OPERA

Silenzio sul viso scende, risale
la mente, il suo passo nella vela
di buio sotto la luna, cresce.
Acceso d’antiche fiammate propaga
l’attesa dell’ora che fugge… silenzio.

Silenzio, del mese e del giorno
si fa territorio, ed io, come filo d’erba
al declivio mi sporgo: non ho roccia a salire,
non intreccio alla vite nell’autunno dell’uomo,
né estate a plenilunio sul cuore… silenzio.

Nasce il silenzio
al varco dell’alba
e rimane.