RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



I gesti eclatanti non salvano le relazioni.

I gesti eclatanti non salvano le relazioni tra due persone.
Cercherò di esprimermi meglio.
I gesti eclatanti possono salvare una relazione da un precipizio, ma non riescono a mantenere salda una relazione a lungo.
Le crisi, inutile prenderci in giro, colpiscono tutti: dalle coppie unitesi da poco, fino a quelle che ormai di inverni e primavere ne hanno visti così tanti da averne perso il conto.
In queste crisi può dunque capitare che qualcosa venga meno: dalla semplice attrazione fisica, fino a quella armonia nel parlare e nell’ascoltare l’altro. E allora via coi litigi; con le parole forti; i silenzi; le urla; i giorni passati senza sentirsi. Si ha quindi una relazione destinata a precipitare e schiantarsi a terra da un’altezza così elevata che lo schianto distruggerebbe definitivamente quella relazione.
Per risolvere queste situazioni di forti tensioni, si giunge quindi al gesto eclatante, come un ultimo e disperato tentativo per salvare la relazione: un viaggio; un gesto sempr... (continua)

Andrea Motta 28/09/2017 - 21:51
commenti 2 - Numero letture:997

Voto:
su 1 votanti


Lezioni di piano

In rue De bois noirs pioveva. Pioveva a dirotto. Una pioggia di fine estate che avvertiva dell’arrivo dell’autunno
Nella strada deserta costeggiata da alberi, correva intanto un ragazzo solo, con una mano all’interno del giubbotto che indossava come per proteggere qualcosa.
Vide la casa in lontananza e corse ancora più forte per evitare di bagnarsi più di quanto già non lo fosse.
Suonò.
Aprì una ragazza. Vide il ragazzo zuppo.
-Entri.
Il ragazzo entrò e s’accomodò dentro. Si tolse il giubbotto facendo attenzione nell’estrarre una busta dalla tasca interna del giubbotto.
Il giubbotto lo poggiò in un appendiabiti lì vicino, la busta la tenne accanto a sé.
Si sedette su un divano del salotto accanto l’ingresso il ragazzo, lo raggiunse la ragazza sedendosi nel divano accanto a quello ove si era seduto il ragazzo. Stavano l’uno accanto all’altro, non di fronte. Attorno a loro una casa spartana ma che suscitava senso di pace. Di fronte a loro una grande finestra a vetri da cui si ved... (continua)

Andrea Motta 02/06/2015 - 10:31
commenti 0 - Numero letture:1130

Voto:
su 2 votanti


Battaglia tra uno studente e Morfeo.

Ore 14:50 : devo riprendere a studiare.
Sono queste le parole che la mia testa con insistenza ripeteva dentro sè stessa. Un'insistenza violenta; feroce.. Ma inane.
Il sonno ha la meglio su di me: Morfeo mi invita a entrare nel suo mondo.
Tento di resistere. Provo a fargli capire che gli obiettivi dell'Unione Europea sono argomenti d'esame, specie se abbiniamo ...a questi i principi e le esigenze che deve adottare nel suo piano d'azione. Voglio fargli capire che l'esame è imminente; che devo studiare; che non posso distrarmi; che non devo distrarmi.
Tutto inutile: Morfeo è bello; Morfeo è forte: non si lascia convincere così facilmente; Morfeo è persuasivo; seducente.
Mi inginocchio innanzi a lui: "Hai vinto. Sono vinto" dichiaro.
Mi comanda di prendere la musica. Eseguo, impotente e incantato.
Mi lascio andare.
Sto per cadere nel suo mondo..
Sto per cadere nel
Sto per
..
Sono nel suo mondo: che piacevole ma sbagliata mossa, quella che ho compiuto.
Mi aggiro trasc... (continua)

Andrea Motta 16/06/2014 - 12:34
commenti 0 - Numero letture:1115

Voto:
su 1 votanti


Un'atmosfera metafisica.

Ore 19:15 di una giornata di Maggio. Giornata dal clima fresco. Zona di mare. Locale da happy hour. Sole calante.
Diverse persone.
"... Stephan si sedette in un tavolo che dava sul mare.
Accavallò le gambe e s'accese una sigaretta. Riposò il pacchetto nella tasca della camicia azzura e si godette la sigaretta sulle labbra osservando il mare.
Chiamò la cameriera e ordinò un rum con cola. La ragazza appuntò l'ordinazione e con un sorriso si congedò.
Stephan aspirò la terza boccata, poi prese il cellulare dalla tasca dei jeans e controllò l'ora nonostante avesse un orologio al polso.
Era in ritardo.
Si massaggiò l'ispida barba incolta sul suo viso e tornò ad osservare il mare godendosi il sole debole e calante sulla pelle.
"Il suo drink." Disse la cameriera adagiando il bicchiere di vetro sul tavolino.
"Grazie." rispose Stephan.
Lasciò passare qualche secondo, poi posò la sigaretta sul posacenere e prese il bicchiere freddo in mano. Diede due sorsi lasci... (continua)

Andrea Motta 24/06/2014 - 12:28
commenti 0 - Numero letture:1337

Voto:
su 2 votanti


I gesti eclatanti non salvano le relazioni: un breve racconto.

Quel giorno Stephane arrivò puntuale all’appuntamento a casa del signor Jacques De Bois: le 18:00 esatte.
Non era solito arrivare in orario agli appuntamenti: generalmente tardava volutamente concedendosi il cosiddetto quarto d’ora accademico; altre volte, invece, era semplicemente ritardatario. Ultimamente, tuttavia, stava riuscendo sempre più spesso ad essere più puntuale.
Suonò al citofono due volte velocemente, come per essere certo che il segnale elettrico fosse arrivato e il citofono all’interno della casa di Jacques De Bois suonasse.
Fuori pioveva piuttosto forte, ma per fortuna Stephane riuscì a non bagnarsi troppo grazie all’ombrello.
Attese qualche secondo.
-Sì?- chiese una voce umana dal suono metallico reso tale dal citofono.
-Sono, Stephane, monsieur De Bois- rispose Stephane.
-Ah, sì- fece di ricambio Jacques e aprì.
Stephane entrò nel condominio e dopo aver chiuso l’ombrello e averlo scotolato per far cadere l’acqua che vi era ancora impregnata, salì al secondo... (continua)

Andrea Motta 10/10/2017 - 18:10
commenti 2 - Numero letture:1167

Voto:
su 1 votanti



[ Pag.1][ Pag.2 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -