Quel valzer di Strauss
Ogni tanto mi capita di sentire musica classica alla radio e quando trasmettono quel valzer, subito il tempo si riavvolge su se stesso tornando indietro a quel periodo, mai perso, richiamando alla memoria momenti indimenticabili.
Caro amore mio, ti penso dovunque tu sia ora ... ti ricordi di quella musica travolgente che ci ha trovato coinvolti in uno splendido ballo? Era il valzer di Strauss.
Sai non ho mai dimenticato i nostri incontri, ti ho sempre comunque tenuto nel cuore, sono stati due anni d’intenso platonico amore, gli incontri un poco clandestini ma che in fondo erano spesso solo un guardarsi negli occhi tra dolci parole sussurrate, sospiri e lunghi silenzi mano nella mano; lo contornavano quelle telefonate fatte di frasi che arrivavano al cuore come abbracci a coccolare l’anima che si sentiva perduta nel miasma di sentimenti contrapposti.
Ti incontro sempre negli stessi pensieri ancora condivisi con te, ne sono sicura, che hanno il sapore di un amore tanto anelato, mai dimenticato ed ancora oggi mi ritrovo in questo dialogo virtuale con gli stessi palpiti del cuore che mai si è arreso al non poterti avere … ti ricordi quel tuo stesso perpetuo cercarmi, a distanza di tempo, che non ha mai avuto riposo alcuno ed io che ancor oggi ti sento vibrante nell'anima e mi trovavo sempre pronta ad afferrare al volo gli ultimi spasmi di questo amore da sempre intensamente bramato … la vita ci ha troppo spesso sottratto quei momenti innalzando muri invalicabili dove noi riuscivamo solo a rubare piccoli istanti dentro le crepe del tempo che avaro non elargiva altri spazi per noi.
E rammenti ancora quel tempo di ottobre quando c’incontrammo, forse per caso o forse anche no, nella cantina di vini di un amico in comune e ti trovasti a respirare dall'alto del tino il fermento dell’uva che forse non sapevi, ti avrebbe confuso e mi dicesti dopo, che ancora il tuo cuore impazziva e ci ritrovammo così a camminare mano nella mano su quelle strade che si erano di nuovo incrociate sul finir dell’estate ….
Non ho più saputo nulla di te. Il crudele destino, che ci ha sempre osteggiato, non mi ha mai permesso di sapere ed ora io sono qui, dopo tanti anni, che mi domando se tu appartieni ancora al mondo della materia oppure fai parte ora al mondo delle anime ….. ma nell'uno o nell'altro caso, io ti abbraccio insieme a questi miei lontani ricordi!.....
Voto: | su 6 votanti |
In questa scrittura risiede risiede una competenza scrittoria che si somma a quella capacità di adattare un tema di forte impatto emotivo coinvolgendo appieno il lettore.
Ti voto con cinque stelline e che siano di buon auspicio per far sì che agli inizi di Luglio ti possano eleggere in qualità di autore del mese di Giugno nella categoria Scrittura Creativa.
Il punto di forza del racconto sta nel modo in cui viene narrato/poetato con quei ricordi e flashback di una delicatezza e di uno spessore unico. Il valzer di Strauss la "colonna sonora" di un legame indissolubile.
Chiusa commovente, chiusa che non è una chiusura d'animo, anzi viene spalancato sebbene nella sua nostalgia, un credere nell'anima, in un dopo che sarà un prosieguo di due anime, tra le tante cose per continuare in eterno la loro danza.
(segue)
Tantissimi complimenti
Complimenti.
Quel *ti abbracvio* è un attimo di tutta una vita
un cielo di stelle!
Mi è piaciuto molto
****f