Per la prima volta
non è dell'ira che ho paura:
Ma della vergogna.
Nulla è più amaliante
della furia di chi ti ama
niente è più distruttivo
Del silenzio di chi ami
Travolgimi dunque
Con parole sorde
Purché io possa avvertire
Che nulla è storto.
Eppure lasci la stanza,
nuovamente mi svuoto
E ripenso a quando eri tu
A riempirmi
non è dell'ira che ho paura:
Ma della vergogna.
Nulla è più amaliante
della furia di chi ti ama
niente è più distruttivo
Del silenzio di chi ami
Travolgimi dunque
Con parole sorde
Purché io possa avvertire
Che nulla è storto.
Eppure lasci la stanza,
nuovamente mi svuoto
E ripenso a quando eri tu
A riempirmi
Opera scritta il 15/12/2019 - 12:38
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