RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



IL PRIMO BACIO

PREMESSA: Questo racconto, "lampo", davvero molto breve, nasce come una sorta di sfida con me stessa, cercare di condensare una storia, un momento di vita, nel minor numero di parole possibili. Non so se ci sono riuscita spero di sì e che vi piaccia. Buona serata a tutti!!!

IL PRIMO BACIO
(30 parole)
Un treno. E chi l'avrebbe mai detto, che sarebbe accaduto su un treno? Due sguardi che s'incrociano. Mezzi sorrisi, scambiati tra due sconosciuti, che si avvicinano in un bacio improvviso.

il racconto è frutto della fantasia dell'autrice per cui ogni riferimento a fatti o cose reali è puramente casuale.... (continua)


Marirosa Tomaselli 06/02/2016 - 20:02
commenti 9 - Numero letture:1020

Voto:
su 6 votanti


UN ATTIMO

UN ATTIMO
(67 parole)

Una serata come tante altre, passata tra amici, al bar in fondo alla città. Un po' di noia, due risate, il solito rituale che anticipava le vacanze estive. Il solito locale, il caldo, il biliardo. Un profumo di donna sconosciuto. Un colpo mancato. Le risate. Solo un momento, uno sguardo di fuoco, e poi il nulla. Solo una fugace sensazione, marchiata a fuoco sulle pareti del cuore.

Il racconto è frutto della fantasia dell'autrice, per cui ogni riferimento a fatti o cose reali è puramente casuale.... (continua)


Marirosa Tomaselli 12/02/2016 - 12:29
commenti 5 - Numero letture:890

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su 5 votanti


GIOCO D\'AUTORE - Prima Parte

PREMESSA: Questa è la mia seconda spy-story, non è facile cimentarsi in questo genere, ma mi appassiona molto. È un po' lunga, per cui l'ho divisa in parti. Spero vi piaccia!.
P.S: Segue lo stesso filone della prima (Fuori dall'ombra)

GIOCO D'AUTORE
Nick era seduto nella sua poltrona, nella sua stanza d'albergo, stava rileggendo il rapporto che aveva inviato a Mallhoy, poche righe coincise. Non c'era molto da dire. Chiuse il PC, si alzò e lo nascose sul fondo dell'armadio, sotto alcune camice. Una di queste la ripiegò in modo che le maniche sporgessero. Era una stupidaggine, la sua copertura era solida, ma la prudenza non era mai troppa. Sistemò meglio i particolari e chiuse le ante dell'armadio. Controllò tasca e fondina, Becky e Penny erano lì. Si sentiva più sicuro. Con passo felino si avvicinò al grande letto al centro della stanza. Si sedette e poi si lasciò andare all'indietro. I piedi ben piantati a terra., le braccia a mo' di cuscino sotto la testa e lo sguardo rivolto al ... (continua)


Marirosa Tomaselli 16/02/2016 - 12:48
commenti 2 - Numero letture:1027

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su 2 votanti


GIOCO D'AUTORE - Seconda Parte

Una volta giunti all'albergo, Nick chiese al concierge se fosse arrivata la sua auto.
«Certo, signore. Ah è arrivato anche suo zio.»
«Mio zio?»
«Sì signore. L'aspetta in camera.»
«Aspettami qui. Torno subito.»

l'ascensore era vuoto, almeno una cosa sembrava andare in quella giornataccia. Prese Penny e si preparò a dare il benvenuto a questo fantomatico zio. Entrò nella stanza, la pistola in pugno, questa volta era ben deciso a fare fuoco e al diavolo la prudenza. La sorpresa lo bloccò.
«Lei?»
Mallhoy era comodamente seduto in poltrona, esattamente davanti a lui. Le lunghe gambe accavallate, e il corpo in atteggiamento rilassato, teneva tra le mani un bicchiere di Sherry. Un sopracciglio incurvato e un'espressione a metà infastidita e a metà divertita gli alteravano i bei lineamenti del volto.
«Su, metta via quell'arnese! E si avvicini.» disse a voce molto bassa. Nick si avvicinò.
«Be' Penny era lieta d'incontrare mio zio.»Sottolineò con fare beffardo.
«Già. Un po' di musica... (continua)


Marirosa Tomaselli 17/02/2016 - 15:17
commenti 1 - Numero letture:998

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GIOCO D'AUTORE - Terza Parte

D420 riprese il suo posto accanto a Francesca. Aveva pensato di curiosare un po' in giro, ma avendo notato la presenza del gorilla, aveva preferito cambiare tattica. Aveva chiesto ad una delle hostess che accoglieva i partecipanti all'asta dov'era la toilette e da lì aveva mandato un messaggio in codice a Malloy a mezzo del suo orologio. Sedendosi sussurrò un complimento sfacciato all'orecchio di Francesca e lei sorrise arrossendo. L'asta si stava svolgendo secondo lo stesso copione delle precedenti. I primi lotti seguivano un iter normale, prezzi proporzionati al valore delle opere, varietà di acquirenti, nulla di strano, poi il banditore pronunciava una frase, una sorta di messaggio in codice, che cambiava di asta in asta, ma che serbava il suo senso, ribadendo la particolarità delle opere e i prezzi cominciavano a lievitare. In un'occasione il lotto venne aggiudicato alla prima offerta. In un paio di occasioni Nick si intromise in un agguerrito scambio di offerte per vedere quale de... (continua)

Marirosa Tomaselli 18/02/2016 - 15:27
commenti 1 - Numero letture:1062

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