Son poca roba,
non so più
che fa la notte,
ha occhi inferociti
e più nel plenilunio
si mette accanto a me a dormire.
Lo so,
nessuna voce
va persa nelle viscere del cielo,
la mia forse
è foderata dal biancore delle stelle, che risposte
ancora aspetto,
forse attutite, che non sento.
E allora guardo i gelsomini dal profumo che mi inebria e si chiudono così le mie ferite.
Trovo solo nel silenzio, la mia pace.
non so più
che fa la notte,
ha occhi inferociti
e più nel plenilunio
si mette accanto a me a dormire.
Lo so,
nessuna voce
va persa nelle viscere del cielo,
la mia forse
è foderata dal biancore delle stelle, che risposte
ancora aspetto,
forse attutite, che non sento.
E allora guardo i gelsomini dal profumo che mi inebria e si chiudono così le mie ferite.
Trovo solo nel silenzio, la mia pace.
Opera scritta il 29/08/2024 - 14:16
Da Anna Cenni
Letta n.232 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie infinite Francesco, e dopo la prova, dimmi.
Anna Cenni 29/08/2024 - 20:27
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Tutti aspettiamo qualche risposta che tarda ad arrivare...devo provare anch'io a ritemprarmi con l'odore dei gelsomini. Moto brava, complimenti, ciao
Francesco Scolaro 29/08/2024 - 17:44
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Grazie di cuore, le ferie stan finendo e ancora stiamo scoppiando!!a Mirko e MariaLuisa!!
Anna Cenni 29/08/2024 - 17:33
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Il silenzio ci aiuta a trovare la nostra vera essenza.
Maria Luisa Bandiera 29/08/2024 - 16:29
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Piacevole e intensa lettura in questa calda pausa caffè.
Complimenti
Complimenti
Mirko D. Mastro 29/08/2024 - 15:44
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