Quel tempo che fu (le stagioni della vita)
(le stagioni della vita)
Molteplici primavere sono trascorse, eppure nella memoria dentro il cassetto dei ricordi, si nasconde e vive ancora “quel tempo che fu”. Pensavo e mi dicevo continuamente che sarebbe stato opportuno lasciare andare nell’oblio quella stagione che non aveva onorato la mia vita ... Eppure essa giocava sempre con i miei pensieri a ricordarmi che il tempo e l’acqua passata sotto i ponti non erano serviti a lenire quei tormenti di ieri.
L’autunno che amavo così tanto per i suoi splendidi e caldi colori, si era a quel tempo fatto sentire nel suo essere stagione in declino che si inoltrava nel pensiero di chiusure della natura e della vita, come di quella di tanti altri esseri umani; e fu così che avvenne anche per me che amavo vivere di gioie e speranze fatte di amorevoli emozioni che il mondo poteva offrire.
L’autunno nei suoi sbiaditi giorni si preparava alla mietitura del mais, alla mietitura della natura invitando gli alberi a lasciare le foglie al vento donandole alla terra, esortava all'abbandono, a lasciare gli esili rami degli alberi completamente spogli: questo era ed è il compito dell’autunno.
Anche il sole cambiava poco a poco la sua angolazione, un fatto che si ripeteva ogni anno indebolendo i suoi raggi. Si chiudeva quindi anche la luce sul mondo in poche ore come dentro i pensieri che nei freddi inverni si rannicchiavano nel cassetto dei ricordi mentre le notti più lunghe invadevano sempre più gli spazi di luce.
So che sei lì, pensiero mio, ma so di averti abbracciato più e più volte fino ad averti lasciato andare quasi completamente!
Oggi gli autunni son tornati ad essere stagione solo in declino in un sonno prima dell’inverno come è giusto che sia ed ogni tanto quando ti risveglio da dentro quell'angolo del cuore, riesco a guardarti con amorevole nostalgia e quel sentire si è acquietato nell'animo come fosse una dolce e tenera carezza.
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Sempre molto brava, Maria Luisa!
Congratulazioni.
L'autunno nonostante sia un passaggio tra l'estate che muore e l'inverno che arriva, mi piace la sua aria soave e i suoi colori caldi di nostalgia.
Bellissima prova di scrittura creativa nonchè bellissima prova di scrittura in prosa poetica.
Un costrutto di sicura profondità, righe dal sapore prettamente autunnale, il linguaggio poetico dispone di quelle parole che si orientano sul trio passato/presente/passato.
Le parole appaiono come un sentiero sempre di tipo autunnale, dall'incipit in poi si aprono all'improvviso nella selva dei pensieri e delle emozioni che conducono a un pozzo interiore che è rivelazione di nostalgica intensità.
L'emotività espressa in riguardo codesto "autunnare" converge armonicamente verso l'obiettivo che la scrittrice si è prefissata: la creazione di un componimento che tra i vari aspetti è uno stato mentale o una condizione.
Cinque stelline meritatissime!