Davanti al Vesuvio
É sera, da poco il sole
si è calato nel cratere
del vulcano dormiente.
Spiccano le luci che
circondano il golfo,
già noto al mondo,
come lucciole
in un campo di viole.
Qualcuno per espressa
esigenza mi ha offerto
una rosa, in cambio
di una moneta per cibo.
Una rosa piccolina,
delicata, prossima
alla resa del capo chino.
Con inconsapevole gesto
l' ho annusata, ne volevo
catturare il remoto
profumo, ma quello
che hanno percepito
le mie narici, fino ad
arrivare alla mente,
è stato un forte odore
di salsedine, intenso
ed evocativo,
cavalcando le onde
delle emozioni,
è planato, come
un gabbiano al tramonto,
sopra una lontana scogliera.
Era solo un bellissimo
ed irripetibile ricordo.
si è calato nel cratere
del vulcano dormiente.
Spiccano le luci che
circondano il golfo,
già noto al mondo,
come lucciole
in un campo di viole.
Qualcuno per espressa
esigenza mi ha offerto
una rosa, in cambio
di una moneta per cibo.
Una rosa piccolina,
delicata, prossima
alla resa del capo chino.
Con inconsapevole gesto
l' ho annusata, ne volevo
catturare il remoto
profumo, ma quello
che hanno percepito
le mie narici, fino ad
arrivare alla mente,
è stato un forte odore
di salsedine, intenso
ed evocativo,
cavalcando le onde
delle emozioni,
è planato, come
un gabbiano al tramonto,
sopra una lontana scogliera.
Era solo un bellissimo
ed irripetibile ricordo.

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Commenti
Carissima Anna ti ringrazio e ti abbraccio con affetto. 



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Sul golfo niente si ripete, solo i ricordi vanno ad ondate grevi.





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Caro Francesco, infinitamente grazie.






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Bellissimi versi che si muovono tra lo scenario dell'incantevole Vesuvio, per poi dirigersi verso evocativi ricordi. Piaciuta complimenti, ciao





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