RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Alessia

Le avevano dato un nome, ma chissà cosa ne capiva lei. Si, perchè Alessia "era" un gatto ed "era" non è riferito al fatto che abbia esaurito la sua scorta di vite ma perchè ormai non lo è più; ha ormai perso la sete del gatto, le stimmate, per diventare un peloso soprammobile timoroso di tutto ciò che non siano le crocchette o la carne cotta.
I suoi "genitori" le dedicano tutte le attenzioni fin da quando era entrata, piccolissima, in quella foresta di divani e mobili.
La domenica la portano sul lungomare con il suo bel trasportino rosa, come si addice ad una femmina; vede il lungomare attraverso le rete della gabbietta fino a quando la donna non la fa uscire col suo bel guinzaglio con la corda estensibile lunghissima che da ai suoi genitori la senzazione di darle quella libertà della quale non sa, o non ha mai saputo, che farsene. Si aggira timorosa camminando sui resti di canne e sassetti sulla spiaggetta della rotonda, gli occhioni verdi spalancati s... (continua)

Glauco Ballantini 21/12/2020 - 08:21
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Chiocciole e Cavalleria

La “pausa pranzo” deve essere sia pausa, che pranzo, e capita che un giorno le suggestioni ti portino il sapore del passato.

Il locale, sempre il solito, ma appena seduto, sentivo arrivare le note conosciute della Cavalleria Rusticana, un’opera che amo particolarmente per tanti motivi. Già quello mostrava la particolarità del pranzo, non è solito ascoltare un’opera per intero. A dire la verità era già a metà ma l’atmosfera, per la conoscenza del libretto, si è fatta subito di immersione totale.
“Che c’è da mangiare?”
“Le solite cose, anzi una cosa diversa c’è, le chiocciole in umido!”
“Va bene, vada per le chiocciole, che con la Cavalleria vanno a Nozze, e vino rosso:”
“Viva il vino scintillante…” che tra poco arriverà dalle casse.

Si parte, però dal “Voi lo sapete o mamma..” E Lucia, impaziente, ascolta il racconto di Santuzza. Nel frattempo arrivano, in anticipo sulla pietanza, il vino rosso e il pane per cominciare a prepararsi l’appetito per “les Escargot”, mangiate, l’ul... (continua)


Glauco Ballantini 08/01/2021 - 09:18
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Resurrezione

Uscendo dal sepolcro ancora barcollante, Lazzaro scosse le sudice vesti di lino mentre il suo “Salvatore” si compiaceva del suo miracolo nell’osanna degli astanti e dei parenti che lo acclamavano riconoscenti.
“Alzati e cammina, Lazzaro!” – Aveva detto.

E mentre tutti si aspettavano il ringraziamento anche da parte del risorto, furono gelati e sorpresi dalle sue parole:
“In che cosa peccai, Signore, che mi punisci così?”
“Mi avresti dovuto salvare quando stavo per morire e soffrivo.”
“Ora hai tolto la mia carne dal sepolcro, ora che non soffrivo più per questa vita”.
“Così, solo perché la stolta turba in te riconosca il suo Messia, mi condanni a morire un’altra volta!”... (continua)


Glauco Ballantini 13/01/2021 - 13:10
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Invano

Quella sera lo chiamarono in molti, ma non venne. Lo chiamarono anche durante il pomeriggio ma meno; pensavano di poter fare da soli.
Quando scese la notte, tutti capirono che diventava difficile, poi piano piano impossibile.
Atti di volontà e improvvisazione nel giugno feroce che accalorava la terra, che non si placò neanche a sera.
Molti uomini si affannavano ma non tenevano conto di tutti i fattori che ostavano alla soluzione positiva dell’impresa.
Eroici minatori, tentativi andati a vuoto, e più diventava difficile, più si cercavano atti eroici.
Fu chiamato, ma non intervenne.
“Non nominare il nome di Dio invano”.
La notte di Vermicino lo implorammo in tanti, ma invano.... (continua)

Glauco Ballantini 05/06/2021 - 22:11
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Picula ad caval

Il freddo intenso della pianura Padana era l'ambientazione ideale di questa pietanza a base di carne di cavallo. Sapori intensi nell'anno tra le brume nel servire la Patria nel lontano 1989.
“La patria è la dove si muore con la spada in pugno! Non qui dove le uccidi i suoi poeti.”
Non eravamo nell'Andrea Chenier, non avevamo la spada in pugno, ma il Garand era pericoloso anche dalla parte del calcio.
A Piacenza ho imparato a degustare questa pietanza, il secondo ideale, abbinato al barbera, per il clima invernale dell’alta pianura padana, specie a cena, con fuori la nebbia che ti lasciava gli indumenti inzuppati di acqua, e ti rendeva difficile ogni attraversamento di strada ridotti come gatti mézzi ad attraversare alla svelta, perché le auto proprio non le potevi vedere che all’ultimo momento.

La “Pireina”, dal “Gnassu” era la la cattedrale nascosta dove si officiava il rito; un locale sempre pieno di gente perchè era proprio uno specialista.
A pranzo scappavamo dal turno in... (continua)


Glauco Ballantini 05/03/2021 - 13:09
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