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Giulia e il ricordo di un amore

Anche quella mattina iniziava al suono della sveglia come ogni giorno. Giulia aveva già programmato la giornata e all'ordine del giorno aveva dato la priorità a riordinare la sua stanza che da tanto tempo non faceva. Di buon umore, carica di energia andò in cucina a prepararsi un caffè, bello carico come al solito con un paio di biscotti da inzuppare, la tazza era fumante ed il profumo del caffè aveva inondato tutta la casa. Tornò in camera da letto e aprì la finestra per dare aria alla stanza, era ancora buio e come sovente faceva la mattina appena alzata, si soffermava a guardare quel bellissimo cielo blu che si mostrava senza nuvole, illuminato da una luna quasi perfettamente tonda che emanava luce tutt'attorno creando stupendi giochi d’ombre.
Amava Giulia ammirare l’alba con i suoi colori rosso-aranciati al levarsi del sole e qualche volta quando l’alba era più mirabile del solito, scattava anche qualche foto col cellulare.
Quella mattina però, finito di sorseggiare il caffè iniziò subito a fare la cernita che si era prefissata tra le cose da tenere e quelle da buttare, un lavoro quanto mai noioso che nella camera da anni non aveva ancora fatto per mancanza di tempo e quando spolverava sui ripiani, rimetteva tutto in ordine come era in precedenza così anche nei cassetti pareva che il tempo si fosse fermato.
Ora era veramente arrivato il momento di riordinare seriamene e si accinse a farlo, tutto filò liscio e veloce finché non le capitò tra le mani una vecchia fotografia, si soffermò Giulia a guardarla con grande malinconia. Era uno scatto che ritraeva lei e Fulvio al mare, mano nella mano, con i piedi nell'acqua sorridenti … Fulvio era stato il suo grande amore di gioventù! Dietro di loro nella foto, s’intravvedeva la linea dell’orizzonte appena abbozzato che si confondeva col cielo. Uno spettacolo classico della riviera e, guardando quella fotografia ritrovata, le tornava di nuovo alla mente quel tempo sereno di allora, quel giocare con la risacca del mare che massaggiava loro i piedi, le bellissime nuotate che amavano fare gareggiando fino alla boa e ritorno e l’immensa felicità che riuscivano trasmettersi l’un l’altro.
Il mare con le sue acque calme li aveva deliziati per tutto il tempo in quell'ultimo periodo che restarono al mare e soprattutto quell'ultima estate fu più che mai complice del loro immenso amore; Giulia girò la foto e dietro insieme alla data lesse la dedica: “Eternamente Fulvio”.
Ma la vita a volte non permette di realizzare i sogni più belli che rimangono quindi racchiusi dentro i cassetti della memoria come quella fotografia. Un’opportunità di lavoro, qualche mese dopo, li aveva separati portando Fulvio lontano su una nave da crociera sempre in viaggio lungo le coste americane e lei, Giulia, non poteva seguirlo per via di un suo contratto di lavoro che aveva stipulato un anno prima e dal quale non poteva recedere, fu così che si persero per sempre!
Una lacrima si affacciò tra le ciglia di Giulia … non lo aveva mai dimenticato e si rese conto che lo amava ancora profondamente, una domanda si affacciò prepotente nella sua mente:
“Chissà se anche lui si ricorda ancora di me oppure mi ha dimenticata!”
Poi scosse malinconicamente la testa e sebbene volesse di nuovo riporla nel cassetto dove l’aveva trovata, decise che era ora di lasciar volare via quei ricordi ormai lontani, posò quindi quella fotografia tra le cose da buttare …..



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Opera scritta il 27/01/2020 - 07:15
Da Maria Luisa Bandiera
Letta n.1921 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Scusami se ti rompo ancora: se hai modo leggi "La ragazza della vetrina", uno dei miei lavori migliori. Lo trovi a pagine 24 della mia raccontografia. Ti avverto che è stato pubblicato in tre puntate, dovrai ritagliarti un quarto d'ora circa del tuo tempo per leggerlo. E ti anticipo che è tre quarti autobiografico. Il componimento ha un suo perchè e a fine lettura... capirai il perchè di questo perchè.
Ovviamente, è sottinteso che te lo chiedo senza impegno ma solo se ti va.
Alla proxxxx!!!

Giuseppe Scilipoti 03/03/2020 - 14:36

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il passato diviene come una sorta di universo parallelo fatto di sublimazione a ideale complemento di quel legame che per forza di causa maggiore viene distrutto.
Brava Maria Luisa, questi sono gli scritti che piacciono a me, adoro i romance. Anche quelli non a lieto fine.

Giuseppe Scilipoti 03/03/2020 - 14:35

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Nel finale la donna decide di buttare via la foto in questione, tuttavia, non sa di essere intrappolata in un "riquadro" indelebile.
Il testo poi dispone di quella poetica di essenziale geometria in termini compositivi in quanto tutto è... inquadrato. È infatti nel tratto, spesso marcato, a volte spezzato e ripreso, a volte lineare e delicato, che prende forma quel vissuto che permette di mettere a nudo l'animo di Giulia... (segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 03/03/2020 - 14:35

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All'inizio la narrazione è piana e tranquilla, scorre bene e ben si adatta sul quotidiano vivere per poi improvvisamente vengono messo in risalto porzioni di esistenza rimasti impressi in quella carta dalle coordinate spazio temporali stabilite. Il perno del racconto è la malinconia visto che Giulia si ritrova in un fortice di immagini bellissime ma al contempo accompagnata un’aura triste del presente, o meglio del momento in cui tiene in mano la foto. (segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 03/03/2020 - 14:34

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.... più volte ho elogiato il tuo modo di scrivere (ecco perchè ti seguo sempre e per di più sto recuperando e disaminado i tuoi scritti di precedente pubblicazione), e non posso che riconfermare ancora una volta la tua insindacabile capacità di elargire emozioni e sensazioni al lettore.
Hai tratteggiato piuttosto bene questo testo, non c'è edulcorazione, il messaggio non è un semplice "flash ma chiaro è lampante. (segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 03/03/2020 - 14:33

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Ciao Maria Luisa, ho letto questo struggente componimento. Ti sei attenuta perfettamente al Contest indotto da Oggi Scrivo realizzando a mio avviso uno dei migliori scritti del mese di Febbraio e difatti la premiazione è la prova tangibile di quanto affermo, premiazione meritatissima quindi, hai raggiunto il tuo... obbiettivo.
Mi è stato impossibile non commuovermi data la mia indole sensibile... (segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 03/03/2020 - 14:32

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Bellissimo e vivido il racconto di Maria Luisa Bandiera... io, però, a differenza di Giulia, la protagonista, la foto l'avrei tenuta, eccome! Forse Giulia ci ripenserà... forse Fulvio le telefonerà o per uno strano giro del destino si rincontreranno...

Carla Vercelli 14/02/2020 - 18:57

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Vedo adesso il riconoscimento, non posso che ringraziare la giuria e tutti quanti voi!

Maria Luisa Bandiera 07/02/2020 - 15:47

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Complimenti per il meritato riconoscimento!

Anna Maria Foglia 07/02/2020 - 09:06

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Quando ero ragazza mia madre spesso mi faceva leggere le cosiddette novelle pubblicate sui settimanali di allora, e devo dire che questo tuo racconto così romantico me le ha fatte ricordare, anche perchè io sono una romanticona.
Bello il racconto e bella la sua scorrevolezza. Io però la foto non l'avrei buttata, ma solo per una questione di carattere, e poi non credo che lui abbia dimenticato,un momento così non lo si dimentica. Bravissima.

santa scardino 02/02/2020 - 20:33

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Una foto. Un ricordo...
Un amore... Racconto coinvolgente.



Teresa Peluso 27/01/2020 - 20:41

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Succede che gli "eternamente" restino chiusi in un cassetto custodendo però ricordi preziosi...
per andare avanti si deve buttare la zavorra, ma ho un dubbio sulle "cose da buttare", non sempre diventano quelle davvero buttate...
Mi è piaciuta questa tua scrittura!

Grazia Giuliani 27/01/2020 - 19:09

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Quella fotografia non è solo una fotografia: hai messo nella foto tutte le immagini che Giulia ha visto, la persona che ha amato...ho potuto quasi ascoltare "i libri che ha letto, la musica che ha sentito" (Ansel Adams)

Mirko D. Mastro(Poeta) 27/01/2020 - 17:39

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