Tingi la piccola mano
vestita di fango,
colora dal grigio
al bianco che sia
come neve.
Voglio incontrarti
pittore, nature
morte tu solo dipingi.
Hai uno sguardo che
fa ombra profonda,
tutti ti evitano
dal livore del viso
che muta anche la
folla di stelle
dal cielo.
La mia fronte si china
sulla tua spalla,
a me che non
ti temetti
promettesti
ricami argentati
filtrati da luna
sulla mia veste.
Ogni notte ti indosso,
il tuo corpo,
il mio corpo,
nei tuoi colori
vive e non
muore natura.
La piccola mano
si insinua tra la
tua pelle e camicia.
Io e la mano così
stiamo al sicuro.
vestita di fango,
colora dal grigio
al bianco che sia
come neve.
Voglio incontrarti
pittore, nature
morte tu solo dipingi.
Hai uno sguardo che
fa ombra profonda,
tutti ti evitano
dal livore del viso
che muta anche la
folla di stelle
dal cielo.
La mia fronte si china
sulla tua spalla,
a me che non
ti temetti
promettesti
ricami argentati
filtrati da luna
sulla mia veste.
Ogni notte ti indosso,
il tuo corpo,
il mio corpo,
nei tuoi colori
vive e non
muore natura.
La piccola mano
si insinua tra la
tua pelle e camicia.
Io e la mano così
stiamo al sicuro.

Da Anna Cenni
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Commenti
Un mondo di grazie a te MariaAngela!





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Un testo profondamente coinvolgente nella sua intimità luminosa, che trasmette protezione e delicatezza. Davvero profondo e bello. Complimenti di cuore.





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Grazie infinite Francesco 



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Belle e misteriose queste immagini dipinte sulla tela del tempo dove i chiaroscuri si alternano e si completano. Ciao 



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