RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Prime esperienze di chi sta capendo perché l\\\\\\\'amore fa male


Come siamo diversi. Perché deve fare così male? Sono inadatta a stare in coppia? Sei inadatto a stare con me? Perché devono esserci incomprensioni, divergenze, differenze così nette nel valutare situazioni e idee? Perché la stessa cosa, a me fa male da non riuscire a sopportarlo e a te no? Io ti amo. Tu mi ami, mi dici che mi ami, io ti dico che sto male se tu fai una cosa. Tu dici che rimedierai. Io ti credo. Tu la rifai. Io ti credo. Tu la rifai. Io non ti credo più. È possibile che io debba abituarmi a questo? A te che calpesti i miei bisogni? Dov'è il confine tra amare e diventare succubi? Sono sempre stata convinta che non lo avrei mai superato. Io cosa merito? Io merito qualcuno che non mi faccia stare mai male? Si. Come anche tu. Io ti avevo detto che se tu mi avessi fatta star male non ci avrei pensato due volte ad andare via da te. Però tu mi hai fatto del male più volte, ma io non riesco a staccarmi da te. Tu pensi che io sto male per cose insignificanti. Devo ridimensionarmi... (continua)

Sailing to nowhere 05/01/2019 - 17:42
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PRIMI AMORI


Mi trovo al bar dell’oratorio. Non lo frequento abitualmente, ma nel paese in cui vivo sono pochi i bar aperti di domenica, e quando la voglia di espresso chiama, io devo rispondere.
E’ affollato di ragazzini, come è logico che sia. In particolare, un piccolo gruppo attira la mia attenzione. E’ formato da due bambini - avranno sette o otto anni - ed una bimba, presumibilmente loro coetanea, anche se più minuta. Il più alto dei due maschi, con fare impaziente intima all’altro: “Muoviti Alex, andiamo a giocare a pallone!” Alex scruta il campo da gioco al di là delle vetrate, posa per un istante il suo sguardo sulla bambina, quindi lancia un’occhiata circolare all’interno del bar, come per ispezionarlo, ed alla fine domanda: “Giulia, ti va di giocare a calcetto?” Lei, seria seria, risponde affermativamente, senza sollevare gli occhi dal pavimento. E così, un attimo dopo, Alex annuncia, con un tono che non ammette repliche: “si gioca a calcetto.”
Sono in tre, numero dispari, per il cal... (continua)

Roberto L 23/04/2018 - 12:22
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PRINCIPE E PRINCIPESSA


C' era una volta un Re moro che aveva gli occhi verdi verdissimi come un' insalata gentile.
Non aveva però un trono, nemmeno uno rosso moderno come quello de uomini e donne de Maria.
Era più corteggiatore de more come na liquerizia con gli occhi scuri da cerbiatte.
Il suo sguardo sognatore faceva sognare, senza camomilla però eh.
Non ci si può addormentare davanti a un Re così moro morbidissimo, sensuale e ammorbidente!
Ci aveva provato come un formaggio provolone con alcune ragazze, ma un giorno una folle caliente lo catturò.
Era diversa dalle altre, era fuori dal comune, abitava fuori paese.
Cantava felicità da tutti i pori, senza brufoli, via il topexan, scriveva poesie ma anche comici.
Si sentiva un' anatra comica comoda.
Un giorno al telefono le disse: chi è che ride?
lei gli rispose: un oca, si l' oca, l' animale con il becco arancione come una carota, mio padre le ha, adesso ti mando una foto.
Da li iniziarono a ridere mangiando gelati al cioccolato, dolci e un pò ca... (continua)

Mary L 15/01/2018 - 19:35
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Programma politico


Una folta chioma canuta incorniciava il bel viso sorridente e sereno. La donna indossava un semplice golfino di lana, nonostante fosse giugno e un filo di perle le impreziosiva il collo, alle labbra un leggero tocco di rosa, ascoltava la ragazza seduta di fronte a lei che ripeteva le teoria di Jean Piaget, l’ ascoltava attenta, in silenzio con gli occhi socchiusi dietro le lenti da lettura.
Entrò un uomo anche lui sulla sessantina, ancora attraente, i capelli brizzolati, le poggiò una mano sulla spalla:
-Sono di là- le disse e le sfiorò la guancia con un bacio.
Lei annuì e poggiò la mano su quella dell’uomo, si guardarono.....in quello sguardo c’era tutto, amore, intesa, complicità.
La ragazza si fermò, li guardò e mentre accarezzava il frutto del suo amore che portava in grembo da sette mesi, si domandò se anche a lei e al padre del suo bambino sarebbe toccata la stessa fortuna, essere così innamorati dopo tanti anni d’unione.
-Continua pure- disse la signora alla ragazza che ... (continua)

elena murgia 31/03/2017 - 11:30
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Prova a riflettere


Sarebbe bello poter scrivere la propria vita, con tutti i nostri desideri: magari togliendo la maschera al futuro, e guardare il suo volto senza timore. La tua giovane età non è una buona consigliera: ai tuoi occhi tutto appare semplice, ma poi basta una piccola delusione per finire nell'abisso della solitudine.
Molto dipende da noi saper affrontare le difficoltà, una carica di ottimismo, non solo aiuta te, ma soprattutto chi ti sta accanto.
Per questo devi essere forte, guardare avanti… tu non sai cosa si nasconde dietro a quello che appare davanti ai tuoi occhi, la tua giovane età, spesso ti fa essere impulsiva, a volte anche ribelle, ma questo è dovuto anche dal fatto che stai vivendo una situazione difficile, sofferta.
Certo per te è difficile fare da ammortizzatore… ti vedo quando soffri in silenzio, mentre vorresti dire ad a... (continua)

donato mineccia 06/02/2016 - 20:42
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QUALCOSA DI BELLO (Prima Parte)


Era solo davanti al computer, la testa che gli scoppiava. Si sentiva disperato. Sua figlia, finalmente si era addormentata. Sì, dopo aver pianto ininterrottamente. Più che altro, era crollata, sfinita. Era così tutte le sere, da quando sua moglie era morta. Faticava ancora ancora a crederci. Gli sembrava un incubo, dal quale non riusciva a svegliarsi. Eppure voleva svegliarsi. Si prese la testa tra le mani. Quella casa, era diventata vuota, e fredda, e avrebbe voluto distruggere ogni cosa, ogni più piccola cosa, gli facesse ricordare la moglie. Ricordare, era troppo doloroso. Soprattutto perché ancora faticava ad accettare la realtà. Avrebbe voluto sparire, lasciarsi tutto alle spalle, ma non poteva. C'era Sofia a cui pensare. Non poteva lasciarla e non aveva nessuno a cui affidarla. Certo, qualche parente, che ogni tanto provava ad aiutarli, c'era, ma interagire con la piccola, era diventato in possibile, anche lui faceva fatica. Non parlava, e se lo faceva era solo a stento, e non so... (continua)

Marirosa Tomaselli 27/07/2018 - 20:58
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QUALCOSA DI BELLO (Seconda Parte)


Rebecca entrò in cucina, lui stava finendo il pranzo.
«Non sapevo, quando sarebbe tornato, se me lo chiedeva l'avrei riscaldato.»
«Va bene così. Non voglio che porti fuori Sofia.» Eh, e perché?
«Capisco, che non le sono in simpatia...ma...» Lui fece per interromperla.
«Sofia si agita e urla, quando siamo fuori. » Lei lo guardò stupito.
«Senta, io e Sofia, abbiamo camminato, siamo entrate in un negozio, ma non è successo niente...tranne...» E ora venivano i problemi.
«Tranne cosa? » Abbaiò senza farle finire la frase.
«Che la bambina, si è mostrata timida. Quando qualcuno le parlava, mi stringeva la mano, o si nascondeva dietro di me.» Lui sgranò gli occhi. Quando lui la portava all'asilo o le altre baby-sitter la portavano fuori, non si comportava così.
«Senta, mi sta mentendo?»
«Può chiedere alla piccola, quando si sveglia, come è stato uscire con me.»
«Quando si sveglia?»
«Sta facendo un riposino.» Questa sì che era una novità.
«Va bene. Quando si sveglia, parlerò con la... (continua)

Marirosa Tomaselli 04/08/2018 - 16:33
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Qualcosa di buono


Ogni amore è segno della vita continua,
il sole continua a brillare a dovere,
non dovremo preoccuparci
staremo un po' più stretti,
gli amori nel mondo non basteranno mai,
l’amore è il miglior messaggero,
in condizioni bellissime,
consegna sempre qualcosa di buono!!... (continua)

FADDA TONINO 30/06/2023 - 12:28
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