RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Mia cugina Maria

.....Una grande stanza....tante sedie a rotelle e li' seduti quelli che un giorno erano stati vivi, attivi,con le loro personalita' e sopratutto con la loro dignita'....
Non c'e' piu' dignita' in quegli sguardi assenti, rassegnati, sfuggenti. Non vogliono guardare nulla, solo il vuoto interessa loro. Forse e' nel vuoto che rimane qualcosa di loro stessi.
E' questa la scena che c'è all'ospizio, dove è di casa mia cugina Maria. Lei non mi riconosce, ma per quel poco di capacità di pensare che le è rimasta, quasi non si vuol mettere allo scoperto del tutto e quando le chiedo se mi riconosce mi risponde con la sua non del tutto spenta grinta: "certamente sei una conoscente"......E pensare che è stata una figura importante nella mia vita e vederla così oggi, lascia molte perplessita' sul valore della vita: in qualunque stato, oppure sperare che una nuova dimensione, metta fine a questo doloroso spettacolo...
A che serve un cuore che batte se non è sincronizzato col cervello?!.... (continua)

Annamaria Palermo 24/02/2018 - 08:59
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Cara mamma....

Sono tanti anni che sei andata via, mamma, ma io lo ricordo come fosse ieri. Era una giornata come oggi, scura, ventilata, quasi l'atmosfera sentisse il lutto che entrava nel mio animo. Te ne andasti in silenzio, quasi in punta di piedi, per non disturbare nessuno. Non hai mai voluto dare fastidio a nessuno, neanche a me che ero tua figlia e che, anche se non te lo dicevo, ti amavo tanto. Non lo sapevo allora quanto eri importante per me. Sono stata sempre una figlia ribelle, viziata. Tu mi hai viziata ed io ci stavo bene. Mettevo a dura prova la tua pazienza e il tuo amore, ma eri incrollabile. Dopo, tutto è stato diverso, non c'è stato più nessuno che ha perso la pazienza con me perchè ero io che ero diventata brava, come avresti voluto che lo fossi con te. Non ci siamo mai capite io e te; tu vivevi le tue frustrazioni che la vita ti aveva largamente elargito e riversavi su di me le tue insicurezze, ma io non potevo capirti allora. Il mio pensiero era libero, ... (continua)

Annamaria Palermo 13/08/2017 - 17:35
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La mia storia come un film...

Sono sola ormai in questo salotto e ho l'impressione che per stasera non entrerà più nessuno. Mi accomodo ugualmente, accendo il televisore. C'è un vecchio film degli anni sessanta. Non ho letto il titolo, perchè è quasi alla fine, ma io ve lo racconto poichè è un film che conosco bene.....
Pieno luglio dei primi anni sessanta. Un piccolo lido, di quelli con le cabine di legno, non molto grande, ma di tipo familiare. Sempre le stesse persone di anno in anno e tanta gioventù, allegra, spensierata, che gioca a palla, coi cerchietti o tamburelli. Possibilmente il gruppo di ragazze da una parte, sotto lo sguardo vigile dei genitori e i ragazzi dall'altra. Il mare è un po' mosso e onde spumeggianti sbattono sugli scogli. Ad un tratto i ragazzi mollano il gioco e tacitamente tutti insieme si tuffano fra le onde, pian piano anche le ragazze li seguono, e lì giù risate, grida, tanta felicità spensierata. Un ragazzo, un po' più serio degli altri cerca di salvare quella ragazza presa di mira... (continua)

Annamaria Palermo 10/08/2017 - 17:01
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C\'era una volta un gelso....

"Dov'era l'ombra or sè la quercia spande".........Inizia cosi' una bella poesia del Pascoli.......,ma quell'albero non era una quercia, ma un grande gelso posto ai margini di un esteso uliveto.
La sua ombra ci teneva tutti noi bambini, quando nei pomeriggi d'estate, restii al sonno sfuggivamo alle grinfie delle nostre mamme e li' inventavamo giochi e cantavamo in sordina per non svegliare i grandi.
Quante arrampicate sui suoi rami e quanti frutti ha elargito ad intere generazioni, e quanti grembiulini sporchi di macchie che non sarebbero andate piu' via!!!. Gelsi rossi, gusto di insaziabili palati, mani appiccicose e disperazione delle nostre mamme.
Man mano che crescevo vagheggiavo il mio avvenire: Volevo fare l'insegnate e gia' d'allora sognavo di avere una classe tutta mia.
Salivo sul gelso e di fronte e me c'era tutta una fila di ulivi ai quali avevo dato il nome. Erano i miei alunni. Facevo loro l'appello, li interrogavo, li castigavo, e loro sembrava mi ascoltass... (continua)

Annamaria Palermo 10/07/2017 - 15:20
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Passando per caso di lì.....

Oggi vi voglio raccontare un episodio realmente accaduto, che non ha fatto notizia quando e' successo. Un fatto come tanti, ai quali siamo ormai abituati e che quasi non fanno piu' impressione. Solo un pensiero di compassione e poi via distratti a portare avanti la vita di tutti i giorni.
E' stato il passare di lì che oggi mi ha riportato a ricordarlo e a fermarmi col pensiero.
Devo andare indietro a tanti anni fa quando da ragazzine si andava a mare a Santo Spirito, un paesino in frazione di Bari. Lì in una piazzetta c'era una giostra gestita da una bella signora e da suo figlio, un bellissimo ragazzo, poco piu' grande di noi, del quale tutte eravamo innamorate. Era gentilissimo e aveva sempre per tutte un complimento. Ci faceva fare tanti giri sulla sua giostra, e spesso saltava nei giri con noi. Passarono gli anni e lui era sempre lì, non più il ragazzino d'allora: si era fatto un uomo, sempre bello ma con un volto segnato dal tempo. Tanti bambini aveva fatto divertire sulla s... (continua)

Annamaria Palermo 12/07/2017 - 16:35
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