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Una voce unica vagava nell'aria

Una voce unica vagava nell'aria
<<Quando tutto cambia - cambia tutto>>


C’era un assoluto silenzio che aleggiava nell'aria, pareva persino sinistro talmente era profondo. Curiosi gli animali uscivano guardinghi dalle loro tane e non vedevano nessuno, l’aria profumava di buono, di pulito. Una situazione mai sentita non si vedevano che poche macchine o camion girare sulle strade quasi di colpo diventate deserte, non si vedevano persone camminare per le strade salvo qualcuna che tristemente a testa bassa ciondolava tra un passo e l’altro.
Un leprotto quasi non poteva credere a ciò che vedeva o meglio a ciò che non vedeva: …. non c’era nessuno in giro, solo un grande silenzio …..
Uscì lui guardingo guardandosi intorno e vide solo la gatta che di solito gli dava la caccia ma pareva che in quella situazione avessero quasi stipulato una tregua; anche la gatta era perplessa da quello strano silenzio, si osò il leprotto a domandare alla gatta, visto che lei viveva gomito a gomito con gli umani, se sapesse spiegare qualche cosa considerato che non si vedeva un essere umano in giro per le strade.
“tu che sei più a contatto con gli uomini sai spiegare questo silenzio?” chiese
“non saprei” rispose la gatta
“posso solo dirti dal loro dialogare che gli uomini si sono tutti barricati in casa a causa di un virus terribile che li sta decimando e facendoli morire”
“ma come è successo questo fatto?”
“L’ho sentito dire nella TV degli umani che probabilmente è sfuggito dai loro laboratori dove facevano esperimenti qualcuno diceva mentre altri scienziati ipotizzavano che fosse una mutazione del virus dell’influenza a causa dell’inquinamento, pare che sia partito dalla Cina e a causa della rete della globalizzazione ha infettato poco alla volta anche le grandi città dilagando imperturbato in tutto il mondo decimando persone su persone in ogni dove.”
Fu così che il leprotto apprese il perché di quel silenzio che aleggiava nell'aria e che a lui pareva bellissimo.
C’erano pochissimi mezzi in giro per le strade, pochissime persone a camminare, anche i cieli erano puliti senza quasi più aerei a sorvolare e a scaricare carburante sui paesi per poter atterrare e molto altro ancora.
Iniziava la primavera in quel periodo, era marzo, e si iniziavano a vedere anche le api che con quell'aria diventata così pulita, banchettavano alla ricerca di nettare senza quei pesticidi gettati dall'uomo che le decimava facendole morire senza pietà mentre tutti gli uccelli facevano concerti di cinguettii felici, si videro di nuovo le rondini tornare ai nidi, erano tante e vicino all'ora dell’imbrunire, si videro riunirsi a volare insieme nel cielo tra garriti festanti.
Partì così un Tam Tam tra gli animali che anche se provavano pena per gli uomini, soprattutto a quelli che vivevano con loro ma erano però felici di una situazione che donava a loro un grande vantaggio e libertà.
Arrivò lontano quel Tam Tam tanto che anche nei mari senza le inquinanti navi a solcare i mari ne gioivano i pesci poiché non uscivano pescherecci e non venivano più gettate le reti per catturarli.
Si videro i delfini giocare, saltare e fare acrobazie nei porti vuoti e anche le balene non perdevano più l’orientamento, quindi non spiaggiavano più ….


E gli uomini ritrovavano la lentezza dei giorni, le gioie di una famiglia riscoperta e ritrovavano l’amore per l’altro, l’aiutarsi nell'altruismo soprattutto medici ed infermieri fino all'abnegazione, rischiando persino la loro stessa vita. È vero che tanti purtroppo morivano soprattutto gli anziani e morivano soli senza la compagnia di chi li amava per via che potevano contagiare e far morire anche loro. Una grande solidarietà si creava anche tra le nazioni che incominciavano a comprendere il messaggio ricevuto da questa tremenda malattia, capiva che dovevano agire tutti uniti aiutandosi a vicenda, infatti è soltanto quando l’umanità intera si muove, comprende, agisce e vive nella solidarietà che trova dentro di sé quella Forza Universale, che costantemente contiene ogni cosa, salvandosi così dalla distruzione totale.
I valori della vita venivano completamente trasformati e l’umanità riguadagnava la sua dignità. Le avversità legavano l’uomo ai suoi simili, nel rispetto anche della Madre Terra, della Flora e della Fauna trovando la salvezza dopo aver compreso questa grande verità.
L’umanità trovava ora ispirazione in una vita comunitaria attraverso l’arte, la cultura e la scienza elevandosi su piani di coscienza evolutivi superiori.




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Opera scritta il 07/04/2020 - 08:40
Da Maria Luisa Bandiera
Letta n.803 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


L'ho riletto di nuovo e consiglio a tutti di farlo...la seconda volta si colgono anche le sfumature di questo racconto che nel suo realismo attuale ha il sapore della favola antica. Ciao...e brava!

Giacomo C. Collins 08/04/2020 - 13:25

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Affiorerà stabilmente un nuovo sguardo morale, un giudizio critico non più appartenente al ‘vecchio’ mondo? L’ambivalenza del relazionarsi getterà un po’ di luce nel confuso magma dell’inconscio? Senza arrivare a impossibili ribaltamenti radicali ricordiamoci il debito che abbiamo con la nostra ombra.
Ciao Maria Luisa

GiuliaRebecca Parma 07/04/2020 - 19:00

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C'è una forza che trascina nel tuo racconto ed è quella della bellezza...così dovrebbe essere...
Leggerlo, mi ha fatto bene...
ciao Maria Luisa!

Grazia Giuliani 07/04/2020 - 17:45

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C'è una forza che trascina nel tuo racconto ed è quella della bellezza...così dovrebbe essere...
Leggerlo, mi ha fatto bene...
ciao Maria Luisa!

Grazia Giuliani 07/04/2020 - 17:45

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Un racconto bellissimo... che ho letto con piacere, mi ricorda il pianeta verde...dove si viveva in perfetta armonia tra natura e esseri umani alla scoperta del vero senso della vita!
Forse per noi ora tutto questo è un po lontano e difficile da attuare, ma non impossibile! Complimenti!

Margherita Pisano 07/04/2020 - 16:15

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L'uomo deve capire che non può continuare a restare in competizione con la natura perchè alla lunga soccomberà...ottimo racconto

Francesco Scolaro 07/04/2020 - 15:14

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Grande saggezza in questo bel racconto, anche ben scritto. Brava...ciaociao.

Giacomo C. Collins 07/04/2020 - 14:45

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Grazie Mirko del tuo commento, anch'io non ho tanta fiducia nel genere umano ma bisogna pur sperare, forse l'aver fiducia fa parte del cambiare, mah .... chissà!... I tuoi testi li trovo sempre originali.

Maria Luisa Bandiera 07/04/2020 - 14:42

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Ottimo racconto, quasi una favola meravigliosa. Proprio ieri sera parlavo di questo con mia suocera...me lo auguro di cuore, ma non ho alcuna fiducia nel genere umano.
Complimenti, e grazie per le tue riflessioni ai miei testi

Mirko D. Mastro(Poeta) 07/04/2020 - 12:40

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