se proclamo
che amo Poesia?
Son dunque poeta
se le scrivo
più di mille parole?
Son diventato Poesia
se ho il foglio e la penna
che lasciano scia
da leggersi lenta?
Se fossi un guerriero
che vorrebbe
e ha già perso,
espropriar la sua terra
con lanci di frasi?
Se fossi mano
che semina alfabeto
e non sa se quel seme
troverà lo scroscio
di pioggia
per risalire
ed esser frutto?
Mi dite che sono poeta
ma sbagliate,
non abito io
nel luogo Poesia.
Quel luogo è distante,
non si conosce
precisa la via.
Si sperde quel suolo,
nel fulgore del tempo
d'uno straniero cuore pianeta.
Lo vedranno altri
che si saran messi
in cammino,
cantando la notte
sospinti alla vita?
Eppur vedete
ho mantelli di storie,
un bastone a sostegno
che intaglio quando riposo lungo il sentiero
e una conchiglia
che appoggio, a volte, all'orecchio per ascoltare,
se volesse parlare Poesia.
Ma lei pronuncia silenzio,
silenzio che si fa universo
ed io ancora non ne so seguire la mappa.
Lei resta Poesia,
ed io resto poeta
che spera un domani,
con il soffio
d'una sua frase
spostarne un lembo
di velo dal capo.
Un attimo solo
a cometa
per poi perderla,
ancora?
Oggi ho nel petto
il battito d'un suono
scarno e impaurito,
di me che dicon poeta!
Ma nel segreto
che m'abita dentro,
so che son solamente
tra tanti in cerca
del paese Poesia.
Voto: | su 2 votanti |