RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Mare e Pongo

Le giornate estive ad Antignano, dai nonni, solitamente cominciavano con la discussione con mio fratello, la sera prima, per rimanere, a turno, a dormirci.
A volte capitava la concessione di rimanere entrambi, dormendo uno da capo e uno da piedi nel lettino per gli “ospiti”, che ospiti non erano.

La mattinata cominciava con l'odore del caffè che preparava nonna, era l'avvisaglia che la colazione era in procinto di cominciare, dopo la sveglia.
L'arrivo di nonno con la schiacciata del Tomei, appena sfornata, dava l'inizio alle danze.
Partiva con la bici dal viale del Tirreno per arrivare in piazza Bartolommei dove la sfornavano.
Lo strano sapore che mischiava il dolce del caffellatte zuccherato e il salato della schiacciata calda era un connubio di grande gusto. L'unica cosa che non mi piaceva era vedere le chiazzette di olio, che la schiacciata rilasciava, galleggianti, nella tazza.
Chiudevi gli occhi, però, e le chiazzette non c'erano più.
La vista lasciava il campo al sap... (continua)


Glauco Ballantini 16/06/2015 - 08:01
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Recondita armonia

Eravamo preparati a puntino, per entrare al Teatro Goldoni in una piovosa sera d’inverno della prima metà degli anni settanta!

Il libretto dell’opera, io e mio fratello, lo conoscevamo tutto, grazie alle lezioni che nonno ci aveva impartito nelle settimane precedenti, perché altrimenti l’opera lirica è una noia mortale se non si conoscono gli avvenimenti che si narrano. Così ci aveva cantato e recitato tutte le parti dell’opera, tutti e tre gli atti della “Tosca”.

Arrivammo con grande anticipo a teatro, perché, insomma, non avevamo biglietti di platea. Nonno conosceva un po’ di gente nel teatro e, con un biglietto di galleria, o in piedi, si poteva accedeva alla platea.
L’ingresso nel teatro è una bella esperienza specie se si è sotto i dieci anni. La sala illuminata, l’ovale della platea che ci abbracciava, sovrastata dall’enorme lucernario del soffitto della sala.
Tutto intorno i palchetti numerati, quattro ordini con il palco reale come chiave di volta.

Vestiti di tutto... (continua)


Glauco Ballantini 09/05/2015 - 08:30
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Dall'Alba al Tramonto

La SV è convocata per la prima prova del concorso che si terrà il 27 dicembre alle 7,30 presso il Palasport di Livorno(…).”

Una data particolare, certo, soprattutto perché entro la fine dell’anno dovevano essere finite le operazioni concorsuali per l’assunzione alla USL 13.
Il fatto era che una legge finanziaria bloccava le assunzioni pubbliche dall’anno successivo, salvo che le procedure non terminassero entro l’anno in corso.

Ancora con il pranzo di Natale sullo stomaco arrivai, verso le sette, la mattina del 27 dicembre con un altro paio di migliaia di candidati, al Palasport di Livorno. Ci accolse una timida alba di fine anno, un bel freddo intenso, e il servizio di sorveglianza.

Controllo accurato dei documenti, della lettera d’invito e finalmente dentro, nel tepore del Palasport, dove ognuno era smistato secondo la lettera iniziale del cognome, in un settore, sorvegliato a vista perché non potesse “migrare” verso amici, parenti o consulenti.
I sorveglianti, con le loro... (continua)


Glauco Ballantini 12/05/2015 - 15:53
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Bellana

Il mare della Bellana è un non luogo, è ciò che resta fuori e vicino al porto. Di lui non ci si cura, si sa ciò che non è.
La diga curvilinea devia le correnti marine che arriverebbero da ovest, di fianco la costruzione dello “Scoglio della Regina” impedisce quelle dal sud, a nord il porto di Livorno che ne inquina le acque.
Li ha tutti i difetti, quel mare; i gorghi d’acqua si formano per la natura irregolare del fondale e per le deviazioni delle correnti indotte dal costruito umano.
E’ inadatto a se stesso per colpa sua e per volontà degli altri.
Andateci, e scoprirete il mare esistenziale.


Centodieci paesaggistico... (continua)


Glauco Ballantini 07/10/2015 - 10:13
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L'espace d'un matin

Anni e anni passati a incontrarsi decine di volte il giorno. Che strani quelli incontri.
In realtà erano stati, da sempre, brevissimi, con la possibilità di darsi solo un cenno istintivo di saluto.
Eppure uno si specchiava nell'altra, forse intuiva qualcosa l'uno dell'altra ma... l'incontro era finito.
A volte capitava che, per il loro lavoro, si fermassero a conversare per qualche momento, ma poi, il tempo era troppo breve per raccontarsi, dirsi qualcosa che non fosse banale, standard, e che non andasse oltre quella simpatica interazione di pochi attimi.
Poi a dire il vero succedeva anche raramente, mentre gli incontri di un momento erano a decine durante la giornata: lavoravano nello stesso posto.

Alla sera, ognuno tornava alla sua casa, sotto il suo tetto, pensando a quelli incontri ed a volte capitava, per lavoro, che si scambiassero le residenze; anzi si può proprio dire che ognuno non ne avesse una propria ed anche le cose che si trovavano intorno, alla sera, fossero le ... (continua)


Glauco Ballantini 21/07/2015 - 14:41
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