RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il mese dello Squarci

Maggio è il mese mariano per i credenti ed è il mese della rosa, che dei poeti è il fiore; per noi delle appena inaugurate scuole Elementari Puccini di via Emilio Zola, nel 1973, fu il mese dello Squarci.

Nei primi giorni, dopo le feste laiche della liberazione e del primo maggio, arrivò il giorno che eravamo uno in più in classe.
L’ultimo mese e mezzo di scuola, con l’arrivo del Luna Park, si aggiunse lo Squarci che girava le “scuole del regno” in concomitanza del pellegrinare della sua famiglia di giostrai.

Fu l’ingresso della novità in una classe molto omogenea nella provenienza sociale. Si distingueva per quei capelli lunghi, fuori ordinanza, i denti davanti accavallati e l’aria di chi è più grande, ci si sente, e lo fa sembrare agli altri. I lineamenti erano vagamente somiglianti a quelli degli indiani d’America, come il colorito olivastro della carnagione. Anche il suo grembiule non era come il nostro, era quasi una giacchetta da adulto dalla quale usciva il colletto bian... (continua)


Glauco Ballantini 19/10/2020 - 09:09
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Igor Michail

Anarchico nell'animo e rivoluzionario nel cuore. La rivoluzione proletaria sempre presente nelle sue parole e quella aspirazione ad un mondo di liberi e uguali senza stato e senza bandiera, tranne quella dell'anarchia, perchè non esistono poteri buoni.
Contestatore accanito pronto in ogni momento alla discesa in piazza in attesa che il sole dell'avvenire facesse capolino nell'alba dell'umanità.
Non delegare e non votare ormai da anni era la sua regola.
Tutti facevano troppo poco, non lo rappresentava nessuno.
Impiegato e cantautore controcorrente in direzione ostinata e contraria ed una grande e viscerale passione per il Livorno calcio. Non mancava mai allo stadio.
Protti e Bakunin.
La rivoluzione comincerà dopo la partita!... (continua)

Glauco Ballantini 22/01/2020 - 09:17
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Barzellette in narrativa

Ci ho provato come Giacomo, ho voluto farlo in 110 parole.

Angeli custodi

Tre turisti sopra la torre di Pisa osservano il panorama.
Uno dice: “Sarebbe bello poter volare sulla piazza dei miracoli!”
Uno gli risponde: “Non c’è problema!” E si alza in volo dalla torre fa il giro della piazza e torna su, che bello dice ma come si fa?
L’altro che aveva assistito alla scena dice: "E' facile basta volerlo." ed anche lui si alza in volo girando per la piazza tornando al suo posto. A questo punto, incoraggiato, il terzo turista fa lo stesso apre le braccia, si lancia e precipita a terra, sfracellandosi.
Uno dei due rimasti fa all’altro:
“Certo che come angeli custodi siamo due belle carogne!”... (continua)


Glauco Ballantini 14/02/2020 - 11:55
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Nanchia e Chiccalunga (drabble)

Chi erano? Due parole, due nomi che si rincorrevano nella mia testa di bambino.
Babbo e mamma mi chiedevano cosa volessero dire, cosa volessi.
A la domanda: “Ma cos'è Nanchia?” Rispondevo: “Chiccalunga!” e viceversa.

Negli anni, ormai grande, mi hanno sempre chiesto una spiegazione che neanche io sapevo.
Anche ieri me lo hanno richiesto a distanza di mezzo secolo.
E finalmente ho capito.

La risposta era nella domanda stessa che mi facevano, lo sforzo e l'interesse per capire cosa gli volessi dire ed è ancora nella voce che mi chiederà: “Ma cos'era Nanchia?”
Ed io, stavolta sicuro, risponderò sempre: “Chiccalunga!”... (continua)


Glauco Ballantini 10/10/2023 - 09:19
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All by my self

Avete presente l'ultima pubblicità della Jeep come sottofondo ai due bambini che arrivano a scuola nella neve?
Il padre accompagna il bambino che va a scuola con fuori due metri di neve.
E' solo perchè soltanto chi ha una Jeep va a scuola, gli altri se ne stanno a casa perchè l'auto dei genitori, evidentemente, non gli consente di affrontare il viaggio.
Il bambino tutto da solo si trova in classe quando successivamente viene raggiunto anche da una bambina che ha il padre anche lui munuito di Jeep e così il bambino non resterà solo.
Semplice?
Mica tanto.
Ora non si tratta evidentemente di un collegio (visto che il bambino ha uno zainetto che neanche in prima elementare è tanto vuoto) pertanto i bambini devono arrivare e tornare a casa, ma cosa strana prima di loro dovrebbero arrivare i bidelli ad aprire la scuola e gli insegnanti compreso, forse, il preside.
Anche loro ovviamente devono avere una Jeep altrimenti nisba.
Ed il sindaco?
Con un'allerta meteo di quel genere dovre... (continua)

Glauco Ballantini 03/03/2020 - 11:22
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