RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Le bisce

Erano molte le probabilità di incontrare una biscia. Eppure, fino a quel momento, a Giuseppe non era capitato.
Dopo un giugno capriccioso, con quell’alternanza di periodi torridi e umide rinfrescate, la vegetazione era diventata lussureggiante. Ma la maturazione dell’uva procedeva un po’ a rilento. Nonno Celso diceva che “il pittore” era pigro nel passare fra i filari a colorare gli acini.
Adesso era luglio, le giornate stabilmente calde e soleggiate.
– Non ce ne sono di bisce, qua intorno – lo rassicurava il nonno, mentre strappava le erbacce sui terrazzamenti del vigneto. Eppure Giuseppe, ossessionato dall’idea di imbattersi in una di quelle creature striscianti, voleva avere delle certezze. Le parole del nonno non lo tranquillizzavano del tutto, perché erano in contrasto con quelle di Dante, il figlio dello zio Alfonso. Dante era un ragazzo di diciassette anni, alto e un po’ magro, capelli neri che portava con un ciuffo alla moda. Stava spesso a torso nudo, indo... (continua)

Giuseppe Novellino 25/07/2016 - 13:03
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La Terremoto

Era di una pinguedine esagerata. Stava seduta per delle ore su una sedia impagliata che scompariva del tutto sotto la sua mole. Faceva l’uncinetto e si godeva l’ombra di una pianta che stendeva i rami sull’ingresso del negozietto di alimentari.
Dopo il deserto della controra, la piazza cominciava a rianimarsi. Un’arietta asciutta rendeva gradevole il clima di quella bella giornata di luglio. Era la tipica situazione atmosferica che Giuseppe godeva in quel paese dell’Alta Irpinia. Suo padre, originario del posto, vi trascorreva i due mesi di vacanza con tutta la famiglia.
Il ragazzo si avvicinò alla donna.
– Avete del riso? – domandò con voce un po’ incerta. Nonostante la bonarietà casalinga, la bottegaia gli incuteva un po’ di timore. Aveva infatti due folte sopracciglia e lineamenti spigolosi.
Lei distolse lo sguardo dal suo lavoro e squadrò il ragazzo con espressione vagamente inquisitoria.
Giuseppe provò una sensazione di insicurezza. Sapeva che il ris... (continua)

Giuseppe Novellino 12/07/2016 - 19:19
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Sallustio e baccalà

SALLUSTIO E BACCALA’

– Rifletti… Quello, “saxa”, è un accusativo neutro plurale.
Era la settima lezione privata. Giuseppe sapeva che ci sarebbero stati altri quattro o cinque incontri prima della fine delle vacanze. Poi avrebbe lasciato il borgo irpino e sarebbe rientrato nella sua città natale e di residenza, su al Nord, dove lo aspettava l’esame di riparazione.
Don Alfonso era tarchiato, con una bella testa pelata e una pancia prominente. Stava in piedi accanto al tavolino ingombro di libri. Si chinò sul testo della versione e disse ancora:
– Devi rileggere attentamente la frase, così: “Ad hoc mulieres puerique pro tectis aedificiorum saxa et alia quae lucus praebebat certatim mittere”… Vedi: è complemento oggetto. – Batté l’indice sulla pagina. Poi si girò verso la porta dello studiolo, attirato da qualcosa.
Dalla cucina veniva un odorino di olio caldo, aglio e cipolla.
– Carme’ – chiamò all’improvviso, facendo due passi verso l’uscio, ... (continua)


Giuseppe Novellino 20/08/2016 - 19:04
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Pianeta di servizio

PIANETA DI SERVIZIO


Malkda guardava attraverso l’oblò.
La tempesta asturiana aveva ormai toccato il massimo grado di intensità. Fra poco i venti di origine magnetica si sarebbero placati e la sottile polvere di piriastrite, dai riflessi argentei, si sarebbe di nuovo depositata sulla superficie del piccolo pianeta disabitato. Successivamente una perturbazione subatomica avrebbe esercitato i suoi influssi imprevedibili.
A Malkda piacevano quei momenti di pausa, causati dall’instabilità atmosferica. La sua dimora climatizzata le dava un senso di sicurezza e di protezione mentre all’esterno infuriava la burrasca. E poi c’erano quei bei colori cangianti, creati dalle sottili e volteggianti particelle di minerale combustibile.
Momenti come quelli rappresentavano solo una magra consolazione.
Da un po’ di tempo Malkda sentiva di scivolare nell’apatia. La vita monotona su Astur, nel sistema di Tauri, stava diventando insopportabile. Vedeva solo astronauti di ... (continua)


Giuseppe Novellino 24/09/2016 - 11:10
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Bambini

BAMBINI

Che fine ha fatto l’infanzia?
Se osserviamo attentamente i bambini di oggi, scopriamo in loro i sintomi inquietanti di un’allucinante trasformazione. Più che bambini, sembrano veri e propri mutanti. Stanno assumendo nuovi connotati e stanno perdendo alcuni di quegli attributi che da sempre hanno caratterizzato il periodo della verdissima età.
Hanno ormai perso la capacità di stupirsi. Se quando ero bambino mi fosse capitato di vedere Babbo Natale all’angolo della strada, il mento mi sarebbe caduto a terra con un grande tonfo. Un bambino di oggi, davanti allo spettacolino natalizio in piazza, ha scrollato le spalle e ha detto: - Uffa, la solita menata. Ho visto alla televisione che a New York Babbo Natale è sceso dal cielo con una slitta d’oro, trainata da dodici renne. - L’evento era ovviamente virtuale.
Un giorno, mentre posteggiavo l’automobile accanto a un caseggiato, mi si avvicinò un bimbetto di circa sei anni. Mi disse, testualmente: - Non puoi lasci... (continua)

Giuseppe Novellino 30/11/2016 - 11:01
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