RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Un guaio da 7 kg e 120 cm (Un problema soprannaturale)

Pochi giorni prima dell’inizio della battaglia di Ragnarok tra divinità e giganti Thor, figlio di Odino, si ritrovò con due problemi: il suo martello, capace di comandare tuoni e fulmini e di creare le tempeste, si era spezzato nello scontro con un avversario mostruoso mentre cercava di proteggere l’umanità; e il nano Sindri, creatore del martello, era appena stato ucciso da suo fratello Loki durante una partita a Monopoly.
Thor, pensando fino ad avere il mal di testa, si ricordò di un vecchio amico che di mestiere faceva il supereroe tra la sua pacifica razza aliena dei Korbiniti. Beta Ray Bill era una delle due persone che come lui potevano sollevare il pesante martello.
Allora Thor prese lo smartphone e lo chiamò subito: ”Beta, vecchio mio, dimmi che puoi fare qualcosa per il mio martello…”. Il supereroe rispose: ”Ci proverò, amico mio”.
Ma Beta non riuscì a ripararlo. A questo punto Thor si ricordò che sulla Terra viveva l’altra persona capace di impugnare il suo martello, l’... (continua)

Simone M. Mastro 03/04/2022 - 16:34
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Era un ricordo (Drabble)

Fuori dalla finestra mi sembra di guardare una fotografia in cui solo una strada vuota raggiunge la piazza del paese. Non c'è nessuno a parte le stelle filanti di brina sugli alberi.
Ma se guardo meglio, riesco a vedere una bicicletta e mamma; prendo uno straccetto per pulire le lenti degli occhiali, riguardo fuori e ora sulla bicicletta con mamma ci sono anch'io nel seggiolino appeso al manubrio. Sono così piccolo...
Arriva un'altra bici, è papà. Lui e la mamma mi sorridono e si danno un bacio, sono felici.
Un piccolo alone mi sporca di nuovo gli occhiali.... (continua)

Simone M. Mastro 25/09/2023 - 13:42
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reginaCAPTCHA

Stamattina controllavo gli orari del corso Eipass che farò a scuola un pomeriggio alla settimana per riuscire a usare un po’ meglio il PC e mi sono trovato davanti un riquadro con scritto “Io non sono un robot“.
Dopo una risata, ho letto sul libro del corso che questo messaggio si chiama codice CAPTCHA o reCAPTCHA e serve a fermare i virus che potrebbero riempire il PC di e-mail false e metterlo in pericolo. Questi due codici proteggono l’account dai virus che vogliono forzare le nostre password.
Il Captcha è un’immagine con lettere e numeri un po’ difficili da leggere e che sembrano dei mostriciattoli. Il codice reCaptcha, invece, vuole che riconosciamo il soggetto di alcune immagini.

Mentre mamma mi porta il caffelatte, mi metto di nuovo a ridere: l’immagine mi sembra una mimosa per lei.... (continua)


Simone M. Mastro 08/03/2022 - 19:02
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Il cancello chiuso

Un luogo abbandonato è un po' come una storia, è triste e lontano dalla nostra vita di ogni giorno ma sopravvive con le sue rovine al passare del tempo.

Stavo uscendo da scuola con un compagno di classe quando, davanti alla piscina del mio paese, qualcuno gli telefonò. Mentre lui parlava al telefono io mi annoiavo, ma ad un certo punto mi accorsi di una struttura abbandonata molto strana e dalla forma curiosa. Quando Eduard finì, gli chiesi che cosa fosse e lui mi raccontò che era la discoteca Due di Denari che tutti chiamavano solo “Il Due”, e che per parecchi anni fu frequentata dai giovani di tutto il Piemonte. Nei suoi ultimi anni di apertura divenne ancora più famosa per una terribile vicenda accaduta nel parcheggio accanto all’ingresso. Pochi mesi dopo il fattaccio il locale, che intanto aveva cambiato nome e si chiamava Sbang, chiuse definitivamente.
Al di là della fama di locale malfamato guadagnata negli ultimi tempi, il Due fu una delle discoteche più importanti della mia... (continua)


Simone M. Mastro 03/03/2022 - 19:00
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Un sogno ad occhi aperti

…un qualunque 11 aprile

Ricordo di essere stato in un museo dove c’erano quadri dalle tante tecniche diverse; e di essere rimasto colpito dalla ragazza bionda che in un dipinto si pettina i capelli, in un altro ha un ombrellino e in un altro ancora è sull’altalena.
Guardavo, guardavo e mi si chiudevano quasi gli occhi…


…sotto i rami di alberi altissimi. Tra muschi e ricci di castagne c’era un bosco incantato.
All’ombra delle piante, su un prato verde e soffice, tra tulipani e denti di leone la regina Bionda continuava a pettinarsi i capelli.
Tanto tempo fa il suo re era un bel ragazzo con la passione per la pittura, ora scriveva filastrocche:

Sopra la panca il picchio campa,
sotto la panca il merlo crepa

La regina non riusciva a dimenticare quando il re disegnava tutta la notte la sua Bionda con l’ombrellino, sull’altalena.


Ricordo poi che mia madre mi chiamò per tornare a casa: <<Simone, vieni. Stai sognando ad occhi aperti?>>.
Dopo essere sali... (continua)


Simone M. Mastro 09/04/2022 - 19:55
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