RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



L'altalena

Una volta vidi un padre che spingeva sull' altalena suo figlio. Mi arrivò il freddo al cuore perché non ho mai provato l'emozione di essere spinto su un' altalena. Da mio padre. Sembra solo il movimento di due braccia ad uscire, che spingono in avanti due corde e una tavola di legno o una base di gomma dura. Sembra un gesto inusuale, che si fa solo la domenica al parco o quando si esce, ma per me questo si ripete un sacco di volte nel corso della vita, della giornata e si tramuta in ogni rimprovero, in ogni fottutissimo dialogo, in ogni consiglio, in ogni abbraccio e in ogni pacca sulla spalla. La spinta di un padre, il più delle volte, è una spinta alla vita. A voi, vostro padre, vi ha spinto con le braccia nella vita. Mio padre mi ha spinto mentre non avevo le mani ben salde sul sostegno della base di legno e sono caduto, dalla sua vita.... (continua)

Petrolio P 14/01/2017 - 12:30
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UNA NOTTE SPECIALE

C'è un mondo intero qui o poco ci manca. Scappa qualche sorriso per sdrammatizzare, siamo tutti qui con un unico pensiero, o forse no. C'è il maniaco del telefono che sta muovendo talmente tanto quel dito sullo schermo, che ci manca poco e si ritrova il pollice nella parte posteriore; c'è il 'nonno' che è appena uscito dal terreno invalicabile protetto da una guardia gentile, e entra nella sala d'attesa dove ci siamo tutti, sta tranquillo, forse perché alla sua amata va tutto bene, ma sta comunque in agguato ogni volta che la guardia apre la porta. In un angolo ci sono marito e moglie forse lì per un figlio o forse per un genitore, che non si arrendono, scambiano una parola ogni tanto e non si scompongono per non sembrare maleducati, per non distruggere questo silenzio, che non è silenzio. E poi ci sono io al quarto caffè, forse il quinto, ancora un po' scosso da quei lampeggianti blu, ma comunque un po' più tranquillo, da stimatore degli angeli della notte e del giorno, che come aura ... (continua)

Petrolio P 05/01/2017 - 13:53
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Peccato

È un peccato, davvero un gran peccato...

perché un po’ per come siamo, un po’ per come eravamo e un po’ per come eravamo noi, avremmo potuto far storcere il naso persino agli Dei

perché per ciò che ci ha colpito quando “eravamo”, per ciò che abbiamo vissuto e “passato”, potevamo permetterci il lusso di sentirci immortali, grazie a una bella dose di forza e capacità di incassare i colpi...

perché per quanto ci tenevamo, ogni volta che singolarmente non si stava bene, eravamo sempre pronti a vestirci da clown o da dottori di felicità...

perché bene o male, certo non sempre, riuscivamo a prendere a calci il corretto e noioso via vai delle cose, scacciando via la monotonia...

perché forse era arrivato il momento per iniziare a mettere l’unghia dell’alluce nella mattonella del futuro...

perché potevamo superare tranquillamente anche questa, ma non ce l’abbiamo fatta, siamo crollati davanti a qualcosa che poteva anche non succedere e ci siamo riscoperti mortali...

perché... (continua)


Petrolio P 16/11/2017 - 10:21
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Paradiso

“...ebbene si, anche l’uomo più crudele e maligno diviene semplicemente un uomo, tra le braccia di una donna che ti vuole avere a sé e che ti ama.
Non so dirti di cosa si tratta, forse è un super potere o un compito “ordinato” da lassù, per dare vita, in ogni secondo, al “quadro” dove è protetto da Sua Madre.
Quindi vi confesso che tutte le volte che mi ha avvolto tra le sue braccia e ho appoggiato la testa sui suoi seni, ho sfiorato il Paradiso.
Un’overdose di emozioni che fa spegnere i riflettori su quella vita che non è come vuoi e li accende, dove tutto è dannatamente calmo...”... (continua)

Petrolio P 20/11/2017 - 20:05
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Biscotti

Siamo impazienti e giustamente, odiamo solo il pensiero di non voler o poter soddisfare un bisogno, tra l’altro non sempre prioritario. Per esempio, quando si finiscono i biscotti a casa ed è giovedì pomeriggio, quindi nessun market o alimentari (una volta) è aperto, cerchiamo freneticamente una soluzione, accontentandoci di qualsiasi altro tipo di biscotto... a mali estremi anche scaduti o alla marmellata (che a me fa sentire peggio che vuoto)! Così con le persone quando la parola fine è l’unica cosa che accomuna, ci si sente vuoti, certamente non sempre da entrambe le parti il vuoto c’è perché c’è chi lo riempie prima di svuotarsi, chi ha la fretta di riempirlo con qualcosa che magari non combacia o che crede combaci e chi, un po’ come me, che aspetto il momento giusto, perché non voglio affidarmi a chiunque, non ho fretta, non voglio rimpiazzare, ma semplicemente do del tempo al vuoto...anche perché l’incastro perfetto può essere dietro l’angolo come se i biscotti ce li avesse la zi... (continua)

Petrolio P 23/11/2017 - 09:20
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