ci siamo “ripresi”? Pensa a quello che ti dicevo di me. Pensa alla domanda che mi facesti d... (continua)


Daniela Cavazzi 06/09/2023 - 21:39
commenti 2 - Numero letture:299

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L’ESSENZA DELL’AMORE


Agli albori dell'autunno
le fronde lacustri ingiallirono
quanto mai prima,
i respiri urtarono contro l'aria di pietra
aspettando che il giorno
racchiuso nei pugni color del grano
presto si fosse sopito


e in alto le ali degli uccelli,
ultimi dallo stormo che s'affretta
ne avessero gettato il tepore rimasto
oltre gli argini del tramonto.


La luna ora potei toccarla nella sera muta
vederla rifulgere decisa sulle acque immobili
e i pizzichi d'ombra
imprimere al cipiglio d'un viso cadente
il proprio abisso
prima che la collina irta m'accinsi a risalire.


Fossero state le tue labbra amor mio
a incatenare il tempo fermandone l'usura
in quelle terre riarse
dove gli invasori ingraziarono l'accidia della spada
e io propinquo ai tuoi fianchi
cingevo ancora contratte le mie braccia puerili;


Cercasti allora dietro al pertugio
di una maschera indolente
il candore dello sguardo propeso alla lacrima
d'anteporre ad una fredda notte d'infido amore,
così anche... (continua)


Mirko Faes 15/06/2020 - 19:15
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L’occhio Destro.


Il vento mi scompiglia la pelle,
Soffia oltre,
Dove un branco di cani poco randagi
È tutto indaffarato a giocare a briscola.
La mia bussola è andata perduta
Nel mezzo di cento gonne
Appartenute a mille donne.
Conoscevo la via,
Poi,
Il destino ha perso la memoria.
Disteso su di un prato, le coccinelle m’ignorano,
Scommettono sui cavalli più belli,
Puntano il loro stipendio su quelli vincenti:
Piazzato, spiazzato, spazzato sono,
Dinanzi all'amore,
Un non sopravvissuto.
Come mi ha fatto l’amore?
Io ero un Santo, un puttaniere,
Adesso striscio senza veleno,
Non serpenti,
Solo fragili vermi.
Come mi ha fatto l’amore?
In tutti i modi.
L’amore non ha forme.
Lei è una puttana in calore,
Si concretizza nel tuo sguardo silenzioso che mi uccide.
Il mio occhio destro è convinto che l’amore non esiste,
Lo copro con una benda,
Nella speranza di un’oscurità che porti silenzio.
Io conosco la vera natura del tuo cuore,
Sei passionale,
La tua apatia sventola bugie senz'al... (continua)

Bruno Gais 19/05/2019 - 18:10
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Ma chi sei?


Sono in coda alla cassa, davanti a me ci sei tu...
Ma chi sei?..
Il vestito rosso e corto che indossi avvolge il tuo corpo con millimetrica precisione, senza volgarità non lascia spazio all'immaginazione...
Il tuo corpo... un  disegno creato dalla mani del più bravo degli artisti... musica che fa socchiudere gli occhi... un fantastico viaggio senza meta e da cui non vorresti più tornare...
Il tuo corpo è armonia... è gioia... è arte...
...Ma chi sei?..
I tuo capelli... Mioddio che capelli!.. .
Lunghi, scuri e mossi... sdraiati dolcemente sulle tue spalle...
Desidero averli tra le mani per accarezzarti, per sentirne l'emozionante morbidezza...
...Ma chi sei?..
...Girati, ti prego!.. Girati dai!.. Solo un istante, solo il tempo di vedere il tuo viso e sorriderti... Dai... Dai... Dai...
Sento il profumo della tua pelle... Son così in estasi da non comprendere se solo l'immagino o è reale... Il tuo odore fresco, fruttato mi avvolge e mi fa sentire come perso in una piacevol... (continua)

Umberto Spampatti 09/08/2015 - 17:38
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MADDALENA


Maddalena una ragazza ventenne, un bel corpicino da Miss Italia viveva con i genitori ancora non sposata e ne promessa. Abitavano in una periferia ai margini di città.
Maddalena lavorava in un Bar come cassiera, la mattina prendeva il suo lavoro orgogliosa e spensierata. Non che una di quelle sere dopo aver' smesso il suo lavoro recandosi a casa con la sua bici come di consueto in una svista va addosso a un trentenne. Lei cade per terra e per alcuni secondi rimane priva di sensi e cosi il mal capitato la soccore. Un piccolo panico con alcuni passanti. Maddalena dopo aver ripreso i sensi apre gli occhi, si alza, stende le sue braccia al collo del mal capitato, lo bacia facendo le proprie scuse. A questo punto lui chiede dove lei abita e si offre di accompagnarla. Lei non esita e accetta. Nonchè strada facendo si scambiano i loro connotati con qualche frase amorevole, lui un bel uomo capelli ricci carnagione scura tipo meridionale, vedovo con una bambina di cinque anni. Fra i due nasce... (continua)

Salvatore Rastelli 12/07/2016 - 11:45
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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01/01/1970 - 01:00
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