RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



IL SECONDO TEMPO

Se ne stava lì, incurante del buio che era calato nella stanza, incurante di tutto. Aveva mille pensieri che le si affollavano nella mente, e faticava a seguirli tutti. Anche se in verità nessuno di essi le sembrava davvero importante. Sul tavolino stava ancora la lettera mezzo stropicciata, che non aveva il coraggio di affrontare. Era strano, si sentiva ad un bivio e non sapeva se era positivo o negativo. Una risata isterica le salì alla gola. Cosa si faceva, quando una fredda tristezza, a stento mitigata di malinconia, ti afferrava il cuore,, depositandosi nell'animo? Non lo sapeva, ma era così che si sentiva. Si alzò e andò alla finestra.il paesaggio era il solito di sempre, ma non le era di nessun aiuto, anzi per quanto amava quei luoghi, guardarli ora le dava fastidio. Perché? Era una domanda che le si era conficcata nella mente da quella mattina, e sapeva che non sarebbe riuscita a mandarla via. Le sembrava tutto inutile e stupido. Scosse la testa, voleva riscuotersi, ma già sape... (continua)

Marirosa Tomaselli 30/04/2019 - 12:12
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L'ORA DEL JOLLY

Controllò l'orologio, erano le 04:40 e non era insolito che lo convocassero ad un'ora simile, ma quella volta sentiva uno strano brivido lungo la schiena. Istinto? Spirito di conservazione? Entrò risoluto nella stanza.
<<Buongiorno S1X>> Come sempre la voce di Mallhoy era cordialmente fredda. E lui non capiva come mai i suoi uomini lo ammirassero tanto. Ma lui non era un operativo, e neanche un'ombra. Non più. No, il suo ruolo, ora era quello di “agente fantasma”. Strinse le mani a pugno.
<<Si studi il caso. In fretta.>> Abbaiò Shadow. Quell'uomo metteva i brividi,e molti lì dentro lo temevano. Sia per il carattere, sia per la determinazione.
<<Quanto in fretta?>>
<<Deve chiudere la faccenda, in un ora.>> Cosa!?! Erano pazzi. Prese il fascicolo. Ma avrebbe volentieri ingoiato del veleno. Peccato che non era più un'ombra.
<<S1X, per favore, niente sbagli.>> Disse Mallhoy sorridendo. E lui si chiese se anche i serpenti sor... (continua)

Marirosa Tomaselli 28/07/2019 - 17:48
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LA MUSICA DEL CUORE (Racconto)

Era cominciata come una normale giornata, salvo poi peggiorare di colpo. Chiuse un momento gli occhi, e la musica le invase i pensieri, ma in realtà era quasi un balsamo. Non avrebbe dovuto trovarsi lì, ma cominciava a pensare che fosse un bene. Era sempre stata un tipo pratico e razionale, con i piedi ben piantati a terra. Ma se avesse dovuto descrivere l'atmosfera di quel momento, avrebbe detto che era... magica. Nonostante i problemi, si sentiva libera e felice, e pensare che non era il suo genere di musica. L'indomani avrebbe davvero dovuto ringraziare la sua amica per averle ceduto il suo biglietto per il concerto. Eppure all'inizio ne era stata infastidita. L'era sembrato l'ennesimo inconveniente della giornata, anche perché le era stato detto all'ultimo momento. Invece forse era...ma non voleva star lì ad analizzare tutto come sempre, per una volta voleva prendere gli avvenimenti per come venivano.

Le luci, a tratti illuminavano la folla, a tratti loro sul palco, lo sapeva be... (continua)


Marirosa Tomaselli 21/09/2020 - 05:54
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INASPETTATAMENTE

Uscì dalla doccia, si infilò l'accappatoio e sgattaiolò verso la cucina, o almeno questa era l'intenzione. Si sentiva uno zombie. Il giorno prima aveva lavorato fino a tardi, e quella notte non aveva chiuso occhio. Tutto quello che voleva, in quel momento, era un caffè. Prese il barattolo di latta, nel quale lo teneva, insolitamente leggero, e svitò il tappo. Il rumore riecheggiò per un istante, all'interno del contenitore come un lamento, o piuttosto un avvertimento. E lei si ritrovò, interdetta fissare il fondo grigio del barattolo. Vuoto.E ora, come faceva? Scosse la testa, forse poteva chiedere alla vicina. Strinse meglio la cinta, e lasciando la porta aperta uscì sul pianerottolo. Non era la prima volta che che piombava a casa della sua vicina in accappatoio, e non era un problema. Si sentiva un po' in colpa a rivolgersi sempre a lei, ma la signora Adri era una vecchietta, molto dolce e simpatica. Sorridendo suono il campanello.
<<Un attimo! Arrivo!>> Tuonò una bassa ... (continua)

Marirosa Tomaselli 01/12/2020 - 12:45
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UNA STORIA NUOVA

Alberto era alla scrivania. Il cursore lampeggiava sul foglio bianco del programma di scrittura. Le sue dita digitavano furiosamente sulla tastiera. Ma il foglio era ancora bianco. Ogni frase scritta, veniva impietosamente scartata e cancellata, con la stessa rapidità con cui era stata scritta. Il risultato? Era fermo al punto di partenza.
Aveva aperto la finestra, la giornata era gelida, ma aveva pensato che far entrare il vento freddo, lo avrebbe aiutato a schiarirsi le idee e a concentrarsi. In passato aveva funzionato. Quel giorno no. L’idea l’aveva in mente, ma per quanti sforzi facesse non riusciva a metterla in pratica. Gli risultava troppo artificiosa, troppo forzata, piatta e per nulla adatta. Dov’erano finiti il suo talento e la sua esperienza? Si sforzò ancora di mettere nero su bianco, le poche cose che gli sembravano avere senso, ma le parole gli sfuggivano da tutte le parti, e di discorsi sensati non ne tirava fuori uno. Era furioso con se stesso. Non era mai stato così... (continua)

Marirosa Tomaselli 22/01/2023 - 19:48
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